Vai all’inventario
1) Ancona, 9 maggio 1905: comunica che la commissione del concorso di Pesaro ha già presentato da tempo la relazione, ma che dovendo ancora decidere le autorità provinciali, non si avrà una risposta prima delle elezioni politiche. Conferma che nella relazione Ferrari risulta primo in graduatoria e che Riva ha parlato con il genero del senatore Vaccai facendogli notare i suoi meriti. Dice infine di non sapere nulla del Congresso per l'assistenza, di cui sente parlare per la prima volta.
2) Ancona, [gennaioaprile 1923]: non crede che Ferrari fosse presente all'ultima seduta della Società freniatrica a Roma, quando Morselli parlò dei contatti che la società avrebbe preso con [Edouard] Toulouse e con [Clifford] Beers per la Lega internazionale di profilassi delle malattie mentali, quindi gli annuncia che essendo stato appena nominato vicepresidente della società, egli desidera iniziare una collaborazione con l'istituto di Toulouse e chiede la disponibilità di Ferrari.
3) Ancona, 23 aprile 1923: invia a Ferrari giustificazioni e spiegazioni in merito alla Lega e afferma che non sapeva che egli fosse il rappresentante ufficiale dell'Italia nella Lega stessa. Gli dà consigli e suggerimenti su come muoversi e come coinvolgere Morselli e risvegliare l'attività della Società freniatrica.
4) Ancona, 21 maggio 1923: conferma la propria intenzione di coadiuvare le iniziative di Ferrari e vorrebbe che la Società freniatrica facesse lo stesso, anche se Morselli è scettico. Si dice convinto che con l'intervento di tutti i medici le amministrazioni che hanno l'onere del mantenimento degli alienati debbano favorire ogni iniziativa di lotta contro la pazzia. Gli assicura di non voler essere invadente né tantomeno egoista e rivendica il proprio disinteresse, sperando di poterne parlare con lui a Roma.
5) [s.l.], 11 settembre 1925: dice di essere stato a Colle, dove la gestione si è avviata bene e avvisa che il dottor Iodi è arrivato e ha cominciato il servizio. Parla dell'attività del manicomio e della sua gestione economica.
6) [Ancona, 29 aprile 1929]: dà notizie bibliografiche in merito alla traduzione, da parte di Alessandro Dumas, dello "Iacopo Ortis" di Foscolo e al racconto dedicato al dr. Castle dal titolo "Les Fous du docteur Miraglia", in cui si parla delle recite dei malati.
NOTE
Carta intestata: "Manicomio provinciale / di / Ancona"; "Manicomio provinciale / di / Ancona / Il direttore". Cartolina intestata "Manicomio provinciale di Ancona / Direzione".
Contenuto
6 lettere e cartoline dello psichiatra Gustavo Modena, direttore del Manicomio provinciale di Ancona, a Ferrari:1) Ancona, 9 maggio 1905: comunica che la commissione del concorso di Pesaro ha già presentato da tempo la relazione, ma che dovendo ancora decidere le autorità provinciali, non si avrà una risposta prima delle elezioni politiche. Conferma che nella relazione Ferrari risulta primo in graduatoria e che Riva ha parlato con il genero del senatore Vaccai facendogli notare i suoi meriti. Dice infine di non sapere nulla del Congresso per l'assistenza, di cui sente parlare per la prima volta.
2) Ancona, [gennaioaprile 1923]: non crede che Ferrari fosse presente all'ultima seduta della Società freniatrica a Roma, quando Morselli parlò dei contatti che la società avrebbe preso con [Edouard] Toulouse e con [Clifford] Beers per la Lega internazionale di profilassi delle malattie mentali, quindi gli annuncia che essendo stato appena nominato vicepresidente della società, egli desidera iniziare una collaborazione con l'istituto di Toulouse e chiede la disponibilità di Ferrari.
3) Ancona, 23 aprile 1923: invia a Ferrari giustificazioni e spiegazioni in merito alla Lega e afferma che non sapeva che egli fosse il rappresentante ufficiale dell'Italia nella Lega stessa. Gli dà consigli e suggerimenti su come muoversi e come coinvolgere Morselli e risvegliare l'attività della Società freniatrica.
4) Ancona, 21 maggio 1923: conferma la propria intenzione di coadiuvare le iniziative di Ferrari e vorrebbe che la Società freniatrica facesse lo stesso, anche se Morselli è scettico. Si dice convinto che con l'intervento di tutti i medici le amministrazioni che hanno l'onere del mantenimento degli alienati debbano favorire ogni iniziativa di lotta contro la pazzia. Gli assicura di non voler essere invadente né tantomeno egoista e rivendica il proprio disinteresse, sperando di poterne parlare con lui a Roma.
5) [s.l.], 11 settembre 1925: dice di essere stato a Colle, dove la gestione si è avviata bene e avvisa che il dottor Iodi è arrivato e ha cominciato il servizio. Parla dell'attività del manicomio e della sua gestione economica.
6) [Ancona, 29 aprile 1929]: dà notizie bibliografiche in merito alla traduzione, da parte di Alessandro Dumas, dello "Iacopo Ortis" di Foscolo e al racconto dedicato al dr. Castle dal titolo "Les Fous du docteur Miraglia", in cui si parla delle recite dei malati.
NOTE
Carta intestata: "Manicomio provinciale / di / Ancona"; "Manicomio provinciale / di / Ancona / Il direttore". Cartolina intestata "Manicomio provinciale di Ancona / Direzione".