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1) Milano, 19 [gennaio] 1891: lo ringrazia per avergli fatto leggere in anteprima la parte del suo lavoro nella quale viene citato il povero fratello Alfredo. E' d'accordo nel togliere solo la parola "straordinario". Anche la dedica le piace molto. Si rallegra con Ferrari per il felice esito dei suoi studi e gli comunicherà anche il parere delle sue sorelle. Quanto alle informazioni che le aveva chiesto, la sua amica in Olanda si è rivolta all'Aja, ma non ha ancora avuto risposta; sembra tuttavia che sia "affare più di protezioni che di diplomi".
2) Milano, 26 dicembre 1891: dice di aver ricevuto la sua lettera mentre stava scrivendo alla signora de Neufville, a cui intende chiedere le informazioni richieste da Ferrari poiché conosceva il direttore di una compagnia di navigazione olandese. Gli chiede se pensa davvero di lasciare la carriera abbandonando la terra per il mare. Spera che Virginia gli abbia restituito il romanzo di Loti che le aveva mandato e che ha letto con molto piacere. Manda i suoi saluti a Giannina Ferrari.
3) S. Quirico, 31 luglio 1897: è diapiaciuta per non avere incontrato Ferrari, perché ha ricevuto solo ora la sua cartolina e non pensava che qualche giorno di ritardo avrebbe creato un disguido. Lo avvisa dei loro prossimi spostamenti e spera di vederlo a settembre. Comunica che le sue sorelle sono alla Vena d'Oro in cura. Manda i suoi saluti ad Amelia e alla sorella di Ferrari.
4) S. Quirico, 24 novembre 1898: lo ringrazia per le fotografie e si rallegra per la futura felicità di Ferrari e di Milli [Emilia Giordani]. Parla della salute del marito e delle malinconie degli ultimi mesi. Dà notizie di Virginia, Giannina e Maria.
5) Livorno, 4 aprile 1901: dice di aver appena scritto anche ad Emilia Giordani e gli invia le congratulazioni per il matrimonio, avendoli considerati sempre entrambi come fratelli.
NOTE:
La seconda e la terza lettera sono listate a lutto.
Contenuto
5 lettere di Paolina Carmi, moglie dell'industriale Giovanni Niemack, a Ferrari:1) Milano, 19 [gennaio] 1891: lo ringrazia per avergli fatto leggere in anteprima la parte del suo lavoro nella quale viene citato il povero fratello Alfredo. E' d'accordo nel togliere solo la parola "straordinario". Anche la dedica le piace molto. Si rallegra con Ferrari per il felice esito dei suoi studi e gli comunicherà anche il parere delle sue sorelle. Quanto alle informazioni che le aveva chiesto, la sua amica in Olanda si è rivolta all'Aja, ma non ha ancora avuto risposta; sembra tuttavia che sia "affare più di protezioni che di diplomi".
2) Milano, 26 dicembre 1891: dice di aver ricevuto la sua lettera mentre stava scrivendo alla signora de Neufville, a cui intende chiedere le informazioni richieste da Ferrari poiché conosceva il direttore di una compagnia di navigazione olandese. Gli chiede se pensa davvero di lasciare la carriera abbandonando la terra per il mare. Spera che Virginia gli abbia restituito il romanzo di Loti che le aveva mandato e che ha letto con molto piacere. Manda i suoi saluti a Giannina Ferrari.
3) S. Quirico, 31 luglio 1897: è diapiaciuta per non avere incontrato Ferrari, perché ha ricevuto solo ora la sua cartolina e non pensava che qualche giorno di ritardo avrebbe creato un disguido. Lo avvisa dei loro prossimi spostamenti e spera di vederlo a settembre. Comunica che le sue sorelle sono alla Vena d'Oro in cura. Manda i suoi saluti ad Amelia e alla sorella di Ferrari.
4) S. Quirico, 24 novembre 1898: lo ringrazia per le fotografie e si rallegra per la futura felicità di Ferrari e di Milli [Emilia Giordani]. Parla della salute del marito e delle malinconie degli ultimi mesi. Dà notizie di Virginia, Giannina e Maria.
5) Livorno, 4 aprile 1901: dice di aver appena scritto anche ad Emilia Giordani e gli invia le congratulazioni per il matrimonio, avendoli considerati sempre entrambi come fratelli.
NOTE:
La seconda e la terza lettera sono listate a lutto.