Servadio Emilio (post 1952 feb. – post 1954 mar. 22)

Vai all’inventario

Contenuto

Sei lettere allo psicoanalista Emilio Servadio (1904-1995).

1) [s.l., post febbraio 1952]: dopo un rapido accenno alla situazione incresciosa in cui versa la rivista “Psiche”, fa qualche osservazione sullo scritto “La giustizia interiore” di Emilio Servadio. Lo scritto è a suo parere adatto per una comunicazione radiofonica, per la quale è stato originariamente concepito, ma non per una pubblicazione. Nello scritto infatti Servadio utilizza ampiamente, senza mai citare, un libro di Allendy: se questa impostazione è lecita in una conferenza letta alla radio, diviene però pericolosa quando si tratti di una pubblicazione, perché espone l’autore a molte critiche, non ultima quella di volere far passare come suo un lavoro di altri (1). Invita Servadio a riflettere sulla cosa, e nel frattempo gli ricorda che il Congresso di Clinica Psicologica si terrà a Milano il 28 e il 29 settembre (2).

2) [s.l., 1954]: riferisce di una riunione della società psicoanalitica italiana, nel corso della quale è emersa la necessità di una rivista come organo scientifico della Società. La rivista dovrebbe configurarsi nel seguente modo: dovrebbe essere di carattere tecnico e rivolta a un pubblico specialistico, per differenziarsi da “Psiche”, le cui pubblicazioni sono al momento sospese (3); dovrebbe essere finanziata con il versamento annuo di £. 20.000 da parte di ciascun socio aderente e dovrebbe essere diretta da Musatti, già Presidente della Società, assistito da un Comitato di direzione; dovrebbe iniziare ad uscire nel 1954, con periodicità bimestrale; infine, al direttore dovrebbe spettare il compito di cercare un editore nel campo medico. I soci che hanno aderito alla proposta e sottoscritto una quota sono Fornari, Bartoleschi, Barbieri, Gairinger, Zapparoli, Corrao, Sigurtà, Veltri, Emanuele, Corti, Berrini, Angelini, Tolentini, Morra, Senise, Paretti, mentre restano ancora da interpellare Treves, Ciprandi, Molinari, Balconi, la principessa Di Palma, Modigliani, Pontani, Gaddini e Ossicini. Sul retro: appunti sulla percezione cromatica.

3) [s.l., s.d.]: dopo aver invitato Servadio a preparare le modifiche allo Statuto e al Regolamento della Società psicoanalitica italiana, propone di modificar l’articolo 3 nel senso di riconoscer ai soci ordinari la piena idoneità all’esercizio terapeutico, e di riconoscere ai soci aderenti l’idoneità all’esercizio dell’analisi solo sotto il controllo di un socio ordinario. Chiede consiglio su come comportarsi nel caso in cui il regolamento non venga rispettato, come già avviene con Molinari, Sigurtà e Fornari, i quali pur non essendo soci esercitano l’analisi senza controllo, e con Veltri, Berrini, Barbieri e Morra, i quali pur esercitando sotto il controllo di Musatti non sono soci.

4) Milano, 22 marzo 1954: chiede spiegazioni sull’atteggiamento di Servadio nei confronti della nascente “Rivista di Psicoanalisi”, a cui sta lavorando. Il fatto che Servadio continui a temporeggiare in merito al problema della direzione e della collaborazione scientifica, e che i suoi allievi romani, tra cui Bartoleschi, abbiano ricusato l’impegno che avevano assunto, è interpretato da Musatti come un vero e proprio “sabotaggio” dell’iniziativa. Ribadisce la volontà di portare avanti il progetto della nuova rivista ad ogni costo e ammette di essere ormai in aperto conflitto con Servadio. Ripercorre i momenti di contrasto tra Servadio e Flescher e tra Servadio e Perrotti, che in passato aveva cercato di ricomporre, e spiega il motivo per cui ha accettato la posizione di Presidente della Società psicoanalitica italiana. Riconosce che lui e Servadio hanno un diverso modo di intendere l’attività scientifica e professionale degli analisiti, e annuncia di voler spiegare le ragioni del loro dissenso nell’articolo di presentazione del primo numero della rivista, sperando di riuscire ad esporre le cose con obiettività e di placare l’irritazione attuale. Interpreta come un atto di sfiducia nei suoi confronti quanto scrive Servadio riguardo ai criteri di ammissione dei nuovi soci, e ribadisce l’alto grado di preparazione dei propri allievi. Infine, dà alcune disposizioni per l’organizzazione degli esami di ammissione dei nuovi soci, e prega che gli siano spediti i lavori su i quali deve riferire in commissione d’esame.

5) Minuta della lettera 4).

6) [s.l., post 22 marzo 1954]: si dice disposto ad evitare una polemica pubblica riguardo alla “Rivista di Psicoanalisi”, e ricorda con irritazione la lettera in cui Bartoleschi avanzava delle riserve sulla rivista. Ritiene assurdo, nonché scortese nei confronti di Perrotti, che Servadio rifiuti l’Istituto di Psicoanalisi di Roma quale sede degli esami di ammissione dei nuovi soci (4), e lo prega di ripensarci. Ricorda che il giorno 4 saranno esaminati Fornari e Sigurtà, e invita Servadio ad organizzare la seduta degli esami in una sola giornata.

NOTE
(1) Lo scritto “La giustizia interiore” di Servadio fu letto e trasmesso dalla Radio Italiana l’11 febbraio 1952. Il libro utilizzato e non citato, a cui Musatti fa riferimento, è “La justice intérieure”, Paris, Denoël & Steele, 1931, dello psicoanalista francese René Allendy (1904-1995), fondatore insieme a René Laforgue e Marie Bonaparte della Societé Psychanalytique de Paris. Questo libro, insieme ad un altro lavoro di Allendy, “La psychanalyse: doctrines et applications”, Paris, Denoël & Steele, 1931, era stato recensito da Nicola Perrotti nella “Rivista italiana di psicoanalisi”, 1932, 2, pp. 192194. Non risulta che lo scritto di Servadio, oggetto delle critiche di Musatti, sia stato pubblicato.
(2) Il Simposio di Clinica Psicologica si tenne il 28 e il 29 settembre 1952 presso il Laboratorio di Psicologia Sperimentale dell’Università Cattolica di Milano.
(3) “Psiche. Rivista internazionale di psicoanalisi e scienze dell’uomo”, fu fondata a Roma nel 1948 da Nicola Perrotti e uscì fino al 1951.
(4) L’Istituto di Psicoanalisi di Roma fu fondato da Nicola Perrotti nel marzo 1952, con il compito di essere il tramite tra la Società psicoanalitica e il pubblico colto e interessato alle dottrine psicoanalitiche.

Consistenza

11 carte

Collocazione fascicolo

b. 3, fasc. 20
back to top