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L’archivio di Ugo Pizzoli è conservato a Medicina (Bologna) presso i discendenti del pedagogista, che hanno concesso al Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana di riprodurre su supporto digitale tutta la documentazione e di realizzarne un inventario virtuale. Gli interventi di riordino e inventariazione sono quindi stati effettuati sulle immagini digitali delle carte e delle fotografie presenti nel fondo.
I documenti non presentavano un ordinamento originario stabilito da Pizzoli, è stato quindi necessario in sede di riordino conferire loro un’organizzazione che fosse coerente con l’attività svolta dal pedagogista di origine piacentina. La struttura dell’archivio risulta oggi articolata nelle seguenti serie, a loro volta organizzate in alcune sottoserie: “Carteggio”, “Condoglianze per la morte di Ada”, “Documenti”, “Scritti, lezioni, conferenze”, “Materiale a stampa”, “Fotografie”, “Appendice”.
L’archivio è costituito da una parte del carteggio di Pizzoli, molto lacunoso, che raccoglie soprattutto cartoline postali, biglietti (assai rilevante la corrispondenza relativa alla morte della figlia Ada Pizzoli in Diena, avvenuta nel 1917) e alcune lettere; da documenti personali e relativi al curriculum studiorum di Pizzoli (diplomi di laurea in medicina e chirurgia nel 1888 e in filosofia nel 1909); da appunti e scritti di natura scientifica (tra cui la descrizione dell’apparecchio per l’esame dei conducenti di autoveicoli datata 12 dicembre 1931), per la maggior parte di argomento pedagogico; da scritti di natura storico-letteraria, come ad esempio il prezioso taccuino di appunti autobiografici o il materiale raccolto per la pubblicazione Marcello Malpighi e l’opera sua: scritti vari di Gaetano Atti e altri raccolti ordinati dal dott. Ugo Pizzoli, edita da Vallardi nel 1897.
L’archivio conserva anche alcuni materiali a stampa, costituiti in particolare da ritagli di giornale e da una copia della Rivista coloniale di San Paolo in Brasile del 16 novembre 1914, contenente un’intervista a Pizzoli e a Tiburtino Mondin Pestana intitolata Un educatore italiano in S. Paulo. Sono presenti inoltre le “Fotografie di famiglia” (ritratti di Pizzoli, della moglie Teresa Tomeazzi e della figlia Ada), quelle degli allievi dei corsi di pedagogia per insegnanti, le immagini di alcuni strumenti realizzati dallo stesso Pizzoli per i laboratori di pedagogia scientifica e dell’apparecchio psicotecnico per l’esame di idoneità alla guida. Nella serie denominata “Appendice” sono infine conservati i materiali connessi agli interessi e alla vita di Pizzoli, ma che non fanno propriamente parte del suo archivio personale.
NOTA
Si segnala che presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna è conservato un fondo speciale Ugo Pizzoli, la cui descrizione sommaria è consultabile sul sito Fondi nel web. Guida generale ai fondi archivistici e documentari della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio.
Inventario a cura di Paola Bianchi
L’archivio di Ugo Pizzoli è conservato a Medicina (Bologna) presso i discendenti del pedagogista, che hanno concesso al Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana di riprodurre su supporto digitale tutta la documentazione e di realizzarne un inventario virtuale. Gli interventi di riordino e inventariazione sono quindi stati effettuati sulle immagini digitali delle carte e delle fotografie presenti nel fondo.
I documenti non presentavano un ordinamento originario stabilito da Pizzoli, è stato quindi necessario in sede di riordino conferire loro un’organizzazione che fosse coerente con l’attività svolta dal pedagogista di origine piacentina. La struttura dell’archivio risulta oggi articolata nelle seguenti serie, a loro volta organizzate in alcune sottoserie: “Carteggio”, “Condoglianze per la morte di Ada”, “Documenti”, “Scritti, lezioni, conferenze”, “Materiale a stampa”, “Fotografie”, “Appendice”.
L’archivio è costituito da una parte del carteggio di Pizzoli, molto lacunoso, che raccoglie soprattutto cartoline postali, biglietti (assai rilevante la corrispondenza relativa alla morte della figlia Ada Pizzoli in Diena, avvenuta nel 1917) e alcune lettere; da documenti personali e relativi al curriculum studiorum di Pizzoli (diplomi di laurea in medicina e chirurgia nel 1888 e in filosofia nel 1909); da appunti e scritti di natura scientifica (tra cui la descrizione dell’apparecchio per l’esame dei conducenti di autoveicoli datata 12 dicembre 1931), per la maggior parte di argomento pedagogico; da scritti di natura storico-letteraria, come ad esempio il prezioso taccuino di appunti autobiografici o il materiale raccolto per la pubblicazione Marcello Malpighi e l’opera sua: scritti vari di Gaetano Atti e altri raccolti ordinati dal dott. Ugo Pizzoli, edita da Vallardi nel 1897.
L’archivio conserva anche alcuni materiali a stampa, costituiti in particolare da ritagli di giornale e da una copia della Rivista coloniale di San Paolo in Brasile del 16 novembre 1914, contenente un’intervista a Pizzoli e a Tiburtino Mondin Pestana intitolata Un educatore italiano in S. Paulo. Sono presenti inoltre le “Fotografie di famiglia” (ritratti di Pizzoli, della moglie Teresa Tomeazzi e della figlia Ada), quelle degli allievi dei corsi di pedagogia per insegnanti, le immagini di alcuni strumenti realizzati dallo stesso Pizzoli per i laboratori di pedagogia scientifica e dell’apparecchio psicotecnico per l’esame di idoneità alla guida. Nella serie denominata “Appendice” sono infine conservati i materiali connessi agli interessi e alla vita di Pizzoli, ma che non fanno propriamente parte del suo archivio personale.
NOTA
Si segnala che presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna è conservato un fondo speciale Ugo Pizzoli, la cui descrizione sommaria è consultabile sul sito Fondi nel web. Guida generale ai fondi archivistici e documentari della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio.