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1) Torino, Via Po 18, 29 giugno 1914: annuncia l'invio di un manoscritto con raccomandata e spera di potergli scrivere ancora l'indomani mattina da Milano. Cartolina illustrata di "Torino Pinacoteca Ritratto di Desiderio Erasmo / (Holbein Giovanni)".
2) Torino, 6 aprile 1920: gli restituisce il "foglietto verde incriminato" e lo avvisa di aver chiesto a [Agostino] Gemelli di astenersi da tali forme di réclame per l'Archivio. Dice di non afferrare bene la questione dell'editore e invita Ferrari a riflettere sull'opportunità di desistere dall'attacco. Gli assicura comunque la propria collaborazione alla "Rivista di psicologia". Lo ringrazia per le sue manifestazioni di amicizia.
3) [Torino, 21 gennaio 1921]: cartolina di auguri, illustrata con l'immagine del quadro di "R. Valori: Intimità".
4) Torino, Via Po 18, 15 marzo 1921: lo ringrazia per le manifestazioni di amicizia e di stima; gli dà indicazioni su dove trovare e come applicare la gomma agli pneumografi di Lehmann, reperibile in qualunque negozio di biciclette senza dover chiedere a Corino. Rassicura Ferrari che, nel caso glieli richieda, gli manderà gli ordini del giorno votati al Convegno di Genova. Quanto al "punto più scabroso…" preferirebbe parlare con lui di persona, ma gli consiglia comunque di non piegarsi ad alcuna dichiarazione e di lasciar correre. Lo invita a concentrare ogni sforzo sulla rivista, alla quale deve dare carattere veramente scientifico, smettendo di mantenerla "una palestra di vagolamento foto scultura nella quale i lavori buoni […] si perdono di vista come oasi nel Sahara". Dice di conoscere le sue difficoltà, soprattutto sapendo come si lavora nel campo psicologico in America e in Inghilterra. [In testa alla lettera: "Riservata personale"].
5) Torino, 2 ottobre 1928: lo ringrazia commosso per il suo pensiero, memore del sacrificio del fratello a Rodi. Cartolina illustrata della "R. Università di Torino Interno".
6) [New Haven, 8 settembre 1929]: lo ricorda con simpatia insieme ad altri congressisti. Cartolina illustrata di "Harkness Memorial Quadrangle, Yale University, New Haven, Conn".
7) Torino, Via Po 18, 23 febbraio 1930: invia una copia della relazione per il figlio di Ferrari. Fornisce a Ferrari consigli e indicazioni sugli alberghi, le persone e i luoghi da visitare durante il prossimo viaggio in America, in particolare a New York; lo mette in guardia tuttavia dal farsi imbrogliare, allo sbarco a New York, "dal primo fascista" che incontra. Dice di aderire alla sua proposta di un fascicolo per [Sante] De Sanctis e spera di avere il tempo per scrivere qualcosa.
8) [Torino, 22 dicembre 1930]: cartolina di auguri illustrata di "Androsace Chamaejasme".
9) Torino, 20 novembre 1931: lo ringrazia per le congratulazioni e sostiene che l'atteggiamento di Ferrari abbia facilitato il buon esito del concorso. Gli rinnova l'invito a modificare gli stampati che gli ha mandato per i "Psychological Abstracts" e pensa che potrebbe essergli utile se si trasferisse a Roma, dove la dotazione non è grande, per procacciare all'Istituto un certo numero di giornali proprio grazie ai "Psychological Abstracts" e agli scambi con la "Rivista di psicologia"; gli sembra tuttavia che la suddivisione per regioni non sia priva di inconvenienti. Afferma di non sapere nulla del Congresso di Copenaghen.
10) Roma, 10 febbraio 1932: gli dà indicazioni sulla compilazione della cartolina degli "Abstracts" con i loro nomi affiancati e si accorda con lui circa la suddivisione dei libri e delle riviste da recensire. Comunica di aver lasciato a Torino, per il servizio recensioni, i dottori Auggal e D'Agostino, ma ciò non impedisce a Ferrari di affidare al dr. Emma altre recensioni come quelle della "Rivista speciale di frenopatia" e della "Rivista di patologia nervosa e mentale".
11) Roma, 9 agosto 1932: lo ringrazia per la disponibilità a rappresentare la "Rivista di psicologia" al Congresso. E' dispiaciuto per non aver potuto incontrare Ferrari durante le sue visite a Roma e gli conferma che l'Istituto non ha ancora un telefono. Commenta l'umor nero di Ferrari e lo incita ad andare in Svezia, anche se il medico gli ha trovato la pressione un po' alta.
NOTE
Carta intestata: "Dott. Mario Ponzo / Medico Chirurgo / Torino / Corso Wilson n. 2"; "R. Università di Roma / Istituto / di / Psicologia sperimentale / Via dell'Università, 11A"; "Prof. Mario Ponzo / Roma (134) / Via Arno, 88 Tel. 864314".
Contenuto
11 lettere e cartoline dello psicologo Mario Ponzo (1882-1960) a Ferrari:1) Torino, Via Po 18, 29 giugno 1914: annuncia l'invio di un manoscritto con raccomandata e spera di potergli scrivere ancora l'indomani mattina da Milano. Cartolina illustrata di "Torino Pinacoteca Ritratto di Desiderio Erasmo / (Holbein Giovanni)".
2) Torino, 6 aprile 1920: gli restituisce il "foglietto verde incriminato" e lo avvisa di aver chiesto a [Agostino] Gemelli di astenersi da tali forme di réclame per l'Archivio. Dice di non afferrare bene la questione dell'editore e invita Ferrari a riflettere sull'opportunità di desistere dall'attacco. Gli assicura comunque la propria collaborazione alla "Rivista di psicologia". Lo ringrazia per le sue manifestazioni di amicizia.
3) [Torino, 21 gennaio 1921]: cartolina di auguri, illustrata con l'immagine del quadro di "R. Valori: Intimità".
4) Torino, Via Po 18, 15 marzo 1921: lo ringrazia per le manifestazioni di amicizia e di stima; gli dà indicazioni su dove trovare e come applicare la gomma agli pneumografi di Lehmann, reperibile in qualunque negozio di biciclette senza dover chiedere a Corino. Rassicura Ferrari che, nel caso glieli richieda, gli manderà gli ordini del giorno votati al Convegno di Genova. Quanto al "punto più scabroso…" preferirebbe parlare con lui di persona, ma gli consiglia comunque di non piegarsi ad alcuna dichiarazione e di lasciar correre. Lo invita a concentrare ogni sforzo sulla rivista, alla quale deve dare carattere veramente scientifico, smettendo di mantenerla "una palestra di vagolamento foto scultura nella quale i lavori buoni […] si perdono di vista come oasi nel Sahara". Dice di conoscere le sue difficoltà, soprattutto sapendo come si lavora nel campo psicologico in America e in Inghilterra. [In testa alla lettera: "Riservata personale"].
5) Torino, 2 ottobre 1928: lo ringrazia commosso per il suo pensiero, memore del sacrificio del fratello a Rodi. Cartolina illustrata della "R. Università di Torino Interno".
6) [New Haven, 8 settembre 1929]: lo ricorda con simpatia insieme ad altri congressisti. Cartolina illustrata di "Harkness Memorial Quadrangle, Yale University, New Haven, Conn".
7) Torino, Via Po 18, 23 febbraio 1930: invia una copia della relazione per il figlio di Ferrari. Fornisce a Ferrari consigli e indicazioni sugli alberghi, le persone e i luoghi da visitare durante il prossimo viaggio in America, in particolare a New York; lo mette in guardia tuttavia dal farsi imbrogliare, allo sbarco a New York, "dal primo fascista" che incontra. Dice di aderire alla sua proposta di un fascicolo per [Sante] De Sanctis e spera di avere il tempo per scrivere qualcosa.
8) [Torino, 22 dicembre 1930]: cartolina di auguri illustrata di "Androsace Chamaejasme".
9) Torino, 20 novembre 1931: lo ringrazia per le congratulazioni e sostiene che l'atteggiamento di Ferrari abbia facilitato il buon esito del concorso. Gli rinnova l'invito a modificare gli stampati che gli ha mandato per i "Psychological Abstracts" e pensa che potrebbe essergli utile se si trasferisse a Roma, dove la dotazione non è grande, per procacciare all'Istituto un certo numero di giornali proprio grazie ai "Psychological Abstracts" e agli scambi con la "Rivista di psicologia"; gli sembra tuttavia che la suddivisione per regioni non sia priva di inconvenienti. Afferma di non sapere nulla del Congresso di Copenaghen.
10) Roma, 10 febbraio 1932: gli dà indicazioni sulla compilazione della cartolina degli "Abstracts" con i loro nomi affiancati e si accorda con lui circa la suddivisione dei libri e delle riviste da recensire. Comunica di aver lasciato a Torino, per il servizio recensioni, i dottori Auggal e D'Agostino, ma ciò non impedisce a Ferrari di affidare al dr. Emma altre recensioni come quelle della "Rivista speciale di frenopatia" e della "Rivista di patologia nervosa e mentale".
11) Roma, 9 agosto 1932: lo ringrazia per la disponibilità a rappresentare la "Rivista di psicologia" al Congresso. E' dispiaciuto per non aver potuto incontrare Ferrari durante le sue visite a Roma e gli conferma che l'Istituto non ha ancora un telefono. Commenta l'umor nero di Ferrari e lo incita ad andare in Svezia, anche se il medico gli ha trovato la pressione un po' alta.
NOTE
Carta intestata: "Dott. Mario Ponzo / Medico Chirurgo / Torino / Corso Wilson n. 2"; "R. Università di Roma / Istituto / di / Psicologia sperimentale / Via dell'Università, 11A"; "Prof. Mario Ponzo / Roma (134) / Via Arno, 88 Tel. 864314".