1900 gennaio-marzo

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15 lettere e cartoline di Emilia Giordani a Ferrari:
1) [s.l., s.d.]: notifica che andrà a Reggio con il treno delle sei e dieci. Lo ringrazia per il fazzoletto che le ha consegnato il dottor Caselli e spiega di aver incontrato la signora Ceni e di aver lasciato Caselli a teatro con la madre di Emilia e Lola [sorella di Emilia].
2) Firenze, 9 gennaio 1900: ospite in casa Calderoni, confessa di sentire molto la sua mancanza, lo ringrazia per la cartolina che ha inviato alla signora Calderoni e racconta di trovarsi molto bene con Lina [sorella di Mario Calderoni]. Concludendo la lettera a casa Giglioli, descrive la signora Calderoni come una donna “affettuosa”, “assai nervosa, ma se si tien conto di tutti i tristi avvenimenti della sua vita non si può a meno di interessarsi a lei e di comprenderla”.
3) Firenze, gennaio 1900: racconta di aver passato molto tempo con Lina Calderoni spiegandole che è importante riposare, “che il fisico è strettamente unito al morale, che dobbiamo rinforzarci fisicamente per sentirci più forti moralmente”. Notifica di aver ricevuto da Monaco una lunga lettera da Maria Carmi che le ha fatto molto piacere. [Lettera incompleta].
4) Firenze, 10 gennaio 1900: costretta in camera fino alle 11 per non incontrare il signor Calderoni, spiega di essere andata a trovare la Zanibelli e di averle consegnato le 100 lire, promettendole di raggiungerla il giorno seguente con Lina alla lezione del Prof. Mazzoni. Lo prega riferire tutto alla signora Guicciardi e racconta di aver incontrato una sua compagna di scuola e di essere andata a trovare insieme a Virginia [Carmi] la signora Martinelli [proprietaria della camera che Emilia affittò nel corso dei suoi studi a Firenze] e di essersi commossa. Si lamenta del professor Tamburini, il quale “pensa troppo poco a te” e si augura di trovare presto le 500.000 lire per realizzare la casa di salute. Sperando che Ferrari e Mario Calderoni si divertano a teatro, notifica che andrà a trovare gli Uzielli.
5) Firenze, 12 gennaio 1900: lo ringrazia per il “Giorno” e ammette di essere estremamente ansiosa di ricevere la lunga lettera di Ferrari. Notifica che Mario Calderoni ha scritto una lettera molto affettuosa.
6) Firenze, 14 gennaio 1900: racconta di essersi esercitata a fare le trine sul mogano, di essere uscita con la Zanichelli e Lina, e di aver ascoltato a lungo la signora Calderoni parlare del professor Uzielli e di un suo progetto per il quale è in corrispondenza con “Tanzi, Luciani ecc. di cui tu dovresti essere l’anima. Si tratta di una casa di salute per ragazzi deficienti” e, siccome perfino i nipoti del professor Uzielli si sono dimostrati poco propensi, crede che “anche noi faremo probabilmente un buco nell’acqua”. Comunica che alle cinque sono arrivate le visite: “Giglioli, prof. Campodonica, prof. Balducci”.
7) Firenze, s.d.: allega la pagina urgentemente copiata e si augura di mandargli l’indomani il resto. Notifica di aver incontrato la Zambelli con la quale è andata agli Uffizi e a Palazzo Pitti, e di essere stata invitata a pranzo da Costanza Salmon, dove incontrerà anche Bice con il marito. Confessa di essere scoraggiata per un eventuale finanziamento da parte del professor Uzielli: estremamente caparbio, non crede infatti che potrà essere utile a Ferrari ed al suo progetto. Racconta che probabilmente incontrerà di nuovo i Röhrig a Parma.
8) Firenze, 15 gennaio 1900: non avendo ricevuto sue notizie si augura che stia bene e si dice convinta che Ferrari abbia inviato il “Giorno” alla signora Guicciardi che è “così fanatica del D’Annunzio”. Lo informa che Mario Calderoni riferisce che “i Lombroso hanno detto che tu vincerai il concorso quasi sicuramente”. Racconta di essere stata dalle Uzielli e di aver esposto chiaramente il suo progetto in ogni dettaglio ma di non aver ottenuto alcun sostegno finanziario poiché, come sostiene la signora Calderoni, “hanno sempre troppa paura di perdere i loro quattrini”.
9) Firenze, 18 gennaio 1900: lo ringrazia per la sua lettera nella quale le illustrava “il metodo educativo da tenersi nell’educazione della nostra figlia intellettuale e spirituale”. Spiega che sarebbe voluta andare a trovare gli Uzielli ma che ha desistito poiché in serata sarà da loro il professor Uzielli.
10) Firenze, 23 gennaio 1900: di ritorno dal cimitero degli Allori, dove ha lasciato dei fiori sulla tomba di Alfredo Carmi, lo invita a mandarle altre carte da copiare.
11) Firenze, 23 gennaio 1900: notifica la rottura della macchina da scrivere e spiega che probabilmente partirà per Pisa sabato 27.
12) Pisa, 30 gennaio 1900: riferisce che, pur trovandosi molto bene in casa e godendo dei racconti sulla sua famiglia, sono tutti ammalati forse a causa del clima. Si augura di potergli essere utile nel caso in cui decidesse di partecipare al concorso e dice di essere contenta per la proposta dei francesi.
13) Monte San Quirico, 12 febbraio 1900: ospite di Paolina Carmi dice di sentirsi ancora poco bene a causa dell’influenza e si augura che il tempo migliori per poter uscire di casa e andare a trovare zia Nina e Albertina, che desidera conoscere. Ammette il suo dispiacere per la morte di Nigger e lo prega di scrivere direttamente alla Buonfigli, sottolineando che Paolina e il marito Niemack hanno molte conoscenze e sarebbero disposti ad aiutarli [per la casa di salute che Ferrari voleva aprire].
14) Parma, 5 marzo 1900: lo informa che Calderoni è appena partito e dice di sentire molto la sua mancanza. Confessa di aver gradito molto la lettera della signora Guicciardi.
15) Parma, 28 marzo 1900: confessa di avergli scritto una cartolina approfittando della venuta di Marimò e, per quanto ammetta di essere dispiaciuta di non averlo visto, spiega di essere contenta di sapere che sta bene. Lo prega di inviarle la carta per poter finire di copiare il suo lavoro e lo informa che la macchina da scrivere “cigola” e “ha bisogno di essere unta”.

Estremi cronologici

9 Gennaio – 28 Marzo 1900

Consistenza

15 carte

Collocazione fascicolo

b. 21, fasc. 11
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