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1) Ferrara, 5 agosto 1897: gli invia la prima parte della sua nota e annuncia che ai primi di settembre gli manderà invece la parte dedicata alla "psicologia dell'asta"; gli invierà quanto prima anche il cliché della penna.
2) [Ferrara, 1° settembre 1897]: si scusa per il ritardo e gli invia le bozze del suo lavoro, commentandole. Desidera però rivederle ancora una volta. Lo avvisa che Filippo Turati gli manderà il cliché della terza figura. Gli parla infine del concorso che ha vinto come medico ordinario a Nocera Inferiore, dove Sante De Sanctis ha rinunciato, ma non sa se accettare, perché Ernesto Belmondo lo chiama a Padova.
3) [Ferrara, 14 ottobre 1897]: annuncia che gli manderà al più presto il manoscritto che aveva interrotto per dedicarsi alla diagnosi dei tumori intracranici con i raggi X. Gli chiede il libro di James Mark Baldwin in francese, poiché parla di ricerche simili alle sue. Dice che scriverà a Turati e che non ha ancora avuto la nomina a Padova. Nel concorso a Nocera Inferiore è arrivato secondo dopo De Sanctis, ma entrambi hanno rinunciato.
4) Padova, [1901]: dice di non sapere nulla della [dottoressa Louise G.] Robinovitch e di essere disponibile a protestare insieme a Ferrari per il concorso di Arezzo, questione sulla quale non gli ha scritto prima per non rovinargli la luna di miele. Gli chiede come ritirare i soldi delle recensioni da Paolo Celesia e gli annuncia di aver quasi terminato l'articolo sulla "Influenza del lavoro intellettuale prolungato silla respirazione", che spera venga inserito nel 3° fascicolo della rivista.
NOTE
Carta intestata: "Manicomio Provinciale di Ferrara / Direzione medica"; "Dott. Giulio Obici / Docente ed aiuto / di Clinica Psichiatrica / Padova".
Contenuto
Due lettere e due cartoline dello psichiatra Giulio Obici (1871-1906) a Ferrari:1) Ferrara, 5 agosto 1897: gli invia la prima parte della sua nota e annuncia che ai primi di settembre gli manderà invece la parte dedicata alla "psicologia dell'asta"; gli invierà quanto prima anche il cliché della penna.
2) [Ferrara, 1° settembre 1897]: si scusa per il ritardo e gli invia le bozze del suo lavoro, commentandole. Desidera però rivederle ancora una volta. Lo avvisa che Filippo Turati gli manderà il cliché della terza figura. Gli parla infine del concorso che ha vinto come medico ordinario a Nocera Inferiore, dove Sante De Sanctis ha rinunciato, ma non sa se accettare, perché Ernesto Belmondo lo chiama a Padova.
3) [Ferrara, 14 ottobre 1897]: annuncia che gli manderà al più presto il manoscritto che aveva interrotto per dedicarsi alla diagnosi dei tumori intracranici con i raggi X. Gli chiede il libro di James Mark Baldwin in francese, poiché parla di ricerche simili alle sue. Dice che scriverà a Turati e che non ha ancora avuto la nomina a Padova. Nel concorso a Nocera Inferiore è arrivato secondo dopo De Sanctis, ma entrambi hanno rinunciato.
4) Padova, [1901]: dice di non sapere nulla della [dottoressa Louise G.] Robinovitch e di essere disponibile a protestare insieme a Ferrari per il concorso di Arezzo, questione sulla quale non gli ha scritto prima per non rovinargli la luna di miele. Gli chiede come ritirare i soldi delle recensioni da Paolo Celesia e gli annuncia di aver quasi terminato l'articolo sulla "Influenza del lavoro intellettuale prolungato silla respirazione", che spera venga inserito nel 3° fascicolo della rivista.
NOTE
Carta intestata: "Manicomio Provinciale di Ferrara / Direzione medica"; "Dott. Giulio Obici / Docente ed aiuto / di Clinica Psichiatrica / Padova".