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1) Milano, 26 novembre 1948: Gli restituisce l'opera del Disertori "Il libro della vita" che definisce di vasto respiro, ricca di pregio e il cui interesse acuisce l'aspettativa per l'altro libro sull'anima. Gli ricorda il loro colloquio del 4 nel quale discussero a lungo del volume e dell'interessamento a quegli studi che fugano le tenebre addensate dal dilagare del materialismo e dell'ateismo spinti fino alla negazione dello spirito scientifico. La scienza viene ricondotta sui sentieri della Fede, e altri scienziati, come il Disertori, portano un contributo all'opera di restaurazione dei valori spirituali e della dignità della persona umana. Scrive che la scienza autentica non si era mai allontanata dalla Fede, come documentato dal fisiologo Elia de Cyon nell'opera del 1912 "Dieu et science". Si assiste a un risveglio dello spirito di verità e aggiunge che su "L'Italia" del 23 gennaio vi è la notizia dell'inaugurazione a Roma del corso d'alta cultura filosofica e scientifica dello "Studium Christi" e il corso "Il cristianesimo e le scienze" fu invece pubblicato la scorsa estate. Gli comunica di volerlo omaggiare del suo volume "Udito e sensi generali", terminato nel 1927 con aggiunte del 1932 e il cui paragrafo conclusivo ha nel titolo: "il pensiero umano raggio del pensiero divino" (pag. 412). Ha anche redatto un esposto, che vorrebbe trasmettergli in allegato e che rende sommariamente un'idea del libro stesso. Per la presentazione della sua opera alcuni scienziati, in pubblicazioni scientifiche, hanno dato giudizi sul suo libro.
Allegati alla lettera bozza bozza dell'esposto dell'autore e giudizi espressi da studiosi del suo volume "Udito e sensi generali".
2) Civate, 23 novembre 1955: Gli scrive che non erano necessari i ringraziamenti per l'offerta fatta ai ricoverati nell'occasione del XXV anniversario di fondazione della Casa del Cieco di Civate e del XL della sua ordinazione sacerdotale. Anzi gli esprime lui stesso ringraziamento per la visita e i conforti che gli concesse l'Arcivescovo di Milano. Esprime riconoscenza con le parole latine del nonno, dott. Giovanni, medico a Civate di rare virtù civili e religiose. Chiede, quando gli sarà possibile col dovuto protocollo, esprimere all'arcivescovo sentimenti di profonda riconoscenza.
3) Civate, 3 agosto 1958: Gli scrive di aver raccolto i manoscritti della Storia Ecclesiastica di suo nonno, dott. Giovanni Doniselli, terminati non successivamente al 1880. Non gli sembra opportuno eseguire il trasporto degli stessi alla Casa del Cieco, anche perchè è a conoscenza che non ivi rimarrà fino al ritorno di don Carlo Roncoroni. Provvederà pertanto a collocare il materiale in un locale al piano terreno.
In occasione del loro incontro lo informa che gli consegnerà il testo "Cenni storici sull'epidemia che ha dominato nel Comune di Civate nell'anno 1855", e una copia del suo libro "Udito e sensi generali", invitandolo ad esaminare le pag. 412-415 con relative note.
4) [s.l.], [s.d.]: Minuta di difficile interpretazione, ove sono presenti appunti probabilmente indirizzati al prof. Luigi Pietrantoni, nella quale accenna al significato specifico delle frequenze di W. e B., a una offerta di £ 5000 e al colloquio del giorno 4 alle ore 10.30.
5) [s.l.], [s.d.]: Minuta di difficile interpretazione nella quale chiede cortesemente di rassicurarlo sulla restituzione del libro del Disertori "Il libro della vita", per mezzo di una sua dipendente in data 28 gennaio. Avrebbe piacere conoscere il suo pensiero in merito all'opera "Udito e sensi generali" che gli ha trasmesso con la stessa spedizione.
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5 minute di lettere di Doniselli al monsignore Don Edoardo Gilardi:1) Milano, 26 novembre 1948: Gli restituisce l'opera del Disertori "Il libro della vita" che definisce di vasto respiro, ricca di pregio e il cui interesse acuisce l'aspettativa per l'altro libro sull'anima. Gli ricorda il loro colloquio del 4 nel quale discussero a lungo del volume e dell'interessamento a quegli studi che fugano le tenebre addensate dal dilagare del materialismo e dell'ateismo spinti fino alla negazione dello spirito scientifico. La scienza viene ricondotta sui sentieri della Fede, e altri scienziati, come il Disertori, portano un contributo all'opera di restaurazione dei valori spirituali e della dignità della persona umana. Scrive che la scienza autentica non si era mai allontanata dalla Fede, come documentato dal fisiologo Elia de Cyon nell'opera del 1912 "Dieu et science". Si assiste a un risveglio dello spirito di verità e aggiunge che su "L'Italia" del 23 gennaio vi è la notizia dell'inaugurazione a Roma del corso d'alta cultura filosofica e scientifica dello "Studium Christi" e il corso "Il cristianesimo e le scienze" fu invece pubblicato la scorsa estate. Gli comunica di volerlo omaggiare del suo volume "Udito e sensi generali", terminato nel 1927 con aggiunte del 1932 e il cui paragrafo conclusivo ha nel titolo: "il pensiero umano raggio del pensiero divino" (pag. 412). Ha anche redatto un esposto, che vorrebbe trasmettergli in allegato e che rende sommariamente un'idea del libro stesso. Per la presentazione della sua opera alcuni scienziati, in pubblicazioni scientifiche, hanno dato giudizi sul suo libro.
Allegati alla lettera bozza bozza dell'esposto dell'autore e giudizi espressi da studiosi del suo volume "Udito e sensi generali".
2) Civate, 23 novembre 1955: Gli scrive che non erano necessari i ringraziamenti per l'offerta fatta ai ricoverati nell'occasione del XXV anniversario di fondazione della Casa del Cieco di Civate e del XL della sua ordinazione sacerdotale. Anzi gli esprime lui stesso ringraziamento per la visita e i conforti che gli concesse l'Arcivescovo di Milano. Esprime riconoscenza con le parole latine del nonno, dott. Giovanni, medico a Civate di rare virtù civili e religiose. Chiede, quando gli sarà possibile col dovuto protocollo, esprimere all'arcivescovo sentimenti di profonda riconoscenza.
3) Civate, 3 agosto 1958: Gli scrive di aver raccolto i manoscritti della Storia Ecclesiastica di suo nonno, dott. Giovanni Doniselli, terminati non successivamente al 1880. Non gli sembra opportuno eseguire il trasporto degli stessi alla Casa del Cieco, anche perchè è a conoscenza che non ivi rimarrà fino al ritorno di don Carlo Roncoroni. Provvederà pertanto a collocare il materiale in un locale al piano terreno.
In occasione del loro incontro lo informa che gli consegnerà il testo "Cenni storici sull'epidemia che ha dominato nel Comune di Civate nell'anno 1855", e una copia del suo libro "Udito e sensi generali", invitandolo ad esaminare le pag. 412-415 con relative note.
4) [s.l.], [s.d.]: Minuta di difficile interpretazione, ove sono presenti appunti probabilmente indirizzati al prof. Luigi Pietrantoni, nella quale accenna al significato specifico delle frequenze di W. e B., a una offerta di £ 5000 e al colloquio del giorno 4 alle ore 10.30.
5) [s.l.], [s.d.]: Minuta di difficile interpretazione nella quale chiede cortesemente di rassicurarlo sulla restituzione del libro del Disertori "Il libro della vita", per mezzo di una sua dipendente in data 28 gennaio. Avrebbe piacere conoscere il suo pensiero in merito all'opera "Udito e sensi generali" che gli ha trasmesso con la stessa spedizione.