Curtoni Carmela in Ferrari

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21 lettere di Carmela Curtoni in Ferrari, segretaria dell'Istituto, a Doniselli:

1) Milano, 9 luglio 1949: Gli trasmette i dati dopo essere stata a "Vita e pensiero": per il "Trattato di Psicologia" del Dumas l'indirizzo dell'editore è Paris – F. Alcan – 108 Boulevard S. Germain. E' a conoscenza del colloquio avuto col giornalista Costa, il quale tornerà a Civate per sottoporre lo scritto al giudizio. Gli comunica che "Baldini e Castoldi" ha trasmesso un libro americano per un parere in merito ad una prefazione per l'edizione italiana. spera che il soggiorno a Civate gli abbia giovato.

2) Introbio, 12 settembre 1951: Gli comunica di aver ricevuto dalla sig. Cobelli tristi notizie inerenti l'Istituto, e spera che il suo intervento possa annullare le decisioni prese. Rientrerà all'Istituto il prossimo lunedì. Riferisce in merito all'incontro tenuto col segretario dell'Istituto Tecnico Alfa Romeo:; era stato mandato dal Direttore per ringraziare dei giovani che erano stati mandati negli anni, tanto che al termine dei corsi la ditta li sceglieva per assumerli come dipendenti. Il segretario, insegnante di laboratorio della ditta, ha inoltre mostrato interesse per i testi mentali di meccanica e per i compiti degli alunni migliori. Avrebbe riferito quanto esaminato al Direttore.

3) Milano, 9 ottobre 1951: Gli comunica del trasferimento della sig. Cobelli presso la scuola di via Jacopo Dal Verme e della richiesta di permesso alla Ripartizione per iniziare le prove d'esame. Scrive inoltre che il sig. Trezzi è andato all'Università a far firmare la ricevuta del libretto e che gli consegnerà alla prima occasione. Gli ha spedito inoltre l'estratto del Bollettino "Città di Milano" con l'articolo inerente l'Istituto. Saluta e augura buon onomastico.
Alla fine della lettera si trova un messaggio di Domenico Trezzi a Doniselli con data Milano, 9 ottobre 1951: saluta e gli augura con tutta la famiglia buon onomastico.

4) Milano, 15 novembre 1951: Gli scrive che è a conoscenza che dalla sig. Corti è stato informato in merito alle sorti dell'Istituto che spera vengano definite quanto prima. Gli comunica di continuare le prove ai singoli alunni o a gruppi e che nelle scuole andrà dopo aver ricevuto direttive. Fa sapere che il sig. Trezzi  sta traslocando in un appartamento concesso dal Comune.

5) Milano, 8 febbraio 1952: Gli comunica le novità relative all'Istituto: è giunta l'autorizzazione ad iniziare le prove psicotecniche nella scuola elementare di via Gentilino, ciò per favorire il preside Giulio Moretti della vicina Scuola Superiore Magistrale di via Tabacchi, di cui una delle materie licenziate è psicologia ed il cui desiderio era quello che le alunne seguissero il metodo ed i testi mentali del prof. Doniselli. La loro conoscenza è avvenuta durante la guerra 1915-1918 e gli comunica il suo rammarico per aver saputo non solo che ha abbandonato l'Istituto ma anche la città di Milano. Gli scrive che terrà una conferenza alle allieve della scuola ai primi di marzo per illustrare gli scopi ed i vantaggi delle prove psicotecniche, dopo aver corretto i compiti e preparato le graduatorie degli alunni della scuola elementare. Spera giungano quanto prima novità sull'Istituto e sui successori.

6) Milano, 15 febbraio 1952: Gli scrive di aver dato il suo indirizzo al dott. Pettoello, assistente di diritto penale, per un colloquio in quanto è stato informato che è l'unico scienziato che può dargli tutte le informazioni che gli interessano. Relativamente all'Istituto non ha novità da trasmettergli.

7) Milano, 24 marzo 1952: Lo ringrazia per la lettera ricevuta con i punti che doveva trattare per le allieve della scuola magistrale "G. Agnesi" durante la conferenza. Gli allega una copia della dichiarazione ricevuta dal Preside. Gli scrive del desiderio del prof. Moretti di salutarlo e dell'esito delle prove in via Gentilino; non ha trovato elementi di spicco tranne un certo Cuboni, figlio di un professore universitario di farmacologia. Lo informa che in seguito ad una richiesta fatta alla Ripartizione inizierà il lavoro anche in viale Brianza e probabilmente alla scuola media o di corso Roma o l'Ascoli. Gli evidenzia il rammarico per la situazione dell'Istituto e la speranza di poter ricostituire il gruppo di lavoro. Comunica le ultime novità ovvero l'arrivo di un medico con specializzazione in malattie nervose e mentali, non appartenente all'Ufficio Igiene né al Comune di Milano ma probabilmente trattasi dello psicotecnico della Montecatini. L'impressione è molto buona e presta la sua opera anche al Centro biopedagogico. Esprime, a suo nome, il desiderio di conoscerlo e di poterlo incontrare a Civate. La dott.ssa Malagoli dell'Ufficio Igiene l'ha incaricata di salutarlo e le ha esposto il desiderio di poterlo incontrare, in seguito alla visita all'Istituto, per avere un elenco del materiale d'officina. Lo ringrazia per la lettera 20 marzo e gli allega alcune tavole per avere la soluzione.

8) Milano, 3 giugno 1952: Gli scrive che sperava di comunicargli della visita del dott. Baldini a Civate, ma non vuole esporsi troppo in quanto la sua nomina [all'Istituto] è ancora provvisoria. Comunica che sta proseguendo le prove nelle scuole. Allega una lettera di Ottolini che col compagno Ballabio raggiungono ottimi risultati scolastici. Unisce anche alcuni testi mentali che gli stessi hanno ideato.

9) Introbio, 28 agosto 1952: Gli racconta delle giornate riposanti ad Introbio e di aver ricevuto dal sig. Trezzi una lettera tranquillizzante in merito all'Istituto. Chiede di poter avere notizie della famiglia e ricorda con nostalgia il passato trascorso all'Istituto.
Nota a fine testo nella quale gli comunica di aver visto la Luisella e di averla trovata in ottima salute.

10) Milano, 7 ottobre 1952: Gli comunica della dolorosa scomparsa del sig. Trezzi probabilmente a causa della cirrosi epatica. E' colpita dalla tristezza e solitudine per la morte del collega e per il passaggio alla scuola elementare di via Morosini in seguito al trasferimento dell'Istituto all'Ufficio d'Igiene. Attende la nomina del nuovo medico e, grazie ai consigli del dott. Battelli e del sig. Corti ha fatto da tramite tra l'Ufficio d'Igiene e la Ripartizione Educazione in attesa dei risultati relativi al cambiamento.

11) Milano, 7 novembre 1952: Lo ringrazia per le lettere ricevute e lo aggiorna sul trasferimento dell'Istituto in via Morosini n. 13, dove l'Ufficio d'Igiene possiede da un biennio un Centro biopedagogico per anormali del carattere. Venne nominato un nuovo medico, il dott. Cesa Bianchi, nipote del noto professore e gli comunica che dallo stesso nei prossimi giorni riceverà una lettera ufficiale di saluto. Gli scrive che ufficialmente l'Istituto non è ancora passato all'Ufficio Igiene e che ha ricevuto una visita dal prof. Ragazzi il quale ha giudicato il Suo lavoro insuperato. Il trasloco purtroppo è gravato tutto sulle sue spalle causandole disturbi agli occhi, pertanto si trova in cura dal prof. Busacca, in seguito alla cessazione dell'attività da parte del dott. Farina, il quale le ha diagnosticato una caroidite miopica. Gli comunica di aver portato i suoi saluti al Direttore della Scuola Morosini, prof. Gadioli dopo aver parlato dei suoi figli: spera che le iniziative a favore dei prigionieri giungano presto a felice conclusione.

12) Milano, 28 novembre 1952: Lo informa del lento miglioramento della sua salute e degli interventi di manutenzione all'Istituto. E' stato effettuato un aggiornamento della "Guida Scolastica" ma non sono state eseguite prove sugli studenti. Avrebbe bisogno di un po' di riposo per ristabilirsi, ma non vuole lasciare solo il dott. Cesa Bianchi in Istituto. Gli scrive che quanto prima passeranno a trovarlo e di aver avuto dalle colleghe un resoconto dell'entusiasmante gita a Civate.
Sul recto della lettera annotazione di risposta della moglie di Doniselli nella quale esprime piacere per la sua visita e per aver rivisto le sue colleghe. Trasmette saluti anche alla madre.

13) Milano, 15 dicembre 1952: Ringrazia per la giornata trascorsa a Civate e dell'incontro avuto anche in presenza del marito e del dott. Cesa Bianchi. Riprenderà il "foglietto delle note" e prega la moglie di prepararne un altro con ulteriori appunti. Porge auguri di liete festività.
La lettera è indirizzata anche alla moglie di Doniselli.

14) Milano, 22 gennaio 1953: Lo informa in merito ai lavori di ristrutturazione dell'Istituto. Probabilmente fino a marzo non potrà iniziare l'attività in quanto non sono ancora arrivate le bozze per l'aggiornamento della "Guida"; il dott. Cesa-Bianchi glielo comunicherà nei prossimi giorni. Lo informa della sua salute e dell'incontro con la sig. Corti e la sig. Cobelli. Gli manderà successivi aggiornamenti sull'Istituto anche per volontà del dott. Cesa-Bianchi.

15) Milano, 24 giugno 1953: Gli comunica di non essere riuscita a passare a trovarlo col dott. Cesa-Bianchi in quanto quest'ultimo sta preparando gli esami per la libera docenza. Pertanto lo informa per iscritto della sua salute che sembra migliorata, e dell'Istituto. Hanno esaminato gli alunni di V elementare di via Morosini con i suoi testi ed altri fatti stampare dal dott. Cesa-Bianchi, effettuando anche prove con apparecchi e stilando, in conclusione, un grafico riassuntivo delle prove. Infine venne compilata una cartella riassuntiva per ogni alunno. Evidenzia che per quanto i nuovi psicologi scrivano e facciano, per lei "i suoi testi, il suo metodo, la sua concezione psicologica sono la vera Scienza". Chiede di riferire alla moglie che il biglietto con le note è pronto.

16) s.l., 7 ottobre 1953: Gli trasmette auguri per il 10 ottobre. Lo informa di aver ricevuto dal Sindaco la comunicazione di proroga ancora per un anno come dipendente dell'Istituto. Il dott. Cesa-Bianchi è ormai persuaso degli ostacoli e delle difficoltà che rallentano il lavoro, facendo però tesoro comunque dei suoi consigli. Gli scrive della sua salute e dell'operazione che le ha consigliato il prof. Valerio per la quale vorrebbe una sua opinione.

17) Milano, 11 marzo 1954: Lo informa che all'Istituto sono riusciti ad avere provvisoriamente sei insegnanti – assistenti sociali col titolo di psicotecniche; il dott. Cesa-Bianchi spera che questa qualifica assuma un valore di stabilità. Prosegue comunicandogli della sua situazione lavorativa e della sua salute.

18) Milano, 21 maggio 1954: Gli scrive che spera che con l'arrivo della primavera possano passarle i dolori reumatici sofferti durante l'inverno. La sua salute purtroppo non è delle migliori in seguito all'intenso ed impegnativo lavoro. Gli comunica che il dott. Cesa-Bianchi gli scriverà nei prossimi giorni per progetti inerenti l'Istituto.

19) Milano, 24 maggio 1954: Comunica della gita ad Introbio per il 30, come fissato verbalmente a Civate. Purtroppo non sarà presente la famiglia Corti a causa degli esami di Bruno, mentre ha confermato la famiglia Cobelli-Aurelio. Attende conferma.
Nota a fine testo del marito Filippo Ferrari il quale spera accetti l'invito.
La lettera è indirizzata anche alla moglie di Doniselli.

20) Milano, 26 ottobre 1954: Gli comunica di aver eseguito una visita dal prof. Poli, su consiglio del dott. Cesa-Bianchi a causa di un'ulcera duodenale. Lo informa che all'Istituto le assistenti hanno iniziato le prove alla scuola di via Morosini ed è desiderio del dott. Cesa-Bianchi poter fare gli esami in quaranta scuole, facendo tesoro dei suoi consigli. Invierà copia dei suoi testi che stanno ristampando in grande formato e spera sempre di ricevere i suoi consigli ed il suo appoggio.

21) Milano, 22 dicembre 1954: Lo ringrazia della lettera e delle parole che le hanno infuso coraggio a perseverare nelle cure che ha intrapreso. Comunica di aver traslocato in un appartamento a "Città Studi" e dei ritmi incalzanti del lavoro in Istituto per le prove d'esame. Durante il periodo natalizio istruirà le tre nuove psicotecniche sui suoi dodici testi mentali d'intuito tecno-meccanico, in attesa della ristampa degli altri.

Estremi cronologici

9 Luglio 1949 – 22 Dicembre 1954

Consistenza

25 carte

Collocazione fascicolo

b. 1, fasc. 36
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