Centofanti Silvestro

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13 lettere del filosofo e letterato Silvestro Centofanti (1794-1880) a Vignoli:

1) Pisa, 31 gennaio 1854: lamenta di non possedere una copia dell’opera di Paolo Marzolo che ha ordinato per la biblioteca; desidera averne una personale per poter annotare i suoi appunti sui margini. Parla di "solitudine filosofica" e lamenta che in Italia non venga considerata la filosofia. Accenna infine alla morte di Amerigo.

2) Pisa, 14 novembre 1854: gli spiega i motivi dell'impossibilità di trovare alla sorella una sistemazione all’asilo come addetta. Accenna alla presenza di Adriano Mari, che però non ha ancora visto. Gli chiede di apportare una piccola correzione a un suo “articoluccio”: è una svista sfuggita a lui e allo stampatore.

3) Pisa, 8 agosto 1855: Scrive a Vignoli a Parigi dando notizie sul colera di Pisa e Firenze; lo rassicura per i familiari. Lo incarica di andare da Monsieur Ravaisson e di chiedergli se ha pubblicato i quarantadue frammenti inediti di Guillaume de Champeaux (Guglielmo di Canapello).

4) Pisa, 16 settembre 1855: riferisce notizie familiari a Vignoli a Parigi; dà notizia di perdita di persone care. Scrive di essere d’accordo con lui sul nuovo corso delle cose europee. Gli dice di godersi a Parigi "la conversazione dell'illustre sig. Gonerio".

5) Pisa, 14 gennaio 1856: gli parla di un libro appena uscito sulla filosofia di Dante che gli piacerebbe leggere. Vorrebbe rendere in forma pubblicabile le sue lezioni a Pisa e a Firenze. Il prof. [Antonio] Catara Lettieri gli ha mandato da Messina un grosso volume di opuscoli filosofici, ma non ha ancora avuto il tempo di leggerlo.

6) Pisa, 13 marzo 1856: dice di avergli mandato la prima parte del suo Sant’Anselmo. Esprime dispiacere per la morte del marchese Trivulzio. Ha avuto finalmente il libro di [J. Ernest] Renan che non ha ancora letto.

7) Pisa, 23 maggio 1856: gli dà un po' di notizie su parenti e amici e si congratula per il suo nuovo magistero in casa Rescalli. Annuncia che è iniziata la pubblicazione delle sue lettere sullo Spettatore.

8) Pisa, 6-7 giugno 1856: lo ringrazia per i acquistati e inviati a [Crescentino] Giannini e si compiace che sia soddisfatto del suo alunno in casa Visconti di Modrone. Ha desiderio di leggere l'opera del Longoni.
La sorella Carolina gli scriverà quanto prima, non appena avrà finito di occuparsi del trasloco della madre di Vignoli e delle sue sorelle.

9) Pisa, 11 luglio 1856: riferisce di aver raccomandato e promosso la proposta del marchese Rescalli per l’illuminazione a gas del quartiere Sant’Andrea. Ha ricevuto lettere da Giannini, che ora è a San Pier d'Arena.

10) Pisa, 17 dicembre 1857: ha incontrato Camillo Caimi inviato da Vignoli a Pisa per trarre giovamento dal clima; in quella città gli ha trovato sistemazione sul Lungarno. Da Caimi ha saputo che non è stato possibile procurargli l’Anacreonte bodoniano; spera però che Vignoli riesca a procurarglielo. Aspetta notizie di Cambiasi. Chiede se Rebuffo ha consegnato gli esemplari del libretto autobiografico di Caterina Ferrani mandati a Genova e destinati a Milano. Conclude dando notizie di familiari e amici.

11) Pisa, 24 giugno 1858: gli scrive di aver saputo che il mese prossimo partirà per Venezia e che pertanto non raggiungerà la Toscana. Gli riferisce delle sorelle e lo sollecita a scrivere loro e ad andarle a trovare.
    
12) Pisa, 1 agosto 1858: ha ricevuto le sue lettere ma è stato impossibilitato a rispondere. Gli comunica di aver fatto trascrivere delle lettere inedite del Campanella che pubblicherà nell’Archivio Storico con un breve discorso. Gli chiede di essere ricordato all’amico Marzolo e lo informa che Beppina si è quasi del tutto ripresa.
    
13) Pisa, 28 giugno 1860: gli dice di aver risposto alle lettere che gli ha inviato da Torino; ora risponde alla sua da Genova dandogli qualche informazione sulla sua salute e sugli amici. Gli chiede di salutare la sig.ra Eleonora e il sig. Fiaschi, nonché di occuparsi della situazione della sig.ra Milli [poetessa Giovannina Milli] affinché possa ottenere una pensione dal Governo.

Per la regestazione delle lettere del 1858 e del 1860 si ringrazia Ilaria Fiori.

Note

Provenienza Cipollini

Estremi cronologici

1854 gennaio 31-1863 novembre 21

Collocazione fascicolo

b. 1, fasc. 36
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