Vai all’inventario
1) Padova, 7 aprile 1904: ringraziandolo per la fiducia, dice aver letto la sua traduzione di James fino a pagina 227 e si complimenta per l’ottimo lavoro svolto. Consapevole dell’importanza del volume e della necessità di una “opportuna introduzione”, si chiede se sarà in grado di scriverla e se avrà il tempo per farlo. Per dargli una risposta definitiva, come ha già detto a Marchesini, dovrà leggere tutto il libro, sperando che non sia troppo lungo.
2) Padova, 15 marzo 1905: lo ringrazia delle pubblicazioni e dice di aver letto subito lo “Hiatus”, che ha molto apprezzato, “perché Ella scrive in modo che si gusta anche dove non si converrebbe nelle idee”.
3) Padova, 29 luglio 1906: ringraziandolo per la “Rivista di Psicologia”, coglie l’occasione per sottolineare, dopo aver letto “il cenno fatto dal Binet”, di aver compiuto ben prima di George Malcolm Stratton le esperienze sul reinvertire l’immagine retinica e sulla percezione degli oggetti. A sostegno di questa tesi, gli trascrive una lettera che ha pubblicato sulla “Gazzetta di Venezia” del 14 aprile 1906, in cui sono citati i passi relativi all’esperimento. Spera che l’informazione sia debitamente considerata.
4) Padova, 1° agosto 1906: lo ringrazia per la disponibilità a sistemare la lettera per la pubblicazione ed è contento che si pensi che collabora con la “Rivista di psicologia”, cosa che farebbe volentieri se non fosse per l’età avanzata e i troppi impegni. Dice di non aver letto, di Binet, né “L’âme et le corps”, né l’articolo dell'”Année psychologique”, ribadendo che se avesse la possibilità di leggere tutto gli invierebbe certamente il proprio giudizio.
5) Padova, 15 gennaio 1908: lo ringrazia e ricambia saluti e auguri.
6) s.l., s.d.: biglietto da visita con ringraziamento.
Contenuto
5 lettere e un biglietto da visita del filosofo Roberto Ardigò (1828-1920), docente all’Università di Padova, a Ferrari:1) Padova, 7 aprile 1904: ringraziandolo per la fiducia, dice aver letto la sua traduzione di James fino a pagina 227 e si complimenta per l’ottimo lavoro svolto. Consapevole dell’importanza del volume e della necessità di una “opportuna introduzione”, si chiede se sarà in grado di scriverla e se avrà il tempo per farlo. Per dargli una risposta definitiva, come ha già detto a Marchesini, dovrà leggere tutto il libro, sperando che non sia troppo lungo.
2) Padova, 15 marzo 1905: lo ringrazia delle pubblicazioni e dice di aver letto subito lo “Hiatus”, che ha molto apprezzato, “perché Ella scrive in modo che si gusta anche dove non si converrebbe nelle idee”.
3) Padova, 29 luglio 1906: ringraziandolo per la “Rivista di Psicologia”, coglie l’occasione per sottolineare, dopo aver letto “il cenno fatto dal Binet”, di aver compiuto ben prima di George Malcolm Stratton le esperienze sul reinvertire l’immagine retinica e sulla percezione degli oggetti. A sostegno di questa tesi, gli trascrive una lettera che ha pubblicato sulla “Gazzetta di Venezia” del 14 aprile 1906, in cui sono citati i passi relativi all’esperimento. Spera che l’informazione sia debitamente considerata.
4) Padova, 1° agosto 1906: lo ringrazia per la disponibilità a sistemare la lettera per la pubblicazione ed è contento che si pensi che collabora con la “Rivista di psicologia”, cosa che farebbe volentieri se non fosse per l’età avanzata e i troppi impegni. Dice di non aver letto, di Binet, né “L’âme et le corps”, né l’articolo dell'”Année psychologique”, ribadendo che se avesse la possibilità di leggere tutto gli invierebbe certamente il proprio giudizio.
5) Padova, 15 gennaio 1908: lo ringrazia e ricambia saluti e auguri.
6) s.l., s.d.: biglietto da visita con ringraziamento.