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1) Barcellona, 25 febbraio 1921: riferendosi ad una lettera precedente e non essendo sicuro che Ferrari l’abbia ricevuta, gli ricorda la possibilità di organizzare il prossimo Congresso per l’assistenza agli alienati a Barcellona, anche con la collaborazione dei colleghi di Madrid.
2) Barcellona, 21 agosto 1921: immagina che Ferrari abbia ricevuto l’invito alla Conferenza di psicotecnica e gli comunica che il Comune vorrebbe dargli l’incarico di alcune lezioni alla Scuola per i deficienti diretta da Alzina stesso. Chiede la sua disponibilità e gli ricorda il futuro congresso per gli alienati. Cartolina illustrata di “Reus. Instituto Pedro Mata. Pabellon para distinguidos. Fachada exterior”.
3) Barcellona, 3 settembre 1921: è contento di sapere che Ferrari terrà un piccolo corso a Barcellona e gli dà informazioni sui partecipanti (maestri e maestre delle scuole per deficienti, ciechi e sordomuti) e sul contenuto delle lezioni, che dovrebbero avere un carattere didattico e metodologico piuttosto che scientifico. Gli invia i nominativi delle persone da ringraziare e gli chiede, infine, di tenere una conferenza pubblica all’Ateneo sulla Colonia per i criminali di Imola.
4) Vilajoana (Barcellona), 10 settembre 1921: spera che Ferrari abbia ricevuto l’invito ufficiale da parte del prof. Bellido, ma gli fornisce comunque qualche informazione sul corso che dovrà tenere. Gli chiede se abbia intenzione di alloggiare alla residenza degli studenti o in albergo e quando giungerà a Barcellona. Gli chiede infine come avere il progetto del nuovo Codice penale, che ha ordinato senza successo.
5) Barcellona, 16 settembre 1921: gli dà informazioni sulla retribuzione e sulle modalità del viaggio; gli chiede di portargli il progetto del Codice penale e qualche libro per bambini, come ad esempio “Pinocchio”.
6) Barcellona, 24 gennaio 1922: è desolato, ma non ha ricevuto il pacco di riviste e gli chiede di spedirgliene altre copie. Annuncia che, grazie al viaggio di Ferrari, avranno prestissimo a Barcellona una colonia per i deficienti gravi e criminali e un grande istituto a padiglioni per deficienti, con scuole annesse. Alzina stesso avrà, probabilmente, una astanteria. Gli ricorda di scrivere a Nicolau D’Olwer e ad Ainaud. Sarebbe disposto a recarsi a visitare con altre persone la colonia di Ferrari qualora fosse di nuovo in funzione e lo ringrazia per tutto ciò che ha fatto per loro.
7) [Barcellona, gennaiofebbraio 1922]: dice di non aver ancora ricevuto la rivista, che vorrebbe far vedere a Nicolau e ad altri, anche perché è il momento opportuno per la creazione della colonia e dell’astanteria. Gli chiede come abbia potuto ottenere una diminuzione dei ricoverati ad Imola e se vi è qualche pubblicazione in merito. Gli chiede inoltre cosa ne pensi del trasporto quotidiano dei ragazzi dalla colonia alla scuola, che si troverebbe nelle vicinanze. Lo avvisa che si è perduta una lettera con un articolo allegato che gli aveva inviato.
8) Barcellona, 20 febbraio 1922: comunica di aver finalmente ricevuto il pacco di stampati e lo ringrazia. Dice di occuparsi della “Educazione della volontà” e di essere in cerca di un editore. Gli chiede di rispondere ai suoi quesiti della lettera precedente e di non dimenticare il sig. Ainaud, capo degli uffici dell’istruzione del Comune, anche in vista del congresso. Spera che l’Astanteria, di cui si occuperà, abbia fortuna.
9) Barcellona, 16 giugno 1922: chiede se il dott. Auguste Marie gli ha comunicato il risultato della “offensiva” che ha cominciato al Congresso di Parigi, annunciando il futuro Congresso di Barcellona per l’anno venturo. Chiede a Ferrari di stendere un programma e gli fornisce suggerimenti in merito, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di Ainaud e la protezione del governo spagnolo. Pensa che sia necessario un suo viaggio a Barcellona in autunno.
10) Barcellona, 20 luglio 1924: gli dà spiegazioni sul mancato arrivo del “catatonico di Maiorca” che voleva inviargli: è scappato durante il viaggio e quando l’hanno ritrovato si è messo a letto con una febbre incurabile. Gli chiede di abbonare Villajoana alla sua rivista.
Sono presenti inoltre due biglietti con un piccolo elenco di pubblicazioni e gli indirizzi di Juan Garriga, Ainaud e Luis Nicolau d’Olwer.
NOTE:
Carta intestata “Escoles / Laboratoris / Villajoana”.
Contenuto
10 lettere e cartoline dello psichiatra spagnolo Juan Alzina y Melis a Ferrari (in italiano):1) Barcellona, 25 febbraio 1921: riferendosi ad una lettera precedente e non essendo sicuro che Ferrari l’abbia ricevuta, gli ricorda la possibilità di organizzare il prossimo Congresso per l’assistenza agli alienati a Barcellona, anche con la collaborazione dei colleghi di Madrid.
2) Barcellona, 21 agosto 1921: immagina che Ferrari abbia ricevuto l’invito alla Conferenza di psicotecnica e gli comunica che il Comune vorrebbe dargli l’incarico di alcune lezioni alla Scuola per i deficienti diretta da Alzina stesso. Chiede la sua disponibilità e gli ricorda il futuro congresso per gli alienati. Cartolina illustrata di “Reus. Instituto Pedro Mata. Pabellon para distinguidos. Fachada exterior”.
3) Barcellona, 3 settembre 1921: è contento di sapere che Ferrari terrà un piccolo corso a Barcellona e gli dà informazioni sui partecipanti (maestri e maestre delle scuole per deficienti, ciechi e sordomuti) e sul contenuto delle lezioni, che dovrebbero avere un carattere didattico e metodologico piuttosto che scientifico. Gli invia i nominativi delle persone da ringraziare e gli chiede, infine, di tenere una conferenza pubblica all’Ateneo sulla Colonia per i criminali di Imola.
4) Vilajoana (Barcellona), 10 settembre 1921: spera che Ferrari abbia ricevuto l’invito ufficiale da parte del prof. Bellido, ma gli fornisce comunque qualche informazione sul corso che dovrà tenere. Gli chiede se abbia intenzione di alloggiare alla residenza degli studenti o in albergo e quando giungerà a Barcellona. Gli chiede infine come avere il progetto del nuovo Codice penale, che ha ordinato senza successo.
5) Barcellona, 16 settembre 1921: gli dà informazioni sulla retribuzione e sulle modalità del viaggio; gli chiede di portargli il progetto del Codice penale e qualche libro per bambini, come ad esempio “Pinocchio”.
6) Barcellona, 24 gennaio 1922: è desolato, ma non ha ricevuto il pacco di riviste e gli chiede di spedirgliene altre copie. Annuncia che, grazie al viaggio di Ferrari, avranno prestissimo a Barcellona una colonia per i deficienti gravi e criminali e un grande istituto a padiglioni per deficienti, con scuole annesse. Alzina stesso avrà, probabilmente, una astanteria. Gli ricorda di scrivere a Nicolau D’Olwer e ad Ainaud. Sarebbe disposto a recarsi a visitare con altre persone la colonia di Ferrari qualora fosse di nuovo in funzione e lo ringrazia per tutto ciò che ha fatto per loro.
7) [Barcellona, gennaiofebbraio 1922]: dice di non aver ancora ricevuto la rivista, che vorrebbe far vedere a Nicolau e ad altri, anche perché è il momento opportuno per la creazione della colonia e dell’astanteria. Gli chiede come abbia potuto ottenere una diminuzione dei ricoverati ad Imola e se vi è qualche pubblicazione in merito. Gli chiede inoltre cosa ne pensi del trasporto quotidiano dei ragazzi dalla colonia alla scuola, che si troverebbe nelle vicinanze. Lo avvisa che si è perduta una lettera con un articolo allegato che gli aveva inviato.
8) Barcellona, 20 febbraio 1922: comunica di aver finalmente ricevuto il pacco di stampati e lo ringrazia. Dice di occuparsi della “Educazione della volontà” e di essere in cerca di un editore. Gli chiede di rispondere ai suoi quesiti della lettera precedente e di non dimenticare il sig. Ainaud, capo degli uffici dell’istruzione del Comune, anche in vista del congresso. Spera che l’Astanteria, di cui si occuperà, abbia fortuna.
9) Barcellona, 16 giugno 1922: chiede se il dott. Auguste Marie gli ha comunicato il risultato della “offensiva” che ha cominciato al Congresso di Parigi, annunciando il futuro Congresso di Barcellona per l’anno venturo. Chiede a Ferrari di stendere un programma e gli fornisce suggerimenti in merito, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di Ainaud e la protezione del governo spagnolo. Pensa che sia necessario un suo viaggio a Barcellona in autunno.
10) Barcellona, 20 luglio 1924: gli dà spiegazioni sul mancato arrivo del “catatonico di Maiorca” che voleva inviargli: è scappato durante il viaggio e quando l’hanno ritrovato si è messo a letto con una febbre incurabile. Gli chiede di abbonare Villajoana alla sua rivista.
Sono presenti inoltre due biglietti con un piccolo elenco di pubblicazioni e gli indirizzi di Juan Garriga, Ainaud e Luis Nicolau d’Olwer.
NOTE:
Carta intestata “Escoles / Laboratoris / Villajoana”.