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Le carte della psicoterapeuta Berta Neumann sono conservate presso il centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università di Milano-Bicocca, a cui sono state donate rispettivamente nel marzo 2018 dai nipoti Claudia, Francesca e Tommaso Norsa, e nel giugno 2018 dalla sua allieva e collega Eugenia Omodei Zorini. Una parte dei documenti si trovava infatti presso l’abitazione della Neumann a Milano, mentre due faldoni e una scatola di scritti scientifici erano stati affidati, dopo la sua morte, alla dottoressa Omodei Zorini, che li conservava nel suo studio milanese. In occasione dell’acquisizione da parte dell’Aspi, la documentazione è stata riunita in un unico fondo.
Le carte non presentavano alcuna organizzazione originaria, è stato quindi necessario riordinarle per permetterne la consultazione e la riproduzione digitale. Il lavoro di riordino e inventariazione si è svolto nella prima metà del 2021. I fascicoli, descritti in modo analitico, sono stati ricondotti a sette serie generali: "Carteggio", "Documenti personali", "Attività professionale", "Lezioni", "Scritti di Neumann", "Scritti di altri", "Fotografie".
Nonostante la frammentarietà della documentazione e le evidenti perdite subite nel corso degli anni a causa dei traslochi e delle guerre che hanno segnato la vita di Berta Neumann, il fondo risulta di notevole interesse, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione della formazione mitteleuropea della psicoterapeuta e la sua particolare carriera professionale, svoltasi tra i territori dell'Impero austro-ungarico e la Milano del secondo dopoguerra. Le carte inoltre testimoniano alcuni dei principali temi di interesse della psichiatra e psicoanalista, quali la terapia della schizofrenia e la somministrazione e interpretazione del test di Rorschach. Sono infatti giunti fino a noi documenti personali e relativi alla carriera (libretti universitari, attestati e diplomi), carte famigliari, fotografie e necrologi, materiali di lavoro (test e documentazione clinica, prove diagnostiche di Rorschach, quaderni di appunti, dattiloscritti e manoscritti prevalentemente riguardanti la psicodiagnostica di Rorschach, la schizofrenia e la psicoterapia, un progetto di lavoro sulla paranoia, vari materiali in lingua tedesca di autori diversi). Sono presenti nel fondo anche carte relative a casi clinici analizzati dalla psicoterapeuta (alcuni pubblicati e altri inediti), estratti di pubblicazioni, bozze di relazioni, testi di lezioni.
Si segnala infine la presenza di un testo autobiografico di Berta Neumann, di un piccolo nucleo di lettere scambiate con Gaetano Benedetti, Agostino Gemelli, Camillo Pellegatta, Berthold Rothschild e Livio Sichirollo, nonché di diversi casi clinici provenienti da Villa Fiorita, la casa di cura di Brugherio dove Berta Neumann lavorò sotto la direzione di Virginio Porta.
Aggregato alle carte vi è anche un piccolo fondo librario, composto da alcuni estratti di pubblicazioni e da alcuni trattati di medicina, appartenuti sia alla psicoterapeuta che a suo marito, il medico Franz Neumann.
06/07/2023
Inventario a cura di Paola Bianchi
Le carte della psicoterapeuta Berta Neumann sono conservate presso il centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell’Università di Milano-Bicocca, a cui sono state donate rispettivamente nel marzo 2018 dai nipoti Claudia, Francesca e Tommaso Norsa, e nel giugno 2018 dalla sua allieva e collega Eugenia Omodei Zorini. Una parte dei documenti si trovava infatti presso l’abitazione della Neumann a Milano, mentre due faldoni e una scatola di scritti scientifici erano stati affidati, dopo la sua morte, alla dottoressa Omodei Zorini, che li conservava nel suo studio milanese. In occasione dell’acquisizione da parte dell’Aspi, la documentazione è stata riunita in un unico fondo.
Le carte non presentavano alcuna organizzazione originaria, è stato quindi necessario riordinarle per permetterne la consultazione e la riproduzione digitale. Il lavoro di riordino e inventariazione si è svolto nella prima metà del 2021. I fascicoli, descritti in modo analitico, sono stati ricondotti a sette serie generali: "Carteggio", "Documenti personali", "Attività professionale", "Lezioni", "Scritti di Neumann", "Scritti di altri", "Fotografie".
Nonostante la frammentarietà della documentazione e le evidenti perdite subite nel corso degli anni a causa dei traslochi e delle guerre che hanno segnato la vita di Berta Neumann, il fondo risulta di notevole interesse, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione della formazione mitteleuropea della psicoterapeuta e la sua particolare carriera professionale, svoltasi tra i territori dell'Impero austro-ungarico e la Milano del secondo dopoguerra. Le carte inoltre testimoniano alcuni dei principali temi di interesse della psichiatra e psicoanalista, quali la terapia della schizofrenia e la somministrazione e interpretazione del test di Rorschach. Sono infatti giunti fino a noi documenti personali e relativi alla carriera (libretti universitari, attestati e diplomi), carte famigliari, fotografie e necrologi, materiali di lavoro (test e documentazione clinica, prove diagnostiche di Rorschach, quaderni di appunti, dattiloscritti e manoscritti prevalentemente riguardanti la psicodiagnostica di Rorschach, la schizofrenia e la psicoterapia, un progetto di lavoro sulla paranoia, vari materiali in lingua tedesca di autori diversi). Sono presenti nel fondo anche carte relative a casi clinici analizzati dalla psicoterapeuta (alcuni pubblicati e altri inediti), estratti di pubblicazioni, bozze di relazioni, testi di lezioni.
Si segnala infine la presenza di un testo autobiografico di Berta Neumann, di un piccolo nucleo di lettere scambiate con Gaetano Benedetti, Agostino Gemelli, Camillo Pellegatta, Berthold Rothschild e Livio Sichirollo, nonché di diversi casi clinici provenienti da Villa Fiorita, la casa di cura di Brugherio dove Berta Neumann lavorò sotto la direzione di Virginio Porta.
Aggregato alle carte vi è anche un piccolo fondo librario, composto da alcuni estratti di pubblicazioni e da alcuni trattati di medicina, appartenuti sia alla psicoterapeuta che a suo marito, il medico Franz Neumann.
06/07/2023