Lombroso Cesare

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18 lettere e cartoline dello psichiatra Cesare Lombroso (1835-1909) a Ferrari, con grafia di difficile lettura:
1) [s.l.], [30 agosto 1892]: ringrazia per la monografia di [Camillo] Prampolini, "un vero tipo di santo", e chiede a Ferrari di cercare nella linea della zia gli elementi nervosi o di semplice isterismo. Pubblicherà il suo lavoro tale e quale.
2) Torino, 20 novembre 1893: lo ringrazia per la comunicazione che inserirà nel proprio volume e nell'Archivio con qualche taglio. Dice che la figlia Paola lo ringrazia e aspetta il suo dono. Gli comunica che probabilmente [Luigi] Roncoroni andrà via e che ha quindi pensato a lui per l'assistentato, altrimenti a Fornara(?).
3) Torino, 20 settembre 1895: dice che Bocca, che ha una Rivista musicale, vorrebbe altri cenni sulla cliente di Ferrari "il cui cuore batteva all'unisono colla [illeggibile]". 
4) Torino, 10 aprile 1896: dice che i giornali paganti in Italia sono sempre più rari e che potrebbe presentare Ferrari ad [Antonio] Fratti (Rivista popolare di Roma), a [Guido] Martinelli (Idea liberale di Milano) e al Pensiero italiano. Gli assicura però che per una comunicazione preventiva anche l'Archivio è a sua disposizione.
5) Torino, 12 aprile 1896 [data di incerta lettura]: presenta un lavoro di Ferrari al direttore di un giornale.
6) Torino, 29 marzo 1897: dice che "l'omeopatia è come il socialismo. Non si può capire all'ingrosso" e per impossessarsene bisogna leggere L'organo della medicina di Samuel Hahnemann. Parla ancora dell'omeopatia e delle varie sostanze che Ferrari potrebbe utilizzare. A tergo è presente una lettera di Ugo Lombroso a Ferrari [vedi fascicolo].
7) Torino, 27 aprile 1897: si complimenta con Ferrari per il suo studio sul calcolatore mentale Zaneboni e gli chiede il seguito in bozze per farne un  cenno nel nuovo volume sul Genio; dice di aver apprezzato molto lo studio sulla memoria e conferma che anche un loro microcefalo "che non sa quasi mangiare si appassiona alla musica e vi si avvicina e balla e mugge".
8) Torino, 9 gennaio 1898: gli dà indicazioni bibliografiche, alcune da cercare nella sesta edizione del volume L'uomo di genio.
9) Torino, 8 febbraio 1898: lo sollecita a mandargli i manoscritti e a indicargli quante copie ne desidera. 
10) Torino, 2 gennaio 1899: [illeggibile]. Si chiede dove sia finito [illeggibile]. Chiede a Ferrari l'intrafiletto da inserire per la traduzione dell'opera di [William] James.
11) Torino, 6 gennaio [1900]: dice che Bocca non sarebbe contrario, ma vorrebbe avere le idee chiare sul contenuto del libro, sul numero delle figure e delle pagine, sui titoli dei capitoli. [Illeggibile], nomina la psicologia di Wundt e di James.
12) Torino, 20 febbraio 1900: spiega che la monografietta che gli chiede è nell'Archivio e negli Atti del Congresso di Monaco, ma non può dirgli in che numero perché si trova a letto malato. Cita poi gli strumenti di psicofisica che Ferrari ha costruito con [Giuseppe] Guicciardi per conto del suo Museo psichiatrico.
13) [Torino, 9 maggio 1900]: [Illeggibile].
14) [Torino, 5 ottobre 1901]: parla di uno scritto di Ferrari che deve essere breve, non deve contenere lodi per lo stesso Lombroso e deve accennare ai progressi degli ultimi tre anni. Conferma che Bocca accetterà le pagine di traduzione. Dice di essere disperato perché nella propria copia di James mancano i primi due fascicoli: chiede a Ferrari di farglieli mandare dall'editore.
15) Torino, 9 marzo 1904: gli segnala la pubblicazione edita da Bocca di [Luigi] Anfosso, Il Casellario giudiziale. [Segue parte illeggibile].
16) Voltago, 21 [data illeggibile]: lo ringrazia per la memoria che ha di lui e dice che il caso è "nuovissimo ed interessante" e dice che forse potrebbe giovare l'utilizzo dell'elettrografo di Wells, del cardiografo e degli sfigmografi, mentre il pletismografo è uno strumento che serve solo al Mosso.
17) [Data illeggibile]: avvisa che si allontanerà per qualche giorno e ringrazia per l'accoglienza.
18) Torino, 25 [data illeggibile]: parla di una monografia e delle inchieste di Ferrari; cita un articolo che hanno scritto le sue figlie e a cui lui ha aggiunto solo "2 righe di capo e 2 di coda".

NOTE
Carta intestata: "Archivio / di / Psichiatria, Scienze penali / ed / Antropologia criminale / Prof. C. Lombroso, Direttore / Via Legnano, n. 26 / Torino"; "Cesare Lombroso / Prof. di Clinica Psichiatrica / Via Legnano 26 / Torino"; "Archivio di Psichiatria / Scienze penali ed Antropologia criminale / Direttore: Prof. Cesare Lombroso / (Torino, Via Legnano, 26) / Redattore: Prof. Mario Carrara / (Cagliari, R. Università)"; "Archivio di Psichiatria / Scienze penali ed Antropologia criminale / Direzione: Via Legnano, n. 26 Torino"; "Archivio di Psichiatria / Scienze penali ed Antropologia criminale / Direzione: C. Lombroso e M. Carrara Via Legnano, n. 26 Torino".
E' presente inoltre una busta intestata "Laboratorio e Museo d'Antropologia criminale" e indirizzata a Ferrari.

Estremi cronologici

30 Agosto 1892 – 9 Marzo 1904

Consistenza

19 carte

Collocazione fascicolo

b. 11, fasc. 17
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