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1) Padova, 19 gennaio 1903: avvisa che probabilmente arriverà a Venezia mercoledì e, a causa del poco tempo e dei molti impegni, potrebbe incontrarlo alla stazione o alla sede dell’Amministrazione dei manicomi in Calle Balbi.
2) Padova, 5 marzo 1903: dice di non essere più andato a Venezia per problemi di salute, ma di approvare la determinazione di Ferrari di trasferirsi con tutta la famiglia. Crede che presto la situazione dei manicomi si stabilizzerà e non vi saranno più assunzioni provvisorie. Manda i suoi saluti al direttore Bonvecchiato.
3) Padova, 31 dicembre 1905: assicura che scriverà per lui al Tanzi, ma non crede che questi si lascerà convincere da una sua raccomandazione. È convinto comunque che la situazione di Ferrari al concorso sia favorevole. Parla della propria situazione a Padova, dove lo Stefani, appoggiato da tutti i clericali del Consiglio provinciale, si è ormai accaparrato la maggioranza dei voti. Dice di non poter abbonare direttamente l’Istituto universitario alla rivista di Ferrari, ma di doverlo fare per mezzo di un libraio.
NOTE
Carta intestata: “Prof. E. Belmondo / Padova / Via Altinate, 37”.
Contenuto
Una lettera e due cartoline dello psichiatra Ernesto Belmondo (1863-1939) a Ferrari:1) Padova, 19 gennaio 1903: avvisa che probabilmente arriverà a Venezia mercoledì e, a causa del poco tempo e dei molti impegni, potrebbe incontrarlo alla stazione o alla sede dell’Amministrazione dei manicomi in Calle Balbi.
2) Padova, 5 marzo 1903: dice di non essere più andato a Venezia per problemi di salute, ma di approvare la determinazione di Ferrari di trasferirsi con tutta la famiglia. Crede che presto la situazione dei manicomi si stabilizzerà e non vi saranno più assunzioni provvisorie. Manda i suoi saluti al direttore Bonvecchiato.
3) Padova, 31 dicembre 1905: assicura che scriverà per lui al Tanzi, ma non crede che questi si lascerà convincere da una sua raccomandazione. È convinto comunque che la situazione di Ferrari al concorso sia favorevole. Parla della propria situazione a Padova, dove lo Stefani, appoggiato da tutti i clericali del Consiglio provinciale, si è ormai accaparrato la maggioranza dei voti. Dice di non poter abbonare direttamente l’Istituto universitario alla rivista di Ferrari, ma di doverlo fare per mezzo di un libraio.
NOTE
Carta intestata: “Prof. E. Belmondo / Padova / Via Altinate, 37”.