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1) [s.l.], 9 novembre 1908: dice di aver potuto solo nella mattinata occuparsi del versamento per la contessa e gli parla delle difficoltà amministrative incontrate. Lo ringrazia per quanto gli scrive della stufa, ma Maria è soggetta ai mali di testa e non può sopportare l’odore del carbone. Parla ancora della contessa e dei suoi bisogni, che loro cercano di soddisfare nonostante le difficoltà. Comunica che Carmi vuole aumentagli l’affitto di 100 lire e che dovranno quindi pensare a cosa fare.
2) [s.l.], 25 dicembre 1908: manda i suoi ringraziamenti ad Emilia per la cartolina con i ritratti dei bambini. Avvisa che anche loro hanno inviato una cartolina con il ritratto del loro Alberto, che cresce bene. Gli ricorda l’offerta che gli ha fatto di pagare la sua parte dei frutti a Neyroz e lo ringrazia, perché ha problemi economici. È però fiducioso nel futuro perché la situazione dovrebbe migliorare.
3) Reggio Emilia, 19 giugno 1922: comunica la decisione di mandare Alberto, dopo gli esami, a Buti (Pisa) da Enrico ed Elvira e poi a Villafranca Lunigiana. Vorrebbe che però facesse il viaggio con Elvira, per evitare i suoi attacchi nervosi e chiede a Ferrari di occuparsene. Invita lui ed Emilia a visitare l’Esposizione.
4) [s.l., s.d.]: lo avvisa che finalmente le noie per la cauzione sono finite e che ha già avuto le nuove cartelle di rendita. Gli fa una relazione sulla situazione dei conti e gli spiega quello che gli ha comunicato Ponti, dopo aver parlato con il direttore della banca. Infine gli parla della sua malattia e delle cure che sta facendo.
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4 lettere di Ettore Ferrari al fratello Giulio Cesare:1) [s.l.], 9 novembre 1908: dice di aver potuto solo nella mattinata occuparsi del versamento per la contessa e gli parla delle difficoltà amministrative incontrate. Lo ringrazia per quanto gli scrive della stufa, ma Maria è soggetta ai mali di testa e non può sopportare l’odore del carbone. Parla ancora della contessa e dei suoi bisogni, che loro cercano di soddisfare nonostante le difficoltà. Comunica che Carmi vuole aumentagli l’affitto di 100 lire e che dovranno quindi pensare a cosa fare.
2) [s.l.], 25 dicembre 1908: manda i suoi ringraziamenti ad Emilia per la cartolina con i ritratti dei bambini. Avvisa che anche loro hanno inviato una cartolina con il ritratto del loro Alberto, che cresce bene. Gli ricorda l’offerta che gli ha fatto di pagare la sua parte dei frutti a Neyroz e lo ringrazia, perché ha problemi economici. È però fiducioso nel futuro perché la situazione dovrebbe migliorare.
3) Reggio Emilia, 19 giugno 1922: comunica la decisione di mandare Alberto, dopo gli esami, a Buti (Pisa) da Enrico ed Elvira e poi a Villafranca Lunigiana. Vorrebbe che però facesse il viaggio con Elvira, per evitare i suoi attacchi nervosi e chiede a Ferrari di occuparsene. Invita lui ed Emilia a visitare l’Esposizione.
4) [s.l., s.d.]: lo avvisa che finalmente le noie per la cauzione sono finite e che ha già avuto le nuove cartelle di rendita. Gli fa una relazione sulla situazione dei conti e gli spiega quello che gli ha comunicato Ponti, dopo aver parlato con il direttore della banca. Infine gli parla della sua malattia e delle cure che sta facendo.