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1) [Civate], 28 febbraio 1957: Gli scrive di aver ricevuto la lettera del 25 e manifesta apprezzamento per l’incarico conferitogli di ristabilire nel caso Revesz la verità in occasione della recensione della “Psicologia della musica”.
2) Civate, 1 marzo 1957: Gli scrive di aver ricevuto la lettera del 25 febbraio e lo ringrazia per la difesa dei suoi legittimi diritti di priorità scientifica sul principio delle due componenti del processo acustico e sulla natura dell’intervallo musicale, che emergeranno dalla sua recensione del volume del Revesz. Lo informa di non aver ancora ricevuto il plico del dattiloscritto allegato a una lettera che aveva trasmesso al Rettore: se non dovesse arrivare provvederà a inviargli altra copia con un esemplare del suo volume “Udito e senso generali”.
3) Civate, 6 marzo 1957: Gli trasmette copia dell’allegato promesso che aveva inviato al Rettore e che gli era stato chiesto con lettera del 25 febbraio. Gli scrive che ciò che troverà esposto nell’allegato c, che aveva trasmesso al Rettore con lettera del 14 febbraio, potrebbe essergli utile per i riscontri cronologici.
4) Civate, 8 marzo 1957: Comunica di avergli trasmesso il volume “Udito e sensi generali”, ove alle pagg. 118-121 si trovano gli elementi del caso Revesz. Gli scrive di aver inoltre spedito un plico contenente una lettera con tre allegati: nell’ultimo capoverso dell’allegato b si dice che sarebbe possibile separare il volume del Revesz dal torto del suo autore, ma ripensandoci ha cambiato parere. Informa che nella lettera ricevuta il 23 febbraio accenna più di una volta alle critiche che intende fare al volume del Revesz, pertanto non può che concordare con lui.
5) [Civate], 14 maggio 1957: Minuta di difficile interpretazione nella quale gli comunica di aver ricevuto la sua lettera dell’11 e lo ringrazia per la recensione che sta effettuando sull’opera del Revesz. Scrive che gli invierà copie delle recensioni.
6) Civate, 18 maggio 1957: Gli esprime riconoscenza per l’opera prestata nelle vertenze col Revesz e il suo rammarico per la fatica che ha dovuto sobbarcarsi per i riscontri di luoghi e date. Gli comunica di aver effettuato solo alcune modifiche al suo testo per miglior chiarezza ed esattezza e le trova annotate in rosso. Inoltre, a causa dei problemi alla vista ha dovuto effettuare una copia del testo originale che gli aveva trasmesso approfittando così per effettuare alcune modifiche e sistemare alcune note.
Allegato: Gesa Revesz, Psicologia della musica, traduzione di Bruno Callieri, prefazione di Mario Gozzano; Firenze, Editrice Universitaria 1954.
7) Civate, 17 febbraio 1958: Lo ringrazia della lettera del 9 e della trasmissione delle Memorie del prof. Pupilli che definisce “signore della tecnica più sottile e penetrante della modernissima elettrofisiologia intenta ai più ardui reconditi segreti dell’attività dei centri nervosi, l’insigne fisiologo, pur in sua tanto eminente padronanza di indirizzi di attualità scientifica, non mostrasi, in sua preclara mente, alieno dallo spirito della tradizione, convinto altresì che il progresso scientifico è affidato non soltanto alle singole acquisizioni, ma anche al valore delle impostazioni dei problemi”. Gli chiede di trasmettere al fisiologo i suoi omaggi e saluta.
8) Civate, 14 aprile 1958: Lo informa di aver ricevuto i dieci estratti della Recensione e lo ringrazia esortandolo a comunicargli le spese di stampa. Gli comunica di aver saputo far parte dell’Istituto di Fisiologia Umana, di cui il prof. Pupilli, redattore capo dello “Archivio di Scienze biologiche”, è il direttore. Scrive che tale istituto lo aveva accolto dal 1903 al 1911 come assistente e docente e pertanto ne è sempre vivo il ricordo. A causa della sua infermità difficilmente riesce a spostarsi e pertanto una sua visita a Bologna sarà solo un’illusione. Informa inoltre che il lavoro accennato al Rettore e al prof. Pupilli già l’anno scorso attende solo le ultime rifiniture.
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8 minute di lettere di Doniselli a Renzo Canestrari, fondatore dell’Istituto di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna:1) [Civate], 28 febbraio 1957: Gli scrive di aver ricevuto la lettera del 25 e manifesta apprezzamento per l’incarico conferitogli di ristabilire nel caso Revesz la verità in occasione della recensione della “Psicologia della musica”.
2) Civate, 1 marzo 1957: Gli scrive di aver ricevuto la lettera del 25 febbraio e lo ringrazia per la difesa dei suoi legittimi diritti di priorità scientifica sul principio delle due componenti del processo acustico e sulla natura dell’intervallo musicale, che emergeranno dalla sua recensione del volume del Revesz. Lo informa di non aver ancora ricevuto il plico del dattiloscritto allegato a una lettera che aveva trasmesso al Rettore: se non dovesse arrivare provvederà a inviargli altra copia con un esemplare del suo volume “Udito e senso generali”.
3) Civate, 6 marzo 1957: Gli trasmette copia dell’allegato promesso che aveva inviato al Rettore e che gli era stato chiesto con lettera del 25 febbraio. Gli scrive che ciò che troverà esposto nell’allegato c, che aveva trasmesso al Rettore con lettera del 14 febbraio, potrebbe essergli utile per i riscontri cronologici.
4) Civate, 8 marzo 1957: Comunica di avergli trasmesso il volume “Udito e sensi generali”, ove alle pagg. 118-121 si trovano gli elementi del caso Revesz. Gli scrive di aver inoltre spedito un plico contenente una lettera con tre allegati: nell’ultimo capoverso dell’allegato b si dice che sarebbe possibile separare il volume del Revesz dal torto del suo autore, ma ripensandoci ha cambiato parere. Informa che nella lettera ricevuta il 23 febbraio accenna più di una volta alle critiche che intende fare al volume del Revesz, pertanto non può che concordare con lui.
5) [Civate], 14 maggio 1957: Minuta di difficile interpretazione nella quale gli comunica di aver ricevuto la sua lettera dell’11 e lo ringrazia per la recensione che sta effettuando sull’opera del Revesz. Scrive che gli invierà copie delle recensioni.
6) Civate, 18 maggio 1957: Gli esprime riconoscenza per l’opera prestata nelle vertenze col Revesz e il suo rammarico per la fatica che ha dovuto sobbarcarsi per i riscontri di luoghi e date. Gli comunica di aver effettuato solo alcune modifiche al suo testo per miglior chiarezza ed esattezza e le trova annotate in rosso. Inoltre, a causa dei problemi alla vista ha dovuto effettuare una copia del testo originale che gli aveva trasmesso approfittando così per effettuare alcune modifiche e sistemare alcune note.
Allegato: Gesa Revesz, Psicologia della musica, traduzione di Bruno Callieri, prefazione di Mario Gozzano; Firenze, Editrice Universitaria 1954.
7) Civate, 17 febbraio 1958: Lo ringrazia della lettera del 9 e della trasmissione delle Memorie del prof. Pupilli che definisce “signore della tecnica più sottile e penetrante della modernissima elettrofisiologia intenta ai più ardui reconditi segreti dell’attività dei centri nervosi, l’insigne fisiologo, pur in sua tanto eminente padronanza di indirizzi di attualità scientifica, non mostrasi, in sua preclara mente, alieno dallo spirito della tradizione, convinto altresì che il progresso scientifico è affidato non soltanto alle singole acquisizioni, ma anche al valore delle impostazioni dei problemi”. Gli chiede di trasmettere al fisiologo i suoi omaggi e saluta.
8) Civate, 14 aprile 1958: Lo informa di aver ricevuto i dieci estratti della Recensione e lo ringrazia esortandolo a comunicargli le spese di stampa. Gli comunica di aver saputo far parte dell’Istituto di Fisiologia Umana, di cui il prof. Pupilli, redattore capo dello “Archivio di Scienze biologiche”, è il direttore. Scrive che tale istituto lo aveva accolto dal 1903 al 1911 come assistente e docente e pertanto ne è sempre vivo il ricordo. A causa della sua infermità difficilmente riesce a spostarsi e pertanto una sua visita a Bologna sarà solo un’illusione. Informa inoltre che il lavoro accennato al Rettore e al prof. Pupilli già l’anno scorso attende solo le ultime rifiniture.