Lanzi Amelia Maria in Doniselli (I)

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25 cartoline, 9 lettere, 1 biglietto e 1 telegramma di Amelia Maria Lanzi a Doniselli:

1) Brunate, 6 agosto 1915: Porge ossequi.
Cartolina postale raffigurante Brunate con veduta delle alpi e indirizzata a "Chiar.mo Signor / Prof. Dott. C. Doniselli / via M. Napoleone, 22 / Milano".

2) Brunate, 1 agosto 1916: Invia saluti.
Cartolina postale raffigurante panorama di Como e Brunate con veduta delle alpi e indirizzata a "Chiar.mo Signor / Prof. Dr. C. Doniselli / via M. Napoleone, 22 / Milano".

3) [s.l.], 1 febbraio 1917: Biglietto da visita augurale.

4) Milano, 15 ottobre 1917: Gli scrive di aver appuntamento con l'assessore Veratti in laboratorio, così potrà vedere personalmente la confusione presente nei corridoi e sulle scale dell'Istituto. Al mattino, oltre alle quattro classi femminili e quattro maschili, vi erano anche gli operai per il trasporto dei banchi e per l'impianto elettrico. Informa di aver invitato le maestre a lasciare liberi i corridoi senza però alcun riscontro e inoltre sorride al pensiero degli scontri tra la Direttrice, il Direttore e il professore della scuola serale. Gli comunica che Lonati avvertì Renzo che è la scuola serale a ospitare la femminile e non viceversa, quindi dovrà adattarvisi. Racconta inoltre della critica di Guttierez ai paraventi sulle scale dell'Istituto di Pedagogia, con frasi altisonanti della Direttrice in difesa di Celsi e accusandosi invece personalmente. Lo ringrazia per la lettera del 12 ottobre e gli scrive che per la copia del progetto ha già l'autorizzazione dell'ufficio tecnico. Riprodurrà il progetto e copierà le sue annotazioni per le modifiche consegnadolo poi al dott. Alfredo Guittierez (ispettore medico del comune). Probabilmente in primavera riceverà la nomina a titolare e conclude informandolo che lavorerà fino a tarda sera.

5) [Milano], 20 ottobre 1917: Gli scrive di aver ricevuto la visita del dott. Besta in quanto dovrà realizzare un laboratorio militare per ricerche sui soldati feriti e ha inoltre apprezzato il loro materiale di studio, trovando utilissimi l'ergografo, il cromoestesiografo, il tachistoscopio e il […]emometro per prove collettive che difficilmente però con sole £ 20.000 potrà avere. E' soddisfatta degli apprezzamenti anche se non serviranno a nulla; è necessario che l'Istituto si faccia un nome indipendentemente dall'influenza. Saluta e porge ossequi.
Cartolina postale raffigurante il dipinto 'Scendendo rapidamente' del pittore A. Renault.

6) Milano, 21 ottobre 1917: Gli chiede se può fornire al dott. Besta dei chiarimenti e dei disegni nel caso voglia costruire qualche apparecchio e al dott. Mariani dalla 1° alla 14° dispensa da litografare (ergografia e vista) senza fare modifiche. Gli scrive di trovarsi in laboratorio, nel luogo dove vive la sua opera e il suo ricordo, insieme a Montelatici. Trasmette auguri da parte di entrambi.

7) Milano, 23 ottobre 1917: Gli scrive di aver ricevuto la cartolina del 19 e la lettera del 20. Si affretta pertanto a rispondergli e a relazionargli sul lavoro dei giorni passati. Comunica di aver presentato al sig. Veratti uno schizzo delle modifiche dle progetto del nuovo istituto, ma purtroppo sorgono sempre questioni complicate. Il più grande ostacolo risulta essere l'ufficio igiene, entusiasta per il nuovo Istituto di Fisiologia. Prosegue raccontando dei fatti dolorosi per l'Istituto: Baglioni è stato incaricato di un progetto per il materiale scientifico dell'Istituto di Fisiologia e ne diventerà quasi certamente il direttore. Scrive inoltre che se le visite di Guttierez e Veratti non porteranno ad alcuna concreta conclusione almeno sono state utili per avere informazioni importanti. Purtroppo l'Istituto di Pedagogia ha attraversato una profonda crisi per molteplici cause, e sono giunte voci che vorrebbero Baglioni a capo dei due istituti. Il Reparto d'Igiene sta studiando col Ministero della Pubblica Istruzione una convenzione tra Comune e Stato per il nuovo istituto da portare in Giunta anche se i lavori non potranno cominciare prima dei cinque anni, e il Reparto è comunque a conoscenza che l'Istituto di Pedagogia non potrà intrecciarsi con quello di Fisiologia. In merito alle questioni inerenti l'Istituto dice che probabilmente l'officina sarà promiscua e vi sarà un unico portiere. Gli scrive di aspettare con ansia dicembre in quanto potranno godere della sua presenza grazie alla licenza concessa. Inoltre non è ancora diventata titolare per la chiusura di alcune classi ma probabilmente lo sarà a primavera, intanto attende la sua destinazione in via Rosari che sarà indicativamente al più tardi per il 27. Chiede notizie, spera non viaggi molto e non sa cosa augurargli: se andare avanti, il che sarebbe un buon segno di guerra, o tornare indietro, il che sarebbe per lui buona cosa in vista dell'inverno.

8) Milano, 26 ottobre 1917: Scrive di seguire con interesse e ansia i comunicati. Attende notizie.
Cartolina postale raffigurante il dipinto 'Ritratto di Mimine' del pittore L. Tanquerey.

9) Milano, 29 ottobre 1917: Scrive di aver ricevuto sue notizie e di esserne felice. Il morale è alto nonostantela gravità del momento. Non pensano che a lui e aspettano sempre notizie. Informa di aver incontrato sua madre e di averla trovata serena e tranquilla.
Cartolina postale non illustrata con timbro "Comune di Milano / Istituto Civico di Pedagogia e Psicologia Sperimentale / Viale Lombardia, 263" e indirizzata al "Capitano Medico / Dr. Prof. C. Doniselli / Ospedaletto da Campo Someggiato 132 / 2° Armata / Zona di Guerra".

10) Milano, 30 ottobre 1917: Lo ricorda e gli chiede di comunicare presto notizie.
Cartolina postale raffigurante il dipinto "Le bolle di sapone" del pittore A. Ball-Demont e indirizzata al "Capitano Medico / Dr. Prof. C. Doniselli/Ospedaletto da Campo Someggiato 132 / 2° Armata / Zona di Guerra".

11) Milano, 31 ottobre 1917: Gli scrive di pensarlo e di essere inquieta per la mancanze di sue notizie. Ha sfogliato tutte le sue fotografie con grande commozione nella scatola grigio verde contenente gli album sul cui coperto sventola la bandiera tricolore che gli trasmetterà in copia in cartolina. Spera che il sereno e la gloria possano ritornare e si possano rivendicare gli invasori per momenti così dolorosi.
Cartolina postale non illustrata con timbro "Comune di Milano / Istituto Civico di Pedagogia e Psicologia Sperimentale / Viale Lombardia, 263" e indirizzata al "Capitano Medico / Dr. Prof. C. Doniselli / Ospedaletto da Campo Someggiato 132 / Zona di Guerra".

12) Milano, 2 novembre 1917: Gli trasmette i suoi saluti e manifesta la sua vicinanza anche a tutti i soldati. Lo tranquillizza informandolo che al laboratorio dedicherà tutto il tempo che le sarà possibile.
Cartolina postale non illustrata indirizzata al "Capitano Medico / Dr. Prof. C. Doniselli / Ospedaletto da Campo Someggiato / n. 132 / Zona di Guerra".

13) Milano, 9 novembre 1917: Gli scrive di essere tranquilla per aver ricevuto sue notizie. Invia saluti anche da parte del prof. Scherillo, Sepulcri, dott. Cassola, dalla sua famiglia e da Renzo. Spera che la Patria possa rivendicarsi e trasmette saluti e auguri.
Cartolina postale non illustrata con timbro "Comune di Milano / Istituto Civico di Pedagogia e Psicologia Sperimentale / Viale Lombardia, 263" e indirizzata al "Dr. / Prof. Casimiro Doniselli / Fermo Posta / Monselice".

14) Milano, 10 novembre 1917: Vorrebbe inviargli tutti i saluti e gli auguri di allieve, conoscenti e amici; vorrebbe esprimergli l'unione di pensiero per le sorti d'Italia e i sentimenti che la sventura ha risvegliato. Invia auguri.
Cartolina postale raffigurante Roma – Tivoli – Villa d'Este e indirizzata a "Dr. Prof. / Casimiro Doniselli / Fermo Posta / Monselice / Padova".

15) Milano, 15 novembre 1917: Scrive che in tempi migliori gli comunicherà notizie del laboratorio. Insieme a Renzo ha trascorso giorni tristi per la mancanza di notizie, essendo trascorso un mese dall'ultima lettera, ma ora sono serena per avere ricevuto informazioni dalla famiglia. I comunicati li fanno ben sperare. Trasmette auguri, attende notizie e porge saluti anche da parte di Montelatici. Chiede dove può inviargli una lettera del prof. Delfino.
Cartolina postale non raffigurata con timbro "Comune di Milano/Istituto Civico di Pedagogia e Psicologia Sperimentale/Viale Lombardia, 263" e indirizzata a "Dr. Prof./Casimiro Doniselli/Fermo Posta/Monselice/Padova".

16) Milano, 16 novembre 1917: Lo ringrazia per la cartolina e per le notizie. Avrebbe molto da comunicargli ma per cartolina non le è possibile, le lettere purtroppo non sono permesse. Spera che il tempo trascorra fulmineo, invia saluti anche da parte di ex allieve, dal segretario Cima e da Mariani. Scrive di aver ottenuto il trasloco in via Rossari e di avere uno scolaro proveniente da Cormons il quale le ha comunicato di aver visto un ospedaletto attendato.
Cartolina postale non illustrata con timbro "Comune di Milano / Istituto Civico di Pedagogia e Psicologia Sperimentale / Viale Lombardia, 263" e indirizzata a "Dr. Prof. / Casimiro Doniselli / Fermo Posta / Monselice / Padova".

17) Milano, 19 novembre 1917: Gli chiede l'indirizzo militare e gli scrive che alla cartolina seguirà una lettera espresso nella quale relazionerà di questioni importanti relative al laboratorio. Gli comunica di rispondere quanto prima al prof. Scherillo. Invia saluti e auguri.
Cartolina non illustrata e indirizzata al "Signor / Dr. Prof. C. Doniselli / Fermo Posta / Monselice / Padova" (cancellato) e annotato come indirizzo "Signor / Dr. Prof. C. Doniselli / S. Andrea, 21 / Milano".

18) Milano, 21 novembre 1917: Gli scrive che il suo desiderio è quello di poter godere della sua presenza. Purtroppo le vicende del laboratorio si sono intrecciate con quelle della guerra, ma grazie ai comunicati incoraggianti si ritrova il valore e l'eroismo d'Italia, si sente palpitare la fede e la speranza trovando così meno difficile il compito di assitente. Forse è stato grazie alle notizie che gli ha trasmesso o forse per lo sfogo con Zoccoli che l'ha liberata dal cumulo di odio e disprezzo verso che intriga a danno degli altri. Spera non dimentichi il laboratorio e attende sue notizie.
La lettera è scritta su due cartoline, una raffigurante la bandiera tricolore e l'altra il dipinto "Sognatore" del pittore M. Kavel
Allegata alle cartoline vi è la minuta della corrispondenza della Lanzi con Zoccoli, segretario particolare del Ministro per l'Istruzione in particolare:
– [s.l.], 12 novembre 1917: la Lanzi gli scrive che sapendolo un caro amico del padre si prende la libertà di chiedere alcune notizie che interessano anche il prof. Michele Scherillo della R. Accademia Scientifico-Letteraria di Milano. Il Comune di Milano, tramite l'Ufficio Igiene, sta avviando alcune pratiche presso il Ministero della Pubblica Istruzione per una nuova convenzione tra Stato e Comune per l'erigendo Istituto di Fisiologia Sociale e purtroppo teme che nella nuova convenzione vengano lesi gli interessi e i diritti dell'esistente Istituto Civico di Psicologia e Pedagogia Sperimentale diretto dal prof. Doniselli del quale è assistente. Dato che il prof. Doniselli si trova in zona di conbattimento a dirigere un ospedaletto da campo someggiato si permette di chiedere alcuni chiarimenti, ovvero: quali pratiche furono realmente inoltrate dal Comune di Milano presso il Ministero per il nuovo Istituto di Fisiologia Sociale, se le basi su cui verrebbe stabilita la nuova convenzione possono compromettere il libero e indipendente funzionamento dell'Istituto di Psicologia e Pedagogia Sperimentale e se detta convenzione potrebbe ledere i diritti acquisiti mediante concorso pubblico del direttore Doniselli. Lo ringrazia anche a nome del prof. Scherillo e del padre.
– [s.l.], 16 novembre 1917: lo Zoccoli risponde informandola che la pratica è agli inizi pertanto si potranno far valere tutte le considerazioni e invita il prof. Doniselli a trasmettere un pro memoria al Ministero con i desiderata. Invia saluti anche al padre.
– [s.l.], 20 novembre 1917: la Lanzi lo ringrazia per il suo interessamento e per la sua gentilezza. Appena possibile farà avere il pro memoria del prof. Doniselli ma lo stesso, potendo subire dei ritardi trasmette informalmente alcune notizie inerenti la questione relativa all'Istituto di Pedagogia. Scrive che alcuni interessati, o uno solo, perdenti nei concorsi banditi dal Comune di Milano per la direzione dell'Istituto di Pedagogia e Psicologia Sperimentale vinti dal prof. Doniselli, approfittando della nuova convenzione tra Stato e Comune per l'erigendo Istituto di Fisiologia Sociale mirano a eliminare e a sostituirsi allo stesso. Prescindendo dalla questione giuridica e di merito, il fatto risulta indegno in quanto l'Istituto di Pedagogia non viene informato e il prof. Doniselli si trova assente per compiere il proprio dovere di cittadino. Sottolinea la gravità della questione ed essendo sua assistente è suo dovere "sventare gli intrighi che a insaputa e a danno di un soldato va imbastendo chi alla Patria nulla sa dare". Si scusa per lo sdegno ed esprime gratitudine per l'appoggio che vorrà concedere e per i suggerimenti che potrà dare a interesse dell'Istituto.

19) Milano, 27 novembre 1917: Comunica che dalle lettere che gli ha unito potrà comprendere molte cose: Guttierez nonostante sia un mascalzone le ha fatto capire la situazione e tutto ciò che può costituire una minaccia come la nuova convenzione tra Stato e Comune per l'Istituto di Fisiologia. Gli spiega le lettere con Zoccoli e lo invita a trasmettere il pro memoria richiesto quanto prima, in modo che il padre possa portarlo dopo S. Ambrogio a Roma al ministro. Nel pro memoria dovrebbe sottolineare le esigenze del laboratorio per ciò che riguarda il corso di pedagogia, i deficienti, i normali, il meccanico, l'assistente, nonchè i suoi diritti acquisiti mediante concorso. Gli interessati per la fisiologia con la questione deficienti, la questione Gorini, i nuovi programmi, mirano a dimostrare l'inadattabilità al posto che occupa. Pertanto se dovessero riuscire a cambiare le esigenze delle scuole pedagogiche e con la nuova convenzione, il laboratorio sui fonderebbe con la Fisiologia Sociale e al direttore di quest'ultimo verrebbe affidato l'insegnamento d'igiene per la scuola pedagogica. Informa di aver trasmesso per fermo posta a Monselice e a Este alcune lettere simili che probabilmente non sono mai arrivate, pertanto lo invita a scrivere all'ufficio postale affinchè tutta la corrispondenza venga rispedita al mittente, e gli chiede di comunicarle sempre i cambiamenti d'indirizzo. Scrive che il prof. Scherillo attende l'indicazione esatta della sua mansione militare e, in seguito a sua autorizzazione, vorrebbe iniziare le dimostrazioni in laboratorio. Conclude la lettera informandolo di aver ricevuto una lettera di Zoccoli che sollecita il pro memoria e lo prega pertanto di trasmetterglielo direttamente e di inoltrarle una copia. Spera possa trovare il modo di raggiungere lui direttamente Roma.

20) Milano, 1 dicembre 1917: Attende sue notizie e raccomanda il promemoria per Roma.
Cartolina non raffigurata indirizzata al "Signor / Dr. Prof. C. Doniselli / Capitano Medico / Albergo S. Giusto / Via Falloppio 9, Modena".

21) [s.l.], 2 dicembre 1917: Gli scrive di aver ricevuto la sua cartolina del 29 nella quale annuncia la trasmissione dell'ultimo dei suoi espressi. Il saperlo a conoscenza degli avvenimenti più importanti lo tranquillizza e informa che le pratiche dell'Accademia per gli esami e per il corso annuale sono state avviate. Scrive che la sua presenza è indispensabile e che ha disturbato la sua famiglia per ottenere notizie.

22) [s.l.], 2 dicembre 1917: Gli scrive di aver ricevuto la sua lettera non molto incoraggiantedel 1° dicembre. Avrebbe voluto lei stessa redigere il pro memoria per Roma ma teme di pregiudicare la questione, quindi nonostante la condizione attuale lo invita a provvedervi con urgenza. Gli propone eventualmente di poter spostarsi lei a Modena per il pro memoria e per ragguagliarlo in merito a importanti avvenimenti. Pertanto se tale incontro lo reputa utile, lo invita a comunicarlo al padre affinchè le conceda il permesso, trattandosi solo di un'assenza di un paio di giorni.

23) [s.l.], 4 dicembre 1917: Gli trasmette la copia del pro memoria e gli comunica di aver già ricevuto l'espresso col suo nuovo indirizzo che potrà servirle solo in casi di urgenza o per un'altra gita a Modena. Chiede a chi si deve rivolgere in merito alla pratica per l'anticipo dell'avvicendamento e lo informa che lunedì sarà all'Accademia per ottenere novità.
Cartolina postale raffigurante un dipinto non meglio definito.

24) Milano, 6 dicembre 1917: Gli scrive di essere arrivata a casa e di rimpiangere Modena. Gli ha già salutato la sorella e in giornata passerà anche da suo padre e da sua madre. Saluta e ringrazia per l'ospitalità.
Cartolina postale non raffigurata e indirizzata a "Signor Dott. Prof. / Casimiro Doniselli / Capitano Medico / Fermo Posta / Modena".

25) [s.l.], 7 dicembre 1917: Informa di non aver potuto scrivergli prima a causa dell'impegno lavorativo. Gli esprime il desiderio di poterlo vedere ritornare e si chiede come abbia potuto sopportare la lontananza. Ricominciare l'anno scolastico senza la sua presenza le risulta penoso. Comunica di avergli spedito la corrispondenza ritornata dall'Ospedaletto 132 e troverà anche alcune sue cartoline a dimostrazione che nei momenti più penosi della vita militare in laboratorio era sempre ricordato. Scrive inoltre di essere passata da sua sorella e dai suoi genitori e il fatto di essere da loro benvoluta le fa molto piacere. Continuano a ringraziarla per il suo viaggio a Modena ma ha fatto solo il suo dovere. Trasmette saluti e auguri da parte del prof. Scherillo e gli scrive di non avere ancora nessuna novità relativa alle pratiche: Guttierez è partito per Roma e Gorini non ha ancora ottenuto nulla. Chiede di non leggere la lettera espresso che gli ha trasmesso perchè scritta in un momento di scoramento. Lo saluta frettolosamente perchè alcune allieve la attendono per visionare degli apparecchi. Trasmette inoltre i saluti di Montelatici e chiede di inviarle la lettera di Veratti. Spera di riuscire a trasmettergli copia del pro memoria entro sera.

26) s.l., 9 dicembre 1917: Scrive che sta nevicando e lo informa della pubblicazione di tre dispense. Saluta e trasmette auguri speciali.
Cartolina postale raffigurante il dipinto "Vampa" del pittore Mignon.

27) Milano, 11 dicembre 1917: Ringrazia della cartolina del 10. Scrive di aver informato sua sorella e i suoi genitori della licenza che ha ottenuto e spera di avere notizie positive per poter assistere alla felicità della sua famiglia.
Cartolina postale raffigurante Roma – Villa Borghese e indirizzata al "Sig. Dr. Prof. C. Doniselli / Capitano Medico / Fermo Posta / Modena".

28) Milano, 12 dicembre 1917: Scrive di informarla appena ha novità in merito alla licenza per gli esami, in modo da poter informare le allieve. I suoi silenzi un pò la preoccupano ma spera di poterlo incontrare la prossima settimana.
Cartolina postale raffigurante un dipinto "E poi….una mattina abbiamo mangiato il lupo" del pittore E. Boulet Cyprien.

29) [s.l.], 13 dicembre 1917: Ringrazia della lettera e gli chiede se ha ricevuto la sua del 10 con il promemoria per il senatore Greppi. Gli comunica che è stata informata che da Este non esiste nessuna sua corrispondenza e da Monselice non ha ricevuto ancora notizie in merito. Spera che la lettera con le relative copie delle lettere per Roma non vada persa. Scrive che trascorre il tempo aspettando solo il 19 dicembre e il resto scompare al solo pensiero di poterlo rivedere. Gli riferisce inoltre che la scuola è frequentata e che rivede con piacere alcune allieve dell'anno scorso. Passerà dalla sua famiglia per portare un saluto e per lasciare il nuovo indirizzo.

30) [s.l.], 16 dicembre 1917: Scrive che il lavoro è piacevole in quanto prelude al suo ritorno, sperando di averlo in laboratorio già mercoledì pomeriggio. Lo ringrazia della cartolina e aspetta notizie del suo arrivo.

31) [s.l.[, 23 dicembre 1917: Annotazione manoscritta: "i piccoli membri sono stanchi ora, ma prima di coricarsi essi pregano gli angeli perchè guardino la loro famiglia da ogni male".
Cartolina postale Raphael Tuck&Sons Oilette, n. 9667 "Family Prayers".

32) Milano, 27 dicembre 1917: Esprime tristezza e malinconia per la sua assenza e spera ritorni presto. Chiede appena gli è possibile di pensare al laboratorio e di trasmettere sue notizie. Scrive che leggere le sue lettere le da l'illusione di parlare con lui e si chiede cosa direbbe Cyon di questo cattivo uso dell'aggettivo possessivo, però tale abuso spera glielo perdonerà trattandosi della sua assistente. Gli trasmetterà le cartoline affinché rievochi i momenti più belli della vita militare e le possa scrivere della sua mancanza in laboratorio.

33) Milano, 27 dicembre 1917: Rinnova gli auguri per il febbraio 1917 sperando portino fortuna.
Cartolina postale raffigurante il dipinto "Tutte le rose ai Forti" del pittore G. Palanti.

34) Milano, 28 dicembre 1917: Scrive che sta nevicando e in anticipo trasmette auguri di buon anno.
Cartolina postale augurale.

35) Milano, 29 dicembre 1917: Lo ringrazia per la cartolina raffigurante il Duomo e dei saluti che la sua famiglia ricambia. Invia copia della lettera a Veratti e spera di rivederlo presto in laboratorio.
Cartolina postale raffigurante il dipinto "Ragazza egiziana" del pittore M. Kavel.

36) Milano, 30 dicembre 1917: Augura buon anno.
Cartolina postale raffigurante due bambini.

Estremi cronologici

6 Agosto 1915 – 30 Dicembre 1917

Consistenza

43 carte

Collocazione fascicolo

b. 10, fasc. 1
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