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1) Riccione, 25 luglio 1925: lo avvisa che aumenterà lo “spillatico giornaliero” a 10 lire; si lamenta per i danni a porte e finestre di cui la signora Ugolini non ha voluto dare spiegazioni; osserva che nei referti medici del prof. Della Vida non dovrebbero esservi cancellature e che comunque ne emerge la necessità della cura, quindi il matrimonio è da ritenersi “sospeso sin dopo la visita di controllo”. È presente la busta, indirizzata all’Hotel Pensione Isotta, viale Vespucci, Rimini.
2) Bologna, 17 settembre 1925: comunica che la signora T. Guidotti è invitata a lasciare Salsomaggiore per Genova sabato 19, mentre Franceschini dovrà recarsi a Bologna per fare l’esame del sangue. Specifica che uguale ordine è stato diramato al prof. Ferrari e al dr. Arrigo Malaguti. E’ presente la busta, indirizzata alla Villa Speranza di Salsomaggiore.
3) Bologna, 29 settembre 1925: comunica che “Sua Eccellenza” gli dà appuntamento per l’indomani mattina e che avrà ulteriori istruzioni dal prof. Ferrari. È presente la busta, indirizzata all’Albergo Baglioni di Bologna.
4) Bologna, 28 dicembre 1925: lo rimprovera scherzosamente per il suo aspetto poco consono a chi debba recarsi a Genova e per non averlo salutato come si conveniva. Parla della contessa di Bucciano e della signorina Nerina; esorta l’amico a fare acquisti oculati e a sottoporgli i conti. La lettera è indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
5) Bologna, 22 maggio 1926: gli concede di recarsi a Viareggio e di avere un secondo matrimonio di prova a Genova. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
6) [Bologna], 13 novembre 1926: lo convoca a Bologna in gennaio per la riunione di famiglia, a cui parteciperà anche la signorina N. Ugolini per giustificare i conti di Viareggio e per discutere della “vexata questio” del matrimonio. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
7) Bologna, 9 giugno 1927: avvisa che dopo cinque mesi di vacanza riprende le sue funzioni di “Presidente dei presidenti nei confronti dei pupilli”, tra i quali Franceschini e che intende rivedere tutto ciò che lo riguarda, compresa l’opera dei due membri principali del consiglio di famiglia, prof. Ferrari e barone Manfredi. Convoca quindi il consiglio a Roma il 12 luglio. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
8) [Bologna], 27 giugno 1927: minaccia di sospendere lo “spillatico” se continuerà a chiedere delle modificazioni agli ordini. Per questa volta gli concede tuttavia di partire per Viareggio senza la signorina Albertina Guidotti; di recarsi poi con lei a Genova e di sottoporsi infine al giudizio del “Presidente dei presidenti” che valuterà l’opportunità o meno del matrimonio in base alle condizioni igienicosanitarie dei fidanzati. Dice questo perché ha sentito che il “pupillo” si comporta “come un mandrillo” rispetto ad altre donne, prima fra tutte la signora Paola Bordoni. È presente la busta, indirizzata in viale Regina Margherita 214, Roma.
9) [Bologna], postnatale di Roma [22 aprile] 1928: lo rimprovera per il suo comportamento poco rispettoso delle regole e poiché ha deciso di consentirgli il matrimonio con la signorina Albertina (Tina) Guidotti a metà dicembre, lo esorta a comportarsi bene onde non fargli cambiare idea. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
10) Bologna, 20 settembre 1930: biglietto con calligrafia quasi illeggibile sul testamento che Franceschini gli ha consegnato. E’ presente la busta, indirizzata presso la signora Guidotti Tina, piazza Palermo 3, int. G, Genova.
NOTE:
Carta intestata: “Il Presidente dei / presidenti”.
Biglietto intestato: “Ospedale provinciale “F. Roncati” / Direzione”.
Contenuto
10 lettere e cartoline goliardiche del “Presidente dei presidenti” (Ferrari) ad Antonio Franceschini, fratello della baronessa Maria Franceschini Manfredi De Blasiis:1) Riccione, 25 luglio 1925: lo avvisa che aumenterà lo “spillatico giornaliero” a 10 lire; si lamenta per i danni a porte e finestre di cui la signora Ugolini non ha voluto dare spiegazioni; osserva che nei referti medici del prof. Della Vida non dovrebbero esservi cancellature e che comunque ne emerge la necessità della cura, quindi il matrimonio è da ritenersi “sospeso sin dopo la visita di controllo”. È presente la busta, indirizzata all’Hotel Pensione Isotta, viale Vespucci, Rimini.
2) Bologna, 17 settembre 1925: comunica che la signora T. Guidotti è invitata a lasciare Salsomaggiore per Genova sabato 19, mentre Franceschini dovrà recarsi a Bologna per fare l’esame del sangue. Specifica che uguale ordine è stato diramato al prof. Ferrari e al dr. Arrigo Malaguti. E’ presente la busta, indirizzata alla Villa Speranza di Salsomaggiore.
3) Bologna, 29 settembre 1925: comunica che “Sua Eccellenza” gli dà appuntamento per l’indomani mattina e che avrà ulteriori istruzioni dal prof. Ferrari. È presente la busta, indirizzata all’Albergo Baglioni di Bologna.
4) Bologna, 28 dicembre 1925: lo rimprovera scherzosamente per il suo aspetto poco consono a chi debba recarsi a Genova e per non averlo salutato come si conveniva. Parla della contessa di Bucciano e della signorina Nerina; esorta l’amico a fare acquisti oculati e a sottoporgli i conti. La lettera è indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
5) Bologna, 22 maggio 1926: gli concede di recarsi a Viareggio e di avere un secondo matrimonio di prova a Genova. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
6) [Bologna], 13 novembre 1926: lo convoca a Bologna in gennaio per la riunione di famiglia, a cui parteciperà anche la signorina N. Ugolini per giustificare i conti di Viareggio e per discutere della “vexata questio” del matrimonio. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
7) Bologna, 9 giugno 1927: avvisa che dopo cinque mesi di vacanza riprende le sue funzioni di “Presidente dei presidenti nei confronti dei pupilli”, tra i quali Franceschini e che intende rivedere tutto ciò che lo riguarda, compresa l’opera dei due membri principali del consiglio di famiglia, prof. Ferrari e barone Manfredi. Convoca quindi il consiglio a Roma il 12 luglio. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
8) [Bologna], 27 giugno 1927: minaccia di sospendere lo “spillatico” se continuerà a chiedere delle modificazioni agli ordini. Per questa volta gli concede tuttavia di partire per Viareggio senza la signorina Albertina Guidotti; di recarsi poi con lei a Genova e di sottoporsi infine al giudizio del “Presidente dei presidenti” che valuterà l’opportunità o meno del matrimonio in base alle condizioni igienicosanitarie dei fidanzati. Dice questo perché ha sentito che il “pupillo” si comporta “come un mandrillo” rispetto ad altre donne, prima fra tutte la signora Paola Bordoni. È presente la busta, indirizzata in viale Regina Margherita 214, Roma.
9) [Bologna], postnatale di Roma [22 aprile] 1928: lo rimprovera per il suo comportamento poco rispettoso delle regole e poiché ha deciso di consentirgli il matrimonio con la signorina Albertina (Tina) Guidotti a metà dicembre, lo esorta a comportarsi bene onde non fargli cambiare idea. È presente la busta, indirizzata in viale della Regina 214, Roma.
10) Bologna, 20 settembre 1930: biglietto con calligrafia quasi illeggibile sul testamento che Franceschini gli ha consegnato. E’ presente la busta, indirizzata presso la signora Guidotti Tina, piazza Palermo 3, int. G, Genova.
NOTE:
Carta intestata: “Il Presidente dei / presidenti”.
Biglietto intestato: “Ospedale provinciale “F. Roncati” / Direzione”.