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1) Genova, venerdì, [1901]: si scusa per il lungo silenzio e pensa che Scappucci lo abbia già informato della cosiddetta Casa di salute, un luogo infimo, in cui i pazienti sono abbandonati a lui e dunque in pessime mani. Il prof. Morselli si reca quasi tutti i giorni alla villa, ma non guarda neppure i pazienti e passa il tempo a gridare, a dare ordini agli operai e a sistemare il giardino; per le cure delega a lui e dunque non gli insegna nulla. Guzzoni si lamenta dunque della propria situazione, poiché il personale cambia in continuazione e non vi sono direttive sensate da parte di Morselli, mentre la clientela è delle più ignoranti e ineducate [la lettera è incompleta, manca la parte finale].
2) [Genova, 1901]: lo ringrazia per il lavoro, che ha gradito moltissimo, e gli assicura che anche Morselli l’ha giudicato ottimo; dice che quando si troveranno a Genova andranno insieme a pranzo da lui. Chiede l’indirizzo di Calderoni.
3) Roma, 20 dicembre 1902: si congratula per la nomina a Venezia e dice che Colombo è molto ammalato. Chiede l’indirizzo dell’editore di “Dejerine” e notizie di Calderoni; cartolina illustrata di “Roma, Passeggiata del Pincio”.
4) Montecatini, 22 agosto 1903: dice di trovarsi a Montecatini a dirigere il piccolo Istituto Kinesiterapico e gli manda i propri saluti. Cartolina illustrata di “Montecatini. Stabilimento Kinesiterapico”.
5) Roma, 5 febbraio 1926: ha saputo dalla sorella di Giulio Gherardini che Ferrari ne ha assunto la difesa medico-legale e lo ringrazia, anche a nome della famiglia, trattandosi di un parente di sua madre.
6) Roma, martedì, [s.d.]: gli chiede collaborazione per ricoverare la paziente Matilde Stefani (dell’Agenzia telegrafica) nel sanatorio di Villa Rosa e fornisce notizie cliniche sul caso. Dice che tornerà per l’estate a Camaldoli e che la contessa sta bene.
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6 lettere e cartoline del medico Orazio Guzzoni a Ferrari:1) Genova, venerdì, [1901]: si scusa per il lungo silenzio e pensa che Scappucci lo abbia già informato della cosiddetta Casa di salute, un luogo infimo, in cui i pazienti sono abbandonati a lui e dunque in pessime mani. Il prof. Morselli si reca quasi tutti i giorni alla villa, ma non guarda neppure i pazienti e passa il tempo a gridare, a dare ordini agli operai e a sistemare il giardino; per le cure delega a lui e dunque non gli insegna nulla. Guzzoni si lamenta dunque della propria situazione, poiché il personale cambia in continuazione e non vi sono direttive sensate da parte di Morselli, mentre la clientela è delle più ignoranti e ineducate [la lettera è incompleta, manca la parte finale].
2) [Genova, 1901]: lo ringrazia per il lavoro, che ha gradito moltissimo, e gli assicura che anche Morselli l’ha giudicato ottimo; dice che quando si troveranno a Genova andranno insieme a pranzo da lui. Chiede l’indirizzo di Calderoni.
3) Roma, 20 dicembre 1902: si congratula per la nomina a Venezia e dice che Colombo è molto ammalato. Chiede l’indirizzo dell’editore di “Dejerine” e notizie di Calderoni; cartolina illustrata di “Roma, Passeggiata del Pincio”.
4) Montecatini, 22 agosto 1903: dice di trovarsi a Montecatini a dirigere il piccolo Istituto Kinesiterapico e gli manda i propri saluti. Cartolina illustrata di “Montecatini. Stabilimento Kinesiterapico”.
5) Roma, 5 febbraio 1926: ha saputo dalla sorella di Giulio Gherardini che Ferrari ne ha assunto la difesa medico-legale e lo ringrazia, anche a nome della famiglia, trattandosi di un parente di sua madre.
6) Roma, martedì, [s.d.]: gli chiede collaborazione per ricoverare la paziente Matilde Stefani (dell’Agenzia telegrafica) nel sanatorio di Villa Rosa e fornisce notizie cliniche sul caso. Dice che tornerà per l’estate a Camaldoli e che la contessa sta bene.