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1) Bologna, 25 febbraio 1957: Gli scrive, sebbene ne sarà già stato informato dal Rettore e dal prof. Giulio Cesare Pupilli, di avere il piacere, criticando il libro del Révész di restituire alla cronologia delle esperienze, citate nel testo, l'obiettività che vi fa difetto. E' convinto della chiarezza delle sue affermazioni dopo aver letto le pagine allegate alle lettere inviate al Rettore. Richiede tale materiale, affinché possa completare il giudizio critico.
2) [s.l.], 11 marzo 1957: Lo ringrazia per il dono del suo volume e dell'allegato riguardante la polemica con Révész. Gli comunica che sta studiando le pubblicazioni inerenti alla questione e spera di poterne recensire tra una ventina di giorni, per poi trasmettergli la recensione per le opportune integrazioni.
3) [s.l.], 27 aprile 1957: Gli scrive di aver letto i suoi scritti e il testo del Révész "Psicologia della musica", esprimendo solo un semplice giudizio che gli trasmette. Non ha potuto esprimere un giudizio di valore in quanto non competente: si è occupato della percezione ma solo dal punto di vista della Gestalt e quindi gli mancano gli strumenti per esprimere considerazioni assolutistiche. Gli invia pertanto lo scritto in modo che possa effettuare le eventuali correzioni.
Allegate 2 copie dattiloscritte, con alcune annotazioni manoscritte, e 3 copie a stampa della recensione a firma di Renzo Canestrari di G. Révész, "Psicologia della musica", Firenze, Editrice universitaria, 1954.
4) [s.l.], 24 aprile 1958: Lo ringrazia in ritardo, essendo stato fuori Bologna, per la lettera che ha ricevuto. Esprime unitamente al prof. Giulio Cesare Pupilli auguri di buon lavoro.
Carta intestata: "Dall'Istituto di Fisiologia umana / dell'Università di Bologna / Piazza S. Donato, 2".
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4 lettere di Renzo Canestrari, fondatore dell'Istituto di Psicologia dell'Università degli studi di Bologna, a Doniselli:1) Bologna, 25 febbraio 1957: Gli scrive, sebbene ne sarà già stato informato dal Rettore e dal prof. Giulio Cesare Pupilli, di avere il piacere, criticando il libro del Révész di restituire alla cronologia delle esperienze, citate nel testo, l'obiettività che vi fa difetto. E' convinto della chiarezza delle sue affermazioni dopo aver letto le pagine allegate alle lettere inviate al Rettore. Richiede tale materiale, affinché possa completare il giudizio critico.
2) [s.l.], 11 marzo 1957: Lo ringrazia per il dono del suo volume e dell'allegato riguardante la polemica con Révész. Gli comunica che sta studiando le pubblicazioni inerenti alla questione e spera di poterne recensire tra una ventina di giorni, per poi trasmettergli la recensione per le opportune integrazioni.
3) [s.l.], 27 aprile 1957: Gli scrive di aver letto i suoi scritti e il testo del Révész "Psicologia della musica", esprimendo solo un semplice giudizio che gli trasmette. Non ha potuto esprimere un giudizio di valore in quanto non competente: si è occupato della percezione ma solo dal punto di vista della Gestalt e quindi gli mancano gli strumenti per esprimere considerazioni assolutistiche. Gli invia pertanto lo scritto in modo che possa effettuare le eventuali correzioni.
Allegate 2 copie dattiloscritte, con alcune annotazioni manoscritte, e 3 copie a stampa della recensione a firma di Renzo Canestrari di G. Révész, "Psicologia della musica", Firenze, Editrice universitaria, 1954.
4) [s.l.], 24 aprile 1958: Lo ringrazia in ritardo, essendo stato fuori Bologna, per la lettera che ha ricevuto. Esprime unitamente al prof. Giulio Cesare Pupilli auguri di buon lavoro.
Carta intestata: "Dall'Istituto di Fisiologia umana / dell'Università di Bologna / Piazza S. Donato, 2".