Morselli Enrico

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39 lettere e cartoline dello psichiatra Enrico Morselli (1852-1929) a Ferrari:

1) Genova, Via Assarotti 46, [26 aprile 1898]: avvisa che la copia che gli è pervenuta della "Rivista di freniatria" manca di un fascicolo e gli chiede di inviargliene un'altra.

2) [Genova], 21 luglio 1898: gli augura di ottenere presto la libera docenza per titoli. Avvisa di aver ricevuto il manoscritto di Pighini, ma di non essere il direttore del "Pensiero", per cui sarebbe stato meglio inviarlo all'avvocato Aporti di Milano; dice che si potrebbe inviare alla "Rivista moderna" di Firenze e dà alcuni giudizi sull'opera.

3) Genova, 2 [gennaio] 1899: ricambia gli auguri, si complimenta con Ferrari e annuncia che la sua "Rivista di scienze biologiche" uscirà a giorni, come allegato al "Pensiero nuovo". Gli chiede qualche articolo, ad esempio sulla cosiddetta "lettura del pensiero". Dice che James è un grande psicologo e si dichiara a disposizione di Ferrari per diffonderne il libro.

4) Nervi, Villa Vallebona, 10 agosto 1901: avvisa di aver ricevuto il lavoro di Ferrari sull'origine emotiva di alcuni deliri e si congratula con lui. Lo ringrazia per le numerose citazioni e lo invita a Genova insieme a Guzzoni.

5) Genova, 11 dicembre [1904]: si congratula con Ferrari per l'intenzione di fondare una "Rivista di psicologia" e dice di avere egli stesso in programma un "Archivio italiano per le scienze psicologiche".

6) Genova, 9 marzo 1905: conferma di non potere assolutamente coadiuvarlo nell'organizzazione del Congresso di assistenza e gli consiglia di rivolgersi ad Ellero. Parla poi della situazione delle cattedre di psicologia in Italia, dei concorsi recenti e della candidatura di Ferrari. Commenta le proprie prefazioni ai lavori altrui e confessa di non leggerli mai attentamente. Si dichiara in disaccordo con Ferrari su alcune questioni riguardanti il pensiero di James e il positivismo. Annuncia che darà vita a una "Rivista di filosofia delle scienze" in cui "le idee positivistiche saranno moderate dalla più lunga esperienza e meditazione".

7) [Genova, 21 dicembre 1905]: ringrazia delle cortesi parole di Ferrari in merito alle sue perizie e avvisa che la commissione del concorso sarà composta da [Angelo] Mosso, [Camillo] Golgi, [Luigi] Luciani, [Eugenio] Tanzi ed [Enrico] Morselli stesso: Ferrari è ben quotato, ma non tutti i commissari saranno facilmente "suggestionabili". Cartolina incompleta (spezzata).

8) Genova, 2 febbraio 1906: ringrazia Ferrari dell'insistenza con cui gli chiede una relazione sui dispensari psichiatrici, ma confessa di non sapere bene cosa sono e gli chiede delucidazioni, perché ritiene che vi siano già molti ambulatori simili. Parla dei concorsi di Roma, Napoli e Torino per le cattedre di psicologia e dice che tali insegnamenti dovrebbero essere inseriti nelle facoltà filosofiche. Avvisa che non ha ancora nulla da inviare alla "Rivista di psicologia" di Ferrari.

9) [Genova], 13 luglio [1908]: parla dell'articolo sul suo libro e delle bozze del figlio Arturo, a cui raccomanderà di non inserire troppe correzioni. Dà indicazioni sul significato del termine giuridico tedesco che indica la "diagnosi psicoanalitica del fatto in causa".

10) [Genova], 20 aprile 1910: di ritorno da Venezia ha saputo di essere stato nominato membro del Comitato per il Congresso degli psicologi italiani e ringrazia Ferrari e [Sante] De Sanctis, anche se non assicura la sua presenza. Avvisa che per il Sanatorio ha trovato un medico indicatogli da Tamburini.

11) [Genova], 16 novembre 1910: parla della progettata soppressione, da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione, del proprio incarico di psicologia sperimentale; è indignato e chiede a Ferrari di denunciare l'intento dalle pagine della "Rivista di psicologia"; difende il proprio operato in questo campo e dice di essere stato anche accusato di guadagnare troppo con la Casa di salute, che in realtà ha ceduto al figlio fin dal 1906.

12) Castel San Giovanni, 21 settembre 1910:commenta gli errori compiuti insieme a Ferrari, per colpa degli avvocati, nella perizia sul caso Rossi; parla anche del disastro dell'altra perizia eseguita con Marro a Macerata.

13) Castel San Giovanni, 23 settembre 1910: sempre sulla perizia Rossi e sulle correzioni da inserire nella seconda perizia, in particolare sul servizio militare del Rossi.

14) Castel San Giovanni (Piacenza), 29 agosto 1911: si trova in villeggiatura a causa del colera che ha colpito Genova. Ringrazia delle informazioni sulla vertenza giudiziaria, nella quale deve fungere da perito, anche se gli dispiace doversi scontrare con [Eugenio] Tanzi e [Raffaele] Brugia, suoi buoni amici. Parla poi del compenso, poiché è del parere che le perizie per testamento debbano essere "largamente compensate" ai periti; chiede quindi a Ferrari di concordare insieme l'onorario, che in cause così importanti potrebbe corrispondere ad esempio al 2%. Ringrazia poi Ferrari di aver parlato nella rivista della "disgraziata sorte" del suo incarico. In alto a sinistra è presente la scritta "Confidenziale".

15) Genova, 2 ottobre 1911: dice di non aver ancora ricevuto da Bologna alcun invito ufficiale ad accettare la perizia per testamento e vorrebbe avere delle delucidazioni in merito. Sta scrivendo una relazione sulla nevrosi traumatica per il Congresso di Torino e poiché si tratta di un argomento anche psicologico, chiede a Ferrari se ha qualche suggerimento in merito.

16) [Genova], 21 luglio [1914]: parla della perizia del Rossi e dei suoi rapporti con le ragazze di Roma, anche se cameriere. Si lamenta perché gli avvocati gli mandano i documenti poco alla volta e perché non ha ancora avuto i diari.

17) Castel San Giovanni, 29 luglio [1914]: ancora in merito alla perizia Rossi e alla risposta dell'avvocato [Alessandro] Bucci sul compenso. Cartolina illustrata di "Castel San Giovanni (Piacenza). Villa Morselli".

18) Castel San Giovanni, 2 agosto 1914: ancora in merito alla perizia Rossi; chiede nuovamente a Ferrari l'elenco degli argomenti che gli ha già chiesto più volte e parla del problema dell'alcolismo. Chiede inoltre a Ferrari come mai non ha annunciato nella rivista l'uscita dei suoi "Quaderni di psichiatria" e lo prega di farlo nel prossimo fascicolo, trattandosi del "solo periodico vivo, leggibile della psichiatria italiana". Cartolina illustrata di "Castel San Giovanni (Piacenza). Villa Morselli".

19) [Castel San Giovanni, 3 agosto 1914]: sempre in merito alla perizia Rossi e alla risposta di Ferrari sui vari punti da trattare. Cartolina illustrata di "Castel San Giovanni (Piacenza). Villa Morselli".

20) Castel San Giovanni, 7 agosto [1914]: dice di aver ricevuto dall’avvocato Bucci un estratto dei diari di Lorenzo Rossi e non si aspettava di dover studiare e commentare un nuovo documento in così poco tempo. Tuttavia quei diari contengono la prova che Rossi era un ipocardiaco e si chiede come mai a Ferrari è sfuggita l’importanza della cosa. Ora capisce perché Tanzi, Brugia e gli avvocati di Alpi e Boschi danno tanto valore ai diari. Entra poi nel merito della perizia e discute soprattutto delle deposizioni fatte dai vari testimoni. Inoltre per quanto riguarda la frequentazione delle donne, non c’è a suo parere alcun indizio sul fatto che frequentasse una sonnambula, una strega o una maga. Dice di aver scritto all’avvocato Bucci che in quei frangenti politicoeconomici vi è altro a cui pensare e che mai gli è capitato di dover finire una perizia per l’estate. Si lamenta del fatto che da quattro mesi Tanzi non gli risponde.

21) Castel San Giovanni, 8 agosto [1914]: chiede a Ferrari se è tornato a Imola di mandargli al più presto ciò che ha già scritto sulla perizia Rossi; parla del problema dell'alcolismo e degli altri punti da analizzare. Dice di non aver voglia di lavorare "in questi terribili momenti di ambascia per le sorti della civiltà latina minacciata dalla barbarie cinica, pedantesca degli omosessuali cotanto lodata da Guglielmo Ferrero".

22) Castel San Giovanni, 13 [agosto 1914]: ha saputo che forse sarà chiesta una proroga per la causa Rossi e che quindi non sarà necessario correre per realizzare la perizia, del resto difficili da concordare in così pochi giorni. Chiede inoltre a Ferrari di mettersi più spesso in contatto con lui e gli invia l'elenco dei temi che ha già cominciato a trattare.

23) Castel San Giovanni, 15 agosto [1914]: annuncia che la proroga è stata fissata al 15 settembre, giorno in cui la perizia dovrà essere consegnata all'avvocato Bucci. Risponde inoltre alla lettera di Ferrari in merito ai vari punti da trattare.

24) Castel San Giovanni, 29 agosto 1914: sollecita Ferrari a rispondergli in merito alla perizia Rossi, perché entro il 15 settembre il lavoro deve essere terminato. Cartolina illustrata di "Castel San Giovanni (Piacenza). Villa Morselli. Un angolo del giardino".

25) [s.l.], 19 dicembre 1914: sulla perizia Rocci e sulla indecenza della seconda parte della perizia di Tonnini, che demolisce punto per punto.

26) [s.l.], 29 [gennaio 1915]: ha ricevuto le bozze della perizia dalla Tipografia Emiliana, ma sono completamente da rivedere e chiede a Ferrari di correre a Bologna per rivederle a sua volta. Gli sembra comunque che la perizia riesca vivace, polemica ed efficace. Gli elenca inoltre alcune correzioni che ha inserito.

27) Genova, 21 aprile 1915: ringrazia per le comunicazioni sulla perizia Rossi e si dichiara fiducioso sull'esito positivo della vertenza, anche se probabilmente occorrerà una seconda perizia.

28) Genova, 29 marzo 1916: ha ricevuto da Bucci un nuovo opuscolo sulla causa Rossi e chiede notizie a Ferrari. Annuncia l'uscita, a giorni, del nuovo fascicolo dei "Quaderni" e chiede a Ferrari se ha visto "Psiche".

29) Genova, Via Assarotti 46, 21 giugno 1922: chiede a Ferrari il suo indirizzo preciso e gli suggerisce di indicarlo sempre, perché delle Poste non vi è da fidarsi. Lo ringrazia per i tre contributi che intende portare al Congresso freniatrico di Roma e ai "Quaderni".

30) Genova, Via Assarotti 46, 21 aprile 1923: spera di vederlo presto a Genova in occasione del concorso e gli chiede opinioni sugli aspiranti. Parla poi della Lega, del ruolo di Ferrari e di quello che dovrebbe avere la Società freniatrica, anche se egli nutre poca fiducia in queste organizzazioni.

31) Genova, 30 ottobre 1923: dà spiegazioni sulla sua assenza al Congresso psicologico di Firenze, dovuta a malintesi e cambiamenti di rotta da parte di [Enzo] Bonaventura e [Francesco] De Sarlo, nonché al fatto che al congresso filosofico di poco anteriore si era avuta "una critica serrata all'idealismo assolutistico o solipsistico di Gentile".

32) Castel San Giovanni, 2 settembre 1924: comunica che da più parti giungono stimoli a dare sviluppo alla Lega per l'igiene mentale, di cui la Società freniatrica avrebbe dovuto essere il perno in Italia. Chiede notizie a Ferrari in merito all'avanzamento dei lavori.

33) Castel San Giovanni (Piacenza), 5 settembre 1924: ringrazia per le notizie sulla Lega e commenta il fatto che tutto il lavoro sia assorbito dall'Istituto di Ettore Levi. Dà a sua volta suggerimenti.

34) Genova, Via Assarotti 46, 21 novembre 1926: sollecita l'invio, da parte di Ferrari e dell'avvocato di Lugo, dei documenti per la perizia.

35) Genova, 24 novembre 1926: comunica di aver ricevuto il pacco dei documenti della causa Ricci Bitti e Gagliardi, di aver cominciato a leggere e di attendere la prima perizia di Ferrari. Commenta la documentazione in vari punti. La lettera reca la scritta "Personale".

36) Genova, Via Assarotti 46, 30 maggio 1927: comunica di aver ricevuto una visita dell'avvocato Brugia, che gli ha chiesto un parere generico neuropatologico in merito al testamento di un certo Gal… di Bologna. Chiede a Ferrari l'indirizzo dell'avvocato. Parla poi della causa Ricci Bitti e della replica di Murri. Accenna al Congresso che sta organizzando a Trento.

37) Genova, 30 gennaio 1928: si dice dispiaciuto che Ferrari non sia passato a salutarlo durante il suo soggiorno a Genova per il concorso manicomiale e sapendo che tornerà il 3 febbraio gli raccomanda il suo aiuto dr. Kobylinsky e il suo assistente dr. Portigliotti; gli segnala inoltre anche il dr. Massazza, sperando che la commissione scelga uno dei tre. La lettera reca la scritta "Personale".

38) Genova, 5 febbraio 1928: si meraviglia della posizione assegnata a Kobylinsky nel concorso manicomiale, rivelata da voci ufficiose, e vede in essa "l'influsso di un collega che è ancora dominato dall'idea che i servizi ospedalieri (clinici) valgano meno del lavoro di laboratorio". Cerca di riabilitare agli occhi di Ferrari la psichiatria di Kobylinsky rispetto alla neuropsichiatria di Massazza e lo prega di rivalutare il primo. Spera anche in un posto dignitoso per Portigliotti. La lettera reca la scritta "Personale".

39) Genova, Via Assarotti 46, 11 gennaio 1929: ricambia gli auguri e ringrazia per l'invio dell'articolo, che pubblicherà con piacere nel primo fascicolo del 1929.

NOTE
Carta intestata: "Prof. Enrico Morselli / Direttore della Clinica per le Malattie Nervose e Mentali / nella R. Università di Genova, / della Sezione Prima (Neuropatologia Elettroterapia) del Policlinico, / e del Sanatorio 'Villa Maria Pia' in Albaro / Genova Via Assarotti, n. 46, int.1 / Consulti per le malattie nervose e mentali / Tutti i giorni dalle 12 alle 2½ pom."; "Prof. Comm. Enrico Morselli / Direttore della Clinica per le Malattie Nervose e Mentali / nella R. Università di Genova / e del Sanatorio 'Villa Maria Pia' in Albaro / Genova Via Assarotti, n. 46, int.1 / Consulti tutti i giorni: dalle 10 alle 11, e dalle 12,30 alle 14,30"; "Prof. Grand'Uff. Enrico Morselli / Genova / Via Assarotti, n. 46 / Riceve dalle ore 9 alle 14,30 / tutti i giorni / Telefono 53339". Cartoline intestate "Villa Maria Pia / Sanatorio / per le malattie nervose / Fondato dal Prof. E. Morselli Diretto dal Dott. A. Morselli / Genova / San Francesco d'Albaro Via di S. Giuliano, 1018"; "Villa Maria Pia / Sanatorio / per le malattie nervose / Fondato e diretto dal Prof. Comm. E. Morselli / e dal Dott. Prof. A. Morselli / Genova / San Francesco d'Albaro Via di S. Giuliano, 1018"; "Quaderni di psichiatria / Rivista mensile / teorica e pratica / Sotto la direzione del prof. Enrico Morselli / Redattori: M. Kobylinsky, A. Morselli, G. Portigliotti / Genova / Clinica delle malattie nervose e mentali / Casella postale 879"; "Società freniatrica italiana / La Presidenza".

Estremi cronologici

26 Aprile 1898 – 11 Gennaio 1929

Consistenza

38 carte

Collocazione fascicolo

b. 13, fasc. 14
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