Montessori Maria

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3 lettere della neuropsichiatra infantile e pedagogista Maria Montessori (1870-1952) a Ferrari:
1) [s.l.], 5 novembre 1914: si scusa per la tardiva risposta. Lo ringrazia a nome suo e del Consiglio per aver accettato di collaborare. Prima di presentare al Consiglio la proposta della scuola ha voluto attendere la sua accettazione e quella del senatore [Pio] Foà. Ha quindi ottenuto l'approvazione del progetto. Visto il triste momento con l'Umanitaria hanno deciso di ammettere al corso anche signore e signorine che vogliono imparare per loro uso. Entro otto o dieci giorni vuole promuovere un convegno in cui incontrare i docenti per formulare un programma complessivo della scuola. Nel momento di ristrettezza sarà possibile assegnare ai docenti uno stipendio minimo, se le iscrizioni saranno molte, il sacrificio sarà minore. Lo ringrazia e aspetta una sua proposta. La scuola aprirà il 1° dicembre. Gli invierà un'altra proposta con un cablogramma entro pochi giorni. [La lettera è presente solo in copia fotostatica].
2) San Diego (California), 21 agosto 1917: gli invia notizie sulla Croce bianca, la sua idea è quella di fondare una Corporazione che operi in collaborazione con la Croce rossa. La scelta del nome deriva dal fatto che bianco è il sistema nervoso e lo scopo di questo ente è quello di "sollevare i perturbamenti nervosi che seguono gli shock psichici causati dalla guerra nei bambini". Nella Croce bianca dovrebbero essere presenti dei medici specialisti in malattie nervose e delle maestre preparate con metodi speciali di educazione. Si dovrebbero compiere degli studi specifici su questi bambini attraverso dei test psichici, in modo che la psicologia speciale dei bambini di guerra assuma dei tratti specifici. Le maestre della Croce bianca si dovrebbero recare negli ospizi per curare ed educare questi bambini in modo da fortificare le loro personalità. I docenti che hanno lavorato nella scuola dell'Umanitaria dovrebbero creare un comitato e promuovere la proposta come medici. Spera che Ferrari sia interessato e che ne parli all'Umanitaria con il prof. [Augusto] Osimo.
3) Roma, Hotel Santa Chiara, 27 febbraio 1922: scrive che sarà a Roma per qualche settimana e che spera di incontrare Ferrari. Si scusa di non aver risposto alla sua precedente lettera, spiega che non l'ha fatto per l'imbarazzo di non riuscire ad esprimere il suo pensiero. L'avvocato da lui consultato ha dato risposta negativa, devono quindi trovare un nuovo legale disposto a lottare. Ringrazia Ferrari per il suo sostegno e spera che anche la sua rivista contribuirà al progredire delle sue idee in Italia. Gli chiede inoltre se è interessato a diffondere le idee inglesi sulla psicoanalisi traducendo un piccolo libro di Hugh Crichton-Miller [(1877-1959), psichiatra e fondatore della Tavistock Clinic a Londra].

NOTE
Carta intestata: "Società umanitaria. Fondazione P.M. Loria. Milano"; "International Montessori Institute / Dr. Maria Montessori, President".

Estremi cronologici

5 Novembre 1914 – 27 Febbraio 1922

Consistenza

6 carte

Collocazione fascicolo

b. 13, fasc. 7
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