72 minute di lettere di padre Gemelli allo psicoanalista Cesare Musatti (1897-1989):
1 prot.3252) [s.l.] 20 febbraio 1928: accompagna la spedizione al “Chiarissimo professore” dei primi due volumi del Laboratorio di Psicologia. Chiede inoltre notizie circa l’imminente commemorazione del prof. Benussi. Segnatura: b. 20, fasc. 14, sottofasc. 130
2 prot.3583) [s.l.] 6 marzo 1928: si scusa di non poter partecipare alla conferenza del prof. De Sanctis, perché impegnato a Roma presso il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Si dichiara dispiaciuto di non poterlo conoscere personalmente. Segnatura: b. 22, fasc. 17, sottofasc. 158
3 prot.1285) [s.l.] 24 dicembre 1932: informa Musatti di aver ricevuto il suo progetto e di averne discusso a Roma con Colucci, De Sanctis e Ponzo. Gli invierà le proposte elaborate in occasione di tale incontro. Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 640
4-prot.1297) [s.l.], 27 dicembre 1932: si dilunga, articolando e scandendo in diversi punti. A) Sostiene l’inopportunità di pubblicare sull'”Archivio” [“Archivio italiano di psicologia”, poi “Archivio italiano di psicologia generale e del lavoro”] saggi inerenti alla Psicologia applicata, ribadendo come risulti difficile e forviante a livello scientifico separare la ricerca pura da quella applicata. B) A Musatti che, finanziandone le spese, vorrebbe collocare a Padova la redazione dell'”Archivio”, contropropone di fissarla a Roma, così seguendo i consigli di De Sanctis. C) Stronca l’idea dell’interlocutore di fondare un giornale di psicologia applicata. D) Torna a ribadire che l’aver ricevuto in cessione da Kiesow il suddetto “Giornale” non autorizza Musatti a monopolizzarne la redazione, pena il suo rifiuto a parteciparvi. Lo invita infine a riflettere sulle misere condizioni in cui versa in Italia la disciplina psicologica, che non si avvantaggerebbe da una spaccatura fra gli studiosi. Rilancia proponendo di indire sul tema un congresso per tutti gli addetti ai lavori. Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 640
5-prot.1404) [s.l., s.d., ma probabilmente post 29 dicembre 1932, ante 1 gennaio 1933]: lo ringrazia della pronta e generosa controproposta, che mette a tacere le difficoltà insorte, e che intende caldeggiare anche con i colleghi. Si impegna inoltre a contribuire per il suo quarto di competenza, all’eventuale deficit finanziario ad ogni fine anno. In allegato si trova un documento dattiloscritto in 10 punti, su due pagine dal titolo “Risultati dell’abboccamento fra i professori Colucci, De Sanctis, Gemelli, Ponzo (Clinica psichiatrica, 21 dicembre 1932)”, nel quale emerge la decisione di cambiare la denominazione dell'”Archivio italiano di psicologia” in “Archivio italiano di psicologia generale e applicata”, lasciandone la direzione al prof. Kiesow, attribuendo la coredazione ai prof. Colucci, De Sanctis, Gemelli, Ponzo e nominando redattori i prof. Bonaventura, Benissoni, Gatti, Musatti. Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 641
6-prot.3344): [s.l.] 30 marzo 1933: lo sollecita a partecipare alle onoranze per il prof. Kiesow, ivi compresa la stesura di un contributo all’interno del volume a lui dedicato. Segnatura: b. 48, fasc. 68, sottofasc. 650
7-prot.684) [s.l.], 11 dicembre 1935: ricorda al “Caro collega” che con decreto 28 novembre 1935 n.2044, la Psicologia è stata inserita fra le materie complementari per le Facoltà di Giurisprudenza, Medicina, Lettere e Filosofia (laurea in Filosofia) e per l’Istituto Superiore di Magistero (laurea in Pedagogia). Lo sollecita quindi a coinvolgere in tal senso i colleghi. Da parte sua ha già attivato i rettori: Pepe di Milano, Chigi di Bologna, Pivano di Torino, Anti di Padova, Rossi di Pavia, Moresco di Genova e De Vecchi di Firenze. In allegato sono presenti sia una brutta copia della lettera, con correzioni manoscritte, sia una minuta dalle quali si evincono tutti i destinatari a cui è stata inviata: i prof. Colucci di Napoli, Gatti di Torino, Bonaventura di Firenze, Musatti di Padova, Ponzo di Roma e Banissoni di Roma. Segnatura: b. 67, fasc. 100, sottofasc. 947
8-prot.1610) [s.l.], 21 gennaio 1936: gli contesta un’errata interpretazione della tabella delle materie fondamentali della Facoltà di Lettere. Segnatura: b. 67, fasc. 100, sottofasc. 949
9-prot.2632) [s.l.], 16 marzo 1936: comunica di essere riuscito a far inserire nella Facoltà di Filosofia l’insegnamento della Psicologia come materia fondamentale, in una triade a scelta con Biologia e Scienze Fisiche. Segnatura: b. 67, fasc. 101, sottofasc. 952
10-prot.9863) [s.l.], 28 settembre 1937: si rammarica di non aver potuto rivedere il “Caro Musatti” [così d’ora in avanti]. Acclude inoltre un biglietto perché il suo assistente possa consultare i volumi della rivista desiderata. Quanto alla Commissione di Libera docenza, per cui si rivedranno a Roma, ricorda che i candidati “devono” essere Rieti e Costa. Segnatura: b. 77, fasc. 119 sottofasc. 1116
11-prot.329) [s.l.], 19 novembre 1938: lo rassicura che farà il possibile per aiutarlo e che quando il suo memoriale sarà giunto alla commissione giudicante, si attiverà perché gli vengano riconosciuti i suoi diritti. Segnatura: b. 86, fasc. 135, sottofasc. 1235
12-prot.1619) [s.l.], 25 gennaio 1939: approva l’indicazione di Metelli e di questo scriverà al rettore di Urbino. Fa inoltre presente che Banissoni non può aumentare i già molteplici incarichi ricoperti. Segnatura: b. 87, fasc. 137, sottofasc. 1247
13-prot.5759) [s.l.], 2 agosto 1939: gli fa presente le difficoltà che la Psicologia sta attraversando, sollecitando la collaborazione di tutti. Segnatura: b. 89, fasc. 141, sottofasc. 1283
14-prot.7576) [s.l.], 21 ottobre 1939: di ritorno da Roma, gli comunica il sostanziale fallimento della sua perorazione presso il Ministro. Non sussistono, infatti, ostacoli al nulla osta per Urbino, ma al momento non si vuole farlo tornare a Padova. Segnatura: b. 90, fasc. 143, sottofasc. 1297
15-prot.7779) [s.l.], 31 ottobre 1939: gli consiglia di scrivere una lettera al Ministro, per documentargli i torti subiti. Lo informa, inoltre, di nutrire i suoi stessi dubbi per quel che riguarda Urbino. Segnatura: b. 90, fasc. 143, sottofasc. 1299
16-prot.7803) [s.l.], 31 ottobre 1939: trattandosi della medesima lettera, protocollata due volte, si rimanda al n.15-prot.7779. Segnatura: b. 90, fasc. 143, sottofasc. 1299
17-prot.513) [s.l.], 3 dicembre 1941: gli invia una circolare del ministro Bottai, in ordine alla riforma della Facoltà di Filosofia e gli chiede notizie circa l’insegnamento della Psicologia. Lo prega di inviargli copia, da spedire a Roma, di una sua relazione relativa ai colloqui con gli studenti del Liceo Parini. Gli comunica infine di aver fatto presente a Del Giudice la situazione dell’Istituto civico di psicologia. Segnatura: b. 125, fasc. 215, sottofasc. 1728
18-prot.866) [s.l.], 15 dicembre 1941: gli riscontra di aver ricevuto la relazione, inviata poi al ministro. Segnatura: b. 125, fasc. 215, sottofasc. 1730
19-prot.1386) [s.l.], 8 gennaio 1942: lo informa che si metterà in contatto con lui e Alberici. Gli suggerisce infine di non insistere con l’Istituto civico, per la presenza di ostacoli di cui gli parlerà a voce. Segnatura: b. 125, fasc. 215, sottofasc. 1732
20-prot.1504) [s.l.], 12 gennaio 1942: gli spedisce la lettera del commendator Scaccia, pregandolo di rimandargliela con un suo parere. Segnatura: b. 125, fasc. 215, sottofasc. 1732
21-prot.2721) [s.l.], 2 marzo 1942: gli chiede la disponibilità a dirigere il Centro per la Selezione dei Militari di Alessandria, lavoro da svolgere pochi giorni all’anno, coadiuvato da un gruppo di giovani collaboratori. Segnatura: b. 109, fasc. 184, sottofasc. 1554
22-prot.7043) [s.l.], 1 giugno 1942: gli suggerisce un certo materiale nella relazione annuale, per farne una pubblicazione a parte per il Liceo [Parini]. Segnatura: b. 126, fasc. 218, sottofasc. 1753
23-prot.7629) [s.l.], 22 giugno 1942: il segretario, su incarico di padre Gemelli, restituisce a Musatti la sua relazione. Segnatura: b. 126, fasc. 218, sottofasc. 1755
24-prot.5364) [s.l.], 14 giugno 1943: si felicita per la soluzione del problema relativo alla sua attività scientifica e per “la collaborazione di Psicologia”. Segnatura: b. 148, fasc. 261, sottofasc. 1970
25-prot.860) Castelnuovo F. (PC), 5 gennaio [1946]: si congratula per l’incarico di Psicologia conferitogli dalla Regia Università. Lo informa inoltre che da febbraio riprenderanno le adunanze del Laboratorio [di Psicologia Sperimentale dell’Università Cattolica], con psichiatri e psicologi, chiedendogli di tenervi una relazione da pubblicare in seguito nell'”Archivio” [dal 1945 denominato “Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”]. Segnatura: b. 175, fasc. 312, sottofasc. 2265
26-prot.1393) [s.l.], 13 marzo 1946: lo informa di avergli spedito il volume “La Psicologia dell’Età Evolutiva”. Gli ricorda inoltre che il prof. Danilo Cargnello e il dott. Pietro Voltri saranno graditi ospiti alla prossima adunanza del Laboratorio [di Psicologia Sperimentale]. Segnatura: b. 172, fasc. 309, sottofasc. 2238
27-prot.1543) [s.l.], 26 marzo 1946: lo ringrazia per il manoscritto “L’anima”, ma gli consiglia di mutare il titolo, per non “deviare gli sciocchi nella lettura”. Segnatura: b. 174, fasc. 311, sottofasc. 2254
28-prot.3378) [s.l.], 25 giugno 1946: gli allega il biglietto da lui richiesto per il commendator Castelli. Segnatura: b. 174, fasc. 311b, sottofasc. 2259b
29-prot.2964) [s.l.], 4 marzo 1947: gli riscontra di aver ricevuto il manoscritto “Libertà e servitù dello spirito”, che egli ritiene però inadatto all’opera di propaganda e formazione del mondo culturale, che si sta mettendo in atto relativamente alla Psicologia. Gli consiglia quindi di pubblicarlo in una rivista di Psicologia che contenga anche una sezione di “varietà”. Lo sollecita, infine, a stendere la relazione sull’allucinazione, che insieme a quella di Morselli, gioverà invece all’opera di propaganda suddetta. Segnatura: b. 187, fasc. 333, sottofasc. 2415
30-prot.3152) [s.l.], 10 marzo 1947: si felicita per la qualità del saggio “Le azioni attentive”. Relativamente al concorso, dichiara inoltre di non potersi esprimere, poiché dal 1 novembre p.v. andrà a riposo. Segnatura: b. 185, fasc. 329, sottofasc. 2383
31-prot.5994) [s.l.], 29 aprile 1947: lo informa che ad ottobre p.v. si terrà a Roma il Congresso di Psicologia ed i relatori saranno Marzi, Musatti e Zunini, ossia i possibili candidati al prossimo concorso. Gli chiede quindi di scegliere un tema, da sottoporre all’approvazione del prof. Ponzo. Segnatura: b. 189b, fasc. 338b, sottofasc. 2452(i)
32-prot.10875) [s.l.] 24 settembre 1947: gli riscontra di aver ricevuto il manoscritto della sua relazione, tenuta al Congresso di Losanna, cui non ha potuto partecipare per motivi di salute. Lo farà pubblicare sull'”Archivio” [“Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria”]. Segnatura: b. 185, fasc. 330, sottofasc. 2387
33-prot.242) [s.l.], 21 novembre 1947: gli comunica che manderà la sua adesione a Padova, pur non avendo ancora ricevuto alcun invito. Segnatura: b. 201, fasc. 358, sottofasc. 2572
34-prot.2102) [s.l.], 13 gennaio 1948: lo informa che la rivista “Excerpta Medica” di Amsterdam ha chiesto di pubblicare un riassunto di 30 righe in inglese dell’articolo “Le funzioni attentive nella esecuzione di un lavoro uniforme di cernita”, già edito nell'”Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria” nell’anno 1947. In allegato [s.l. e s.d., ma probabilmente 13 gennaio 1948], si trova un modulo prestampato della rivista “Excerpta Medica”, in lingua inglese, il quale fornisce indicazioni ai redattori degli abstract e richiede indicazioni relative alla collocazione bibliografica dell’articolo il cui abstract viene proposto. Segnatura: b. 195, fasc. 349, sottofasc. 2526
35-prot.4145) [s.l.], 29 marzo 1948: gli comunica di aver ricevuto l’ordine del giorno del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, dove, al primo punto, vi è il “suo” concorso di Psicologia, per il quale ritiene di aver agito “con criterio”. Segnatura: b. 198, fasc. 353, sottofasc. 2570
36-prot.6184) [s.l.], 15 giugno 1948: gli allega una lettera del prof. Metzger. Segnatura: b. 199, fasc. 354, sottofasc. 2581
37-prot.8910) [s.l.] 8 ottobre 1948: lo informa che non interverrà alla riunione cui è stato invitato, dal momento che non può mettere piede “per evidenti motivi” alla Casa della Cultura. Segnatura: b. 200, fasc. 355, sottofasc. 2596
38-prot.7785) [s.l.], 25 ottobre 1949: lo informa di essere già a conoscenza delle novità riguardanti Marzi, poiché Calò gli ha scritto per chiedergli indicazioni circa la sua sostituzione. Tra i possibili sostituti indica anche Metelli. In un post scriptum precisa che l’Università Cattolica non bandirà concorsi, preferendo valersi dei risultati di concorsi banditi da altri. Segnatura: b. 211, fasc. 372, sottofasc. 2703
39-prot.974) [s.l.], 10 dicembre 1949: si congratula con Musatti per l’organizzazione del suo Istituto e lo sollecita a tenere una relazione presso il Laboratorio [di Psicologia Sperimentale]. Segnatura: b. 220, fasc. 384, sottofasc. 2807
40-prot.2703) [s.l.] 3 aprile 1950: gli comunica che è stato approvato il concorso per Palermo, ma Musatti non potrà essere commissario in quanto ancora professore straordinario. Lo informa quindi che gli unici commissari psicologi potranno essere Ponzo e Dalla Volta, pregandolo anche di “fare propaganda”. Segnatura: b. 221, fasc. 385, sottofasc. 2819
41-prot.2921) [s.l.], 17 aprile 1950: gli allega due elenchi, inviatigli da Ponzo, relativi alle libere docenze ai concorsi, ricordandogli che i nomi segnati con crocetta sono da tenere in considerazione. Segnatura: b. 221, fasc. 385, sottofasc. 2821
42-prot.2952) [s.l.], 24 aprile 1950: lo informa che Ponzo “ha fatto una sceneggiata” perché vuole, per succedergli, il dott. Fulchignoni vincitore al concorso. Segnatura: b. 221, fasc. 385, sottofasc. 2821
43-prot.3824) [s.l.], 23 giugno 1950: riscontra la lettere ricevuta e approva. Segnatura: b. 222, fasc. 386, sottofasc. 2827
44-prot.2291) [s.l.], 6 aprile 1951: lettera indirizzata, oltre a Musatti, anche al dott. avvocato Domenico Medugno, segretario generale del Centro Prevenzione e Difesa Sociale e al prof. avvocato Mario Dondina, nella quale padre Gemelli comunica di non ritenere opportuna la presentazione da parte del Centro di una relazione al Convegno di Criminologia di Roma. Si dilunga in seguito, apportando numerose correzioni manoscritte, in una disquisizione circa i piani di integrazione secondo la teoria di Sherrington. Conclude riassumendo in 5 punti lo stato dell’arte sull’argomento. Segnatura: b. 233, fasc. 420, sottofasc. 2962
45-prot.2861) [s.l.], 15 maggio 1951: si augura abbia terminato la relazione e possa inviargliela per pubblicarla. Segnatura: b. 229, fasc. 395, sottofasc. 2904
46-prot.3104) [s.l.], 30 maggio 1951: gli comunica di aver ricevuto le due memorie, che leggerà con piacere e acclude il programma per il “Convegno dei tests mentali”. Segnatura: b. 232, fasc. 400, sottofasc. 2939
47-prot.3538) [s.l.], 28 giugno 1951: gli comunica di aver ricevuto le sue proposte circa il nuovo profilo che l’Istituto di Psicologia del Comune [di Milano] dovrebbe assumere, per diventare un laboratorio di Psicologia Applicata. Se ne parlerà con Ferrari e con l’assessore per evitare che l’Istituto “cada in mano a uno dei cosidetti clinicipsicologi”, facendo scomparire la funzione di orientamento da sempre promossa dall’Istituto stesso. Segnatura: b. 232, fasc. 400, sottofasc. 2943
48-prot.3694) [s.l.], 9 luglio 1951: gli comunica di essersi interessato dell’Istituto di Psicologia, ma di non aver ancora avuto riscontri positivi. Segnatura: b. 232, fasc. 400, sottofasc. 2944
49-prot.3820) [s.l.], 14 luglio 1951: lo informa che si incontrerà con Cattabeni, per parlare dell’Istituto di Psicologia e fare in modo che non venga assorbito dall’Istituto d’Igiene. Per “certe richieste” relative a don Zunini, lo rimanda al diretto interessato. Infine, gli comunica che pubblicherà la nota di Kanizsa. Segnatura: b. 232, fasc. 400, sottofasc. 2945
50-prot.all_4074) [s.l.] 28 luglio 1951: lo informa che il suo allievo Tersteniak sta lavorando, prima di ritornare in Jugoslavia. Gli comunica inoltre che, durante il convegno sui reattivi mentali, si è sforzato di accontentare Ponzo. Accetta infine l’invito per partecipare al convegno di novembre p.v., impegnandosi a inviargli quanto prima il titolo della sua relazione. Segnatura: b. 233, fasc. 402, sottofasc. 2963
51-prot.4074) [s.l.], 3 agosto 1951: si preoccupa che la relazione da tenere a Roma non si sovrapponga ad altri temi, quindi gli propone 3 possibili titoli: “Percezione e personalità”; “Risultati di ricerche sulle relazioni umane nelle aziende industriali”; “Risultati di ricerche sulla Psicologia della musica”. Se invece si dovesse scegliere un titolo di carattere generale, si orienterebbe su “Cervello e attività mentale”. Segnatura: b. 233, fasc. 402, sottofasc. 2963
52-prot.4302) [s.l.], 28 agosto 1951: gli riscontra di aver ricevuto la variazione di programma per il convegno. Gli anticipa che invierà a giorni le comunicazioni dei suoi collaboratori: Ancona, Iacono, Wirth, Magistretti, Cesa Bianchi e Perugia. Segnatura: b. 233, fasc. 402, sottofasc. 2964
53-prot.4498) [s.l.], 14 settembre 1951: gli riscontra di aver ricevuto il programma definitivo del convegno e se ne congratula. Si chiede, tuttavia, se 4 giorni di convegno a Roma non si riveleranno troppo onerosi per degli psicologi, categoria di professionisti che egli definisce “poveri”. Aggiunge che per le cariche [non meglio precisate] va tutto bene, purché Ponzo concordi. Conclude con un post scriptum riguardante l’Istituto di Psicologia del Comune, per il quale ha parlato con diversi assessori, i quali hanno dimostrato di avere un orecchio scarsamente sensibile alla materia. Segnatura: b. 233, fasc. 402, sottofasc. 2964
54-prot.4626) [s.l.], 22 settembre 1951: dichiara di comprendere la nomina della Berrini per l’Istituto di Psicologia del Comune, mentre si chiara perplesso per quel che riguarda la nomina del dott. Baldini. Lo prega inoltre di aggiungere alla lista delle comunicazioni per il convegno quella del dott. Fulvio Lebbolo, assistente volontario nel Laboratorio di Psicologia Sperimentale dell’Università Cattolica. Tale relazione verterà sull’esame di 50 donne nubili e 50 donne sposate, effettuato con il P.F.Test di Rosenzweig. Segnatura: b. 232, fasc. 401, sottofasc. 2951
55-prot.4722) Milano, 27 settembre 1951: gli suggerisce di firmare una lettera a quattro mani, che gli acclude, per chiedere al sindaco di mettere a concorso il posto di assistente e sbloccare in questo modo la situazione. Segnatura: b. 232, fasc. 401, sottofasc. 2952
56-prot.914) [s.l.], 12 gennaio 1952: gli suggerisce la lettura del volume di M. Venturoli e R. Zangrandi, dal titolo “Dizionario della paura”. In allegato si trova un foglietto, che riporta la segnatura completa del volume in questione. Segnatura: b. 240, fasc. 413, sottofasc. 3050
57-prot.2189) [s.l.], 23 aprile 1952: lo ringrazia per avergli fornito l’elenco di nomi per il Simposio di Clinica psicologica, lo informa che altri nominativi sono stati forniti dal dott. Brambilla, mentre sta ancora spettando quelli del prof. Gozzano. Concorda sulle osservazioni fattegli riguardo a Iacono e a Zunini. Si dichiara interessato affinché lo stesso Zunini, la Costa e Fulchignoni ricevano una buona presentazione per il futuro concorso. Conclude informandolo che nulla ancora si sa sulle libere docenze. Segnatura: b. 243, fasc. 416, sottofasc. 3082
58-prot.2329) [s.l.], 10 maggio 1952: gli comunica di aver pensato a lui come sostituto di Banissoni alla direzione dell'”Archivio di psicologia, neurologia e psichiatria” e che, in caso di assenso, metterà il suo nome già nel prossimo numero della rivista. In un post scriptum si felicita per l’interesse suscitato dalla sua relazione e gli consiglia di metterla per iscritto. Essa, infatti, potrebbe divenire l’occasione per annunciare la rinascita della rivista “Psiche”. Segnatura: b. 238, fasc. 411, sottofasc. 3032
59-prot.2423) [s.l.], 17 maggio 1952: lo informa di essere stato contattato della prof.ssa Luigia A. Stella e dal prof. Luigi Coletti, i quali hanno promesso il loro interessamento per la chiamata di Metelli, che risulta però piuttosto difficile. Segnatura: b. 241, fasc. 414, sottofasc. 3059
60-prot.2447) [s.l.], 19 maggio 1952: gli scrive il segretario di padre Gemelli, per inviargli il manoscritto riguardante il compianto prof. Banissoni. Segnatura: b. 238, fasc. 411, sottofasc. 3032
61-prot.2490) [s.l.], 21 maggio 1952: gli scrive il segretario del rettore, padre Gemelli, per inviargli alcuni fogli [non precisato]. Segnatura: b. 241, fasc. 414, sottofasc. 3060
62-prot.2496) [s.l.], 23 maggio 1952: gli ricorda la promessa di fargli avere copia del “Mosè” di Freud, promettendo di farne personalmente o di farne fare una recensione. Segnatura: b. 237, fasc. 410, sottofasc. 3023
63-prot.3882) [s.l.], 17 settembre 1952: gli chiede lumi circa il sovrapporsi di diversi convegni in primavera: uno a Siena organizzato da D’Ormea, uno in Olanda e infine uno dello stesso Musatti a Milano. Lo invita a fornirgli indicazioni in merito. In calce alla lettera compare un appunto manoscritto, con calligrafia diversa da quella di padre Gemelli, che recita testualmente: “Io il congresso di orientamento del lavoro a Siena non lo digerisco, ma Siena è città di arte”. Segnatura: b. 243, fasc. 416, sottofasc. 3076
64-prot.415) [s.l.], 4 dicembre 1952: riscontra di aver ricevuto la sua cartolina da Mosca. Dichiara di aver appreso da Kanizsa della sua volontà di incontrarsi. Lo prega infine di consegnare al più presto al cavaliere Dellacà il manoscritto della sua relazione. Segnatura: b. 248, fasc. 422, sottofasc. 3129
65-prot.943) [s.l.], 12 gennaio 1953: gli acclude la copia della lettera che, per suo desiderio, ha scritto al prof. Palma, segretario generale dell’E.N.P.I., a favore del dott. Kanizsa. Segnatura: b. 249, fasc. 423, sottofasc. 3138
66-prot.1705) [s.l.], 3 marzo 1953: gli acclude due lettere, su cui attende un suo cenno. Segnatura: b. 251, fasc. 425, sottofasc. 3154
67-prot.1792, prot.1791, prot.all_1791_1 e prot.all_1791_2) [s.l.], 10 marzo 1953: gli acclude controfirmato il testo predisposto dallo stesso Musatti, oltre alle lettere per gli altri. In allegato si trova copia di un’unica lettera, datata Milano, 9 marzo 1953 e indirizzata congiuntamente ai prof. Giuseppe Riquier, Eugenio Medea e Riccardo Bozzi, nella quale padre Gemelli e Cesare Musatti congiuntamente richiedono ai destinatari di apporre la propria firma all’unito foglio, il quale verrà poi presentato alla Federazione della Stampa. In allegato si trova, quindi, anche un testo dattiloscritto di due pagine [s.l. e s.d. ma realisticamente Milano, 9 marzo 1953], in cui i firmatari si rivolgono alle redazioni dei giornali milanesi, per offrire il loro parere professionale circa il fenomeno dei suicidi a grappolo, inevitabilmente innescati ogni volta dalla descrizione sulla stampa dei modi e dei mezzi utilizzati in un gesto suicida. I firmatari, in quanto psicologi e psichiatri, suggeriscono un accordo tra tutti i giornali cittadini, affinché venga sempre omesso di riportare tali particolari negli articoli di cronaca nera, così da evitare fenomeni di emulazione su base suggestiva. Carta intestata “Università di Milano / Istituto di Psicologia / Via Pascoli, 53 / Telefono 230 307 / direttore: prof. C.L. Musatti “. Segnatura: b. 248, fasc. 422, sottofasc. 3132
68-prot.2025) [s.l.], 28 marzo 1953: declina l’invito rivoltogli, perché la salute e le forze non lo consentono. Lo informa che si tratta di una linea di condotta che è stato costretto ad imporsi, rinunciando per questo ad andare a Parigi, invitato da Pieron, ed in Argentina, dove avrebbe dovuto presidere il primo congresso di Psicologia di quel paese. Segnatura: b. 248, fasc. 422, sottofasc. 3132
69-prot.2208) [s.l.], 16 aprile 1953: lo informa che a Roma ha avuto modo di interessarsi con il ministro per i problemi relativi al suo passaporto. Gli riscontra inoltre di aver ricevuto sia il suo manoscritto sia quello di Kanizsa, informandolo che mentre per quest’ultimo non ci sono spazi sufficienti, per il suo ci sono problemi relativi alla lunghezza ed alla presenza di numerose tavole, alcune anche colorate, che Musatti deve trovare il modo di pagarsi. Segnatura: b. 249, fasc. 423, sottofasc. 3140
70-prot.2904) [s.l.] 1 giugno 1953: gli allega una lettera di Scelba, con la quale gli viene concesso di recarsi a Parigi. Gli chiede inoltre un incontro al fine di prendere accordi per il concorso, quando Musatti avrà concluso la sua campagna elettorale. Segnatura: b. 251, fasc. 425, sottofasc. 3158
71-prot.3903) [s.l.] 1 agosto 1953: lo informa che il presidente Arangio Ruiz gli ha fatto conoscere la composizione della commissione per Psicologia: Musatti, Marzi, Dalla Volta, Ponzo e Aliotta. Si dichiara quindi tranquillo circa l’esito del concorso e lo sollecita ad aiutarlo con Zunini. Conclude invitandolo, non appena possibile, ad un incontro per organizzare insieme il Symposium di primavera. Segnatura: b. 249, fasc. 423, sottofasc. 3144
72-prot.4095) [s.l.], 14 agosto 1953: lo ringrazia dello scritto in memoria di Banissoni. Lo informa inoltre di aver ricevuto lo scritto di Kanizsa, il quale lo ha vivamente interessato. Conclude rinviando il loro colloquio per l’organizzazione del Symposium di primavera, a dopo il ritorno di Musatti a Milano. Segnatura: b. 248, fasc. 422, sottofasc. 3128