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18 lettere e cartoline dello storico della letteratura italiana professor Alfredo Galletti (1872-1962) a Ferrari:1) Cremona, 16 agosto 1916: gli rimanda la lettera del maggiore Casali e i ritratti firmati. Dice di essere stato fuori Cremona, per occuparsi delle condizioni morali di alcuni amici e congiunti, compromesse dalla guerra. Si è inoltre occupato del proprio salvacondotto, ma l'onorevole Bissolati non gli ha ancora risposto, perché si trova tra i soldati combattenti e dunque cercherà di contattare gli onorevoli Fanti e Pistoia. Racconta di essere stato anche a Vicenza, a cercare il senatore Pullé, il quale però era assente per una missione.
2) Faenza (Albergo Corona), 9 ottobre 1916: lo ringrazia per la cartolina e spiega che non gli ha risposto prima perché era andato a Firenze, dove "una persona di buona volontà ed anche non priva di quattrini" intende fondare una rivista letteraria e incaricarlo della direzione.
3) Bologna, 23 maggio 1917: si scusa per non avergli fatto visita, ma è impegnato a correggere i lavori di italiano per l'abilitazione all'insegnamento delle lingue straniere.
4) Cesena, 26 maggio 1922: Cartolina illustrata di "Cesena La Rocca Riedificata da Galeotto Malatesta (anno 1400)", con "ringraziamenti, ricordi, saluti".
5) Fasano di Gardone, 26 luglio 1922: si scusa per non aver potuto accettare il suo invito, ma è partito da Bologna a causa del caldo e del tedio. Cartolina illustrata di "Fasano Lago di Garda".
6) Fasano di Gardone, 28 settembre 1922: chiede notizie di Ferrari e della sua famiglia, dei loro viaggi estivi. Cartolina illustrata: "Hotel Bella Riva Fasano (Gardone)".
7) Cremona, 22 ottobre 1922: lo rimprovera scherzosamente di aver risparmiato sul francobollo e gli chiede notizie del viaggio a Corfù di cui gli aveva parlato. Chiede inoltre come sta la contessa.
8) Cremona, 30 ottobre 1922: lo ringrazia per avergli finalmente scritto e manda i suoi saluti alla famiglia di Ferrari, assicurando che presto scriverà a Nora. Non sa che rispondere alla proposta riguardante Pesaro, ma se fosse pregato dalla contessa vi andrebbe anche gratis.
9) Macugnaga (Novara), 3 settembre 1924: cartolina illustrata della "Cresta delle Loccie vista dalla Capanna Marinelli (m. 3200)", con "affettuosi ricordi e saluti".
10) Cremona, 30 settembre 1924: comunica che probabilmente partirà per Parigi e sogna di andarvi con Ferrari, ma si rammarica che lui non abbia immaginazione. Annuncia una sua breve visita entro pochi giorni.
11) Roma, 16 novembre 1924: Cartolina illustrata di "Roma Piazza del Popolo con l'Obelisco Egiziano «Marmoreo stelo»", con "molti cordiali saluti".
12) Bologna, 29 novembre 1924: chiede a Ferrari un parere sull'opportunità di inviare le condoglianze alla povera Santa Borghese.
13) Milano (Albergo Bella Venezia), 8 luglio 1925: lo ringrazia per la sua lettera e per la sua opera "pro amico". Ritiene che ora occorra "trovare una formula che non ispaventi i pavidi" e promette di parlarne con qualche amico; chiede a Ferrari di parlarne a Mondolfo e gli annuncia la sua prossima visita per domenica a cena.
14) Poppi, 12 luglio 1927: spiega che l'amico a cui aveva pensato per il viaggio in Oriente si chiama Granelli, il quale tuttavia non potrà muoversi dall'Italia per ragioni familiari. Anche lui, per altri motivi, rinuncia a partire e augura quindi buon viaggio a Ferrari. Cartolina illustrata di "Poppi Castello dei Conti Guidi Interno".
15) Bologna, 20 aprile 1929: si scusa per non aver risposto prima all'invito di Ferrari si assistere alla commedia recitata dai suoi pazienti e si complimenta con lui.
16) Bologna, 21 luglio 1929: si scusa per non avergli fatto visita e gli elenca il gran numero di impegni che ha, ma spera di rimediare al suo ritorno e di trovare tutta la famiglia Ferrari, che saluta.
17) Bologna, 4 agosto 1930: gli invia il romanzo "Re ciechi" e ringrazia Ferrari e la sua famiglia per l'ospitalità. Avvisa che partirà per un giro sulle Alpi e augura a tutti buone vacanze.
18) Venezia, 12 settembre 1930: Cartolina illustrata di "Venezia. Monumento Colleoni (Verrocchio)", con "ricordi e saluti".
NOTE:
Carta da lettere intestata: "Prof. Alfredo Galletti".