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38 minute di lettere di padre Gemelli allo psicologo e psichiatra Sante De Sanctis (1862-1935):1-prot.750) [s.l.] 28 ottobre 1927: scrive al “Chiarissimo professore” per comunicargli che a breve inizierà il corso della “Scuola di preparazione del personale insegnante ed assistente degli anormali psichici”, cui porteranno il contributo delle loro competenze, oltre a Necchi, padre Galli, don Restelli, Medea, Albertini, Doniselli e Corberi. Gli invia inoltre lo statuto della scuola e concorda con lui le modalità del discorso inaugurale, per l’inizio dei corsi, che De Sanctis terrà in Università Cattolica. Gli ricorda, infine, che non potrà partecipare al Congresso di Psicologia, a causa delle riunioni che lo impegneranno presso il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 170
2port.843) [s.l.] 5 novembre 1927: rispondendo alle sue esplicite richieste, lo informa che alla sua conferenza, dietro suggerimento di Medea, saranno tutti presenti, così da fargli “corona”. Gli consiglia inoltre di scegliere un tema di “carattere tecnico”, visto l’uditorio composto esclusivamente di medici, psicologi e maestri, oltre alle consuete autorità civili e militari.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 170
3-prot.1008) [s.l.] 15 novembre 1927: gli comunica che, durante il suo soggiorno a Roma per le adunanze del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, non è riuscito a fargli visita. Lo prega, inoltre, di indicargli il titolo della sua prolusione al corso dei maestri.
Segnatura: b. 20, fasc. 13, sottofasc. 121
4-prot.1191) [s.l.] 25 novembre 1927: gli chiede di confermare la sua presenza per la prolusione, in modo da poter organizzare il soggiorno, confermandogli che l’onorario sarà di lire 500, oltre al rimborso spese.
Segnatura: b. 24, fasc. 21, sottofasc. 198
5-prot.1212) [s.l.] 28 novembre 1927: gli comunica la morte di Benussi e la necessità di muoversi con tempestività, affinché il posto di ruolo rimanga ancora attribuito alla Psicologia applicata. Per questo è necessario intervenire su Bodrero a Roma e su Triolo e Marchesini a Padova, suggerendo per l’eventuale successione i nomi di Ponzo, Bonaventura, Gatti e lo stesso Ferrari. Insiste sul fatto che perdere questo posto di ruolo significherebbe, in futuro, subire un pesante ridimensionamento della disciplina. Conclude dicendo che ne scriverà a Kiesow, Colucci e Ferrari, oltre ad attivarsi personalmente con il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
Segnatura: b. 24, fasc. 21, sottofasc. 198
6-prot.1345) [s.l.] 5 dicembre 1927: su incarico del rettore, il segretario gli invia un ritaglio tratto dal quotidiano “Corriere della Sera”, dove viene pubblicato un sunto della sua conferenza.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 171
7-prot.1446) [s.l.] 14 dicembre 1927: lo ringrazia per il suo interessamento circa la cattedra di Padova e gli suggerisce la seguente strategia di ulteriore sensibilizzazione: chiarire al dubbioso Marchesini le doti scientifiche di Ponzo, premere sul ministero per la riconferma di una cattedra di Psicologia a Padova e attivare un intervento diretto della Società di Psicologia, di cui De Sanctis è presidente.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 172
8-prot.1718) [s.l.] 23 dicembre 1927: lo prega di inviargli copia del suo saggio “Delirio lucido”, cui Gemelli è molto interessato dopo aver letto il saggio di De Sanctis sull’alienazione mentale, pubblicato nella rivista “La scuola positiva”. Promette di spedirgli, a sua volta, alcune pubblicazioni dell’Università Cattolica.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 172
9-prot.1902) [s.l.] 5 gennaio 1928: lo tranquillizza circa la tavola dimenticata a Milano durante la conferenza; Necchi l’ha passata al dott. Albertini, che la pubblicherà insieme al testo dell’intervento sul giornale “Infanzia”. Gli comunica inoltre che l’on. Bodrero, da lui sensibilizzato, si attiverà per la cattedra padovana. Gli consiglia, infine, di chiamare a raccolta tutti gli psicologi italiani, per presenziare alla sua commemorazione a Padova, in onore di Benussi.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 173
10-prot.2008) [s.l.] 11 gennaio 1928: gli riscontra di aver ricevuto il memoriale, in cui difende la necessità di mantenere la cattedra di Psicologia sperimentale presso l’Università di Padova. In allegato, oltre al biglietto da visita di De Sanctis, si trova un documento di 5 pagine dal titolo “Memoriale per sua eccellenza il ministro della Pubblica Istruzione”, firmato dallo stesso De Sanctis e datato Roma, gennaio 1928.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 173
11-prot.2234) [s.l.] 26 gennaio 1928: gli allega uno scritto, che riassume tutti i lavori sulla percezione prodotti dagli studiosi della sua università, chiedendogli una valutazione critica. Gli conferma, inoltre, di aver incontrato Bodrero, il quale rimane incerto sulle scelte da fare a Padova. Conclude informandolo che non gli consta vi siano altri italiani, oltre a Ferrari e Bonaventura, che si siano occupati di fenomeni temporali.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 174
12-prot.3037) [s.l.] 10 febbraio 1928: gli comunica che a giorni Bodrero sarà a Milano e lui intende parlargli della cattedra di Padova, così come già fatto con Volpi [ministro]. Lo informa, inoltre, che gli accenni al riguardo fatti a Kiesow e Ponzo non hanno sortito riscontri positivi. Ribadisce, infine, che non ne scriverà a Marchesini, a causa dei giudizi offensivi espressi da quest’ultimo con i colleghi padovani, a riguardo di Gemelli, accusato di essere mosso da “ragioni non confessabili”. Lo stesso Gemelli sostiene, comunque, di mantene buoni rapporti con altri colleghi della facoltà padovana. Mentre si dichiara scettico circa la riuscita dell’operazione, conclude pregandolo di comunicargli la data della commemorazione di Benussi, a cui gradirebbe partecipare.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 175
13-prot.3167) [s.l.] 15 febbraio 1927: gli restituisce la lettera di C. [probabilmente Colucci], ricordandogli che le sue delucidazioni fornitegli sull’autonomia della facoltà nell’organizzazione dell’ordinamento didattico non sono state da lui recepite. Per tale motivo, il convegno che lo stesso Colucci propone risulta quanto meno inutile. In allegato, la minuta della lettera su carta intesta “Apostolico Istituto del S. Cuore / Castelnuovo Fogliani (Piacenza)”.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 175
14-prot.3259) [s.l.] 20 febbraio 1928: gli ricorda che Colucci è tornato a scrivergli, insistendo nel proporre un incontro tra loro tre a Roma, al fine di discutere circa l’insegnamento della Psicologia e della Psichiatria. Dopo inutili tentativi di chiarirgli le idee per lettera, ha infine optato per un incontro, da tenersi a Roma alla fine del mese.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 176
15-prot.3630) [s.l.] 6 marzo 1928: gli comunica che non potrà essere a Padova per la commemorazione di Benussi, perché lo attendono impegni romani. Gli ricorda il suo impegno per la cattedra padovana, senza però che questo abbia sortito grandi entusiasmi, vista la riprovazione di Kiesow e Ponzo. Lo informa, inoltre, del fatto che il ministro Volpi ha optato per una politica di rigore finanziario, bandendo solo poche cattedre, di materie fondamentali, quindi senza speranza alcuna di un bando per Psicoloiga a Padova. In allegato, un documento di una pagina, in lingua tedesca, senza titolo, senza firma e senza data.
Segnatura: b. 23, fasc. 19, sottofasc. 177
16-prot.4278) [s.l.] 16 aprile 1928: lo aggiorna sull’agenda dei prossimi congressi: quello internazionale di Psicologia applicata, sotto l’egida dell’Istituto Internazionale di Cooperazione Intellettuale della Società delle Nazioni, da tenersi a Parigi nell’ottobre 1928 e di cui è segretario Paul Masson Oursel; il IX Congresso Internazionale di Psicologia, che si terrà alla Yale University in settembre/ottobre 1929 (segue identificazione di presidente, vicepresidente segretario); infine la V Conferenza Internazionale di Psicotecnica, che si terrà a Utrecht dal 10 al 14 settembre 1928. A tale proposito, uno dei temi centrali sarà relativo alla educabilità del temperamento e del carattere, argomento di cui si sta già accupando da tempo. Conclude informandolo che non sono previsti aiuti finanziari, ma che se si vuole fare bella figura bisognerà organizzare una “spedizione collettiva”.
Segnatura: b. 23, fasc. 20, sottofasc. 180
17-prot.4815) [s.l.] 12 maggio 1928: gli comunica che, in collaborazione con Necchi e con don Stoppani, direttore dell’Istituto per ciechi, stanno studiando la possibilità di aprire una sezione dell’istituto riservata ai ciechi “anormali”, da intitolare a Vitalis. Conclude chiarendogli lo stadio ancora embrionale del progetto e chiedendogli notizie su una buona casa di salute per “morfimani”, che sia situata da Roma in giù.
Segnatura: b. 23, fasc. 20, sottofasc. 182
18-prot.4907) [s.l.] 19 maggio 1928: gli comunica che in settembre terrà una relazione al Congresso della Società per il Progresso delle Scienze, sulle applicazioni della Psicologia all’industria. Al riguardo, gli suggerisce la possibilità di unificare tale congresso con il loro congresso annuale di Psicologia, dal momento che la partecipazione di molti studiosi di diverse discipline potrebbe tutelarli da un successo “disastroso” come quello ottenuto invece a Bologna.
Segnatura: b. 23, fasc. 20, sottofasc. 183
19-prot.5488) [s.l.] 2 luglio 1928: lo sollecita a concludere l’elaborazione del suo volume e gli spedisce alcuni, saggi precedentemente richiesti (in calce si trova l’elenco). Accompagna inoltre la spedizione di un estratto da una rivista francese, inerente i suoi studi relativi al problema della forma, richiesti da De Sanctis per preparare la commemorazione di Benussi.
Segnatura: b. 23, fasc. 20, sottofasc. 186
20-prot.5605) [s.l.] 6 luglio 1928: gli sollecita l’invio del terzo volume dei suoi studi.
Segnatura: b. 23, fasc. 20, sottofasc. 186
21-prot.7129) [s.l.] 31 ottobre 1928: lo informa che insegnanti del corso per gli “anormali” (Gemelli, Medea, Corberi, Necchi, Albertini, Restelli, Galli e Doniselli) hanno formulato il programma del prossimo anno e gli rinnovano l’invito a tenere la lezione inaugurale, ipotizzando la data del 25 novembre p.v.
Segnatura: b. 22, fasc. 18, sottofasc. 168
22-prot.130) [s.l.] 6 novembre 1928: lo ringrazia di aver accettato l’invito e concorda sulla data del 2 dicembre p.v., mentre resta in attesa del titolo della sua relazione.
Segnatura: b. 33, fasc. 38, sottofasc. 355
23-prot.223) [s.l.] 12 novembre 1928: gli riscontra e approva la data della lezione inaugurale.
Segnatura: b. 33, fasc. 38, sottofasc. 355
24-prot.1020) [s.l.] 28 dicembre 1928: gli comunica che padre Galli gli ha recapitato una sua lettera e lo ringrazia per la risoluzione del caso Cimatti.
Segnatura: b. 33, fasc. 38, sottofasc. 361
25-prot.1877) [s.l.] 16 febbraio 1929: gli spedisce, dietro consiglio della Direzione Generale dell’Istruzione Superiore, una pubblicazione ancora in bozze, da aggiungere al pacco che la stessa Direzione presenterà alla commissione [stabilizzazione della posizione di padre Gemelli da professore instabile a professore stabile]. Contestualmente gli ricorda che, in quel saggio, ha riassunto un più vasto lavoro in pubblicazione su una rivista francese.
Segnatura: b. 34, fasc. 39, sottofasc. 365
26-prot.2622) [s.l.] 27 marzo 1929: gli ricorda che dal 30 settembre al 2 ottobre p.v. si svolgerà il Congresso Italiano di Genetica ed Eugenetica, consigliandogli di non sovrapporvi il loro congresso di Psicologia.
Segnatura: b. 34, fasc. 39, sottofasc. 369
27-prot.6002) [s.l.] 11 giugno 1929: gli spedisce copia di una circolare degli psicologi tedeschi, facendogli notare come in essa sia scomparso il termine “sperimentale”, dimostrando quindi di avere le stesse difficoltà dei colleghi italiani.
Segnatura: b. 34, fasc. 40, sottofasc. 377
28-prot.6265) [s.l.] 24 giugno 1929: gli riscontra l’arrivo del suo manuale e si dilunga in alcune critiche, riguardo alla dottrina dell’energia, posta a fondamento dell’intera trattazione e che Gemelli giudica una “cattiva filosofia”. Propone di discuterne sulla sua “Rivista di filosofia neoscolastica”, così da chiarire la “causa vera dell’inimicizia [dei filosofi] per la Psicologia”.
Segnatura: b. 34, fasc. 40, sottofasc. 379
29-prot.6436) [s.l.] 3 luglio 1929: rispondendo alla piccata lettera di De Sanctis, gli rinnova l’apprezzamento per il suo volume, senza però risparmiargli altre critiche. Nello specifico: A) Ogni scienza, ed in particolare la Psicologia, necessita di un fondamento filosofico. B) Per evitare la filosofia nelle scienze psicologiche, è necessario limitarsi alla Psicofisiologia o alla Fenomenologia. Prosegue complimentandosi per le riflessioni sui valori religiosi e morali contenute nel volume, le quali smentiscono il suo precedente convincimento a favore di uno stretto positivismo di De Sanctis. Conclude rinviando entrambi alla comune matrice della Psicologia sperimentale, scientificamente valida, ma al contempo aperta alla dimensione psichica delle funzioni superiori.
Segnatura: b. 34, fasc. 40, sottofasc. 380
30-prot.385) [s.l.] 22 novembre 1932XI: gli comunica che prenderebbe in seria considerazione la segnalazione fattagli per il figlio, che già stima professionalmente, tuttavia i tempi per la realizzazione della facoltà di Medicina non sono ancora maturi. Conclude ricordandogli che Bonaventura sta espletando le pratiche per l’incarico a Bologna.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 636
31-prot.1218) [s.l.] 27 dicembre 1932: gli allega una lettera del sen. Grosoli, persona degna di stima, chiedendogli consigli su come rispondere.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 640
32-prot.1253) [s.l.] 27 dicembre 1932XI: gli allega una lettera ricevuta da Musatti e la sua risposta alla stessa. Gli anticipa inoltre la sua sensazione che, ancora una volta, il progetto non avrà seguito, perché gli stessi psicologi sono responsabili della “triste situazione” in cui versa la disciplina.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 640
33-prot.1417) [s.l.] 4 gennaio 1933: gli comunica di ritenere equa l’ultima proposta di Musatti ed insiste sulla necessità di contribuire finanziariamente alla pubblicazione dell'”Archivio” [italiano di psicologia], affinché diventi espressione dell’attività collettiva degli psicologi italiani. Riferisce il suo dolore per l’atteggiamento di Kiesow, ma ribadisce la necessità di pensare all’indirizzo della rivista, su cui entrambi concordano, comprese le valutazioni sulla filosofia, la religione e l’esistenza dell’anima.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 641
34-prot.1541) [s.l.] 11 gennaio 1933: dopo la sua recente visita a Torino, gli comunica gli ultimi aggiornamenti sulla questione dell'”Archivio”: Kiesow è preoccupato che la rivista finisca nelle mani di Gemelli ed attua ritorsioni su Ponzo; la priorità è riuscire a pubblicare una rivista dal taglio nuovo, diverso da quello del suo fondatore Kiesow; se ciò non fosse possibile, meglio sarebbe aspettare che Kiesow “vada in Paradiso” o che la rivista “muoia” e sia rifondata; oltre alla questione finanziaria, a preoccupare veramente è l’atteggiamento di Kiesow, che vuole assolutamente rimanere direttore, scegliere i saggi da pubblicare e mantenere la disciplina ai “tempi del Monti”; Gemelli resta scettico sul buon esito dell’impresa e sul fatto che l'”Archivio” possa essere un luogo di libertà scientifica per tutti gli psicologi italiani.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 642
35-prot.1718) [s.l.] 18 gennaio 1933: dopo avergli assicurato di pregare per la sua guarigione, gli allega una lettera di Kiesow, che riapre la diatriba sull'”Archivio”, in cui si accampano “dissidi e scissioni” a suo avviso inesistenti. Ne conclude, quindi, che il progetto deve momentaneamente essere accantonato.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 643
36-prot.1773) [s.l.] 20 gennaio 1933: gli allega le lettere ricevute da Kiesow e Musatti, alle quali ha risposto aderendo alla nuova organizzazione, a suo avviso non adeguata. Conclude comunicandogli che il Ministero dell’Educazione Nazionale ha tagliato 40 posti di ruolo, uno dei quali proprio nella facoltà di Lettere di Padova, mandando così “a spasso per sempre” la Psicologia in quella università.
Segnatura: b. 48, fasc. 67, sottofasc. 643
37-prot.2698) [s.l.] 1 marzo 1933: gli comunica che la “Rivista di diritto penale” gli ha chiesto un contributo sulla criminalità per tendenza e gli chiede di spedirgli il suo saggio, recentemente pubblicato su questo tema.
Segnatura: b. 48, fasc. 68, sottofasc. 648
38-prot.3669) [s.l.] 15 aprile 1933: gli chiede notizie sul Congresso Internazionale delle Leghe per l’Igiene, che De Sanctis presiederà.
Segnatura: b. 46, fasc. 64, sottofasc. 613