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Le carte di Luciana Nissim Momigliano, pervenute al Centro Aspi nell’ambito del progetto “Le scienze della mente a Milano e nel Milanese. Censimento e valorizzazione dei patrimoni documentari” finanziato da Regione Lombardia, furono donate nel 2015 dal figlio di Nissim, Alberto Momigliano, ma rappresentano solo una parte dell’Archivio della psicoanalista. Nel 2009 infatti lo stesso Alberto Momigliano aveva ceduto all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto), gran parte della documentazione riguardante le vicende famigliari e gli anni della guerra e della deportazione di Nissim (lettere, documenti, fotografie, copie di interviste audio e video, risalenti ad un periodo compreso tra il 1900 e il 1998).
Le carte donate al Centro Aspi si trovavano in uno stato di completo disordine, ad eccezione di pochissimi fascicoli contenenti le bozze e i manoscritti di alcune opere pubblicate di Nissim. Le carte erano per lo più sciolte o aggregate per nuclei disomogenei. In primo luogo si è quindi proceduto ad un intervento di riordino del fondo, creando una struttura archivistica articolata in serie e sottoserie, in base alle tipologie documentarie e al contenuto delle carte. Al riordino sono seguite le operazioni di schedatura analitica e digitalizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Le serie individuate, per le cui descrizioni si rimanda alle relative schede introduttive, sono:
1. Carteggi
2. Documenti personali
3. Attività professionale
4. Attività scientifico-divulgativa
5. Documentazione e scritti sull’Olocausto e sull’ebraismo
6. Scritti di Nissim
7. Recensioni alle opere di Nissim
8. Scritti di altri
9. Materiale a stampa
10. Fotografie e cartoline
Il Fondo, costituito soprattutto da corrispondenza con colleghi e da manoscritti o dattiloscritti e appunti della psicoanalista, si è rivelato di notevole interesse per la ricostruzione delle vicende professionali di Luciana Nissim. In particolare si evidenzia la presenza copiosa degli appunti manoscritti, che quasi ogni giorno Nissim annotava su foglietti sciolti o block notes, consistenti in riflessioni su temi diversi, per lo più di carattere professionale; questo materiale è efficamente descritto dalla stessa Nissim in una nota: "Mi ha sempre colpito il fatto che ogniqualvolta mi sembrava che qualcosa mi colpisse, o di capire qualcosa, o che 'qualcosa' succedeva (sempre nel campo del lavoro, beninteso, perché della vita volutamente non ho serbato memorie…) subito sentivo la necessità di buttare giù un appunto e di tenerne nota".
Di non poca importanza è anche il nucleo di documentazione ricondotto alla serie “Documentazione e scritti sull’Olocausto e sull’ebraismo”, che conserva alcuni scritti di Nissim sull’argomento, materiale di diverso tipo sulla figura di Primo Levi e sulla Shoah e una cospicua rassegna stampa riguardante i temi della cultura ebraica e dell’antisemitismo.
06/12/2023
Inventario a cura di Paola Bianchi
Le carte di Luciana Nissim Momigliano, pervenute al Centro Aspi nell’ambito del progetto “Le scienze della mente a Milano e nel Milanese. Censimento e valorizzazione dei patrimoni documentari” finanziato da Regione Lombardia, furono donate nel 2015 dal figlio di Nissim, Alberto Momigliano, ma rappresentano solo una parte dell’Archivio della psicoanalista. Nel 2009 infatti lo stesso Alberto Momigliano aveva ceduto all’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto), gran parte della documentazione riguardante le vicende famigliari e gli anni della guerra e della deportazione di Nissim (lettere, documenti, fotografie, copie di interviste audio e video, risalenti ad un periodo compreso tra il 1900 e il 1998).
Le carte donate al Centro Aspi si trovavano in uno stato di completo disordine, ad eccezione di pochissimi fascicoli contenenti le bozze e i manoscritti di alcune opere pubblicate di Nissim. Le carte erano per lo più sciolte o aggregate per nuclei disomogenei. In primo luogo si è quindi proceduto ad un intervento di riordino del fondo, creando una struttura archivistica articolata in serie e sottoserie, in base alle tipologie documentarie e al contenuto delle carte. Al riordino sono seguite le operazioni di schedatura analitica e digitalizzazione, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Le serie individuate, per le cui descrizioni si rimanda alle relative schede introduttive, sono:
1. Carteggi
2. Documenti personali
3. Attività professionale
4. Attività scientifico-divulgativa
5. Documentazione e scritti sull’Olocausto e sull’ebraismo
6. Scritti di Nissim
7. Recensioni alle opere di Nissim
8. Scritti di altri
9. Materiale a stampa
10. Fotografie e cartoline
Il Fondo, costituito soprattutto da corrispondenza con colleghi e da manoscritti o dattiloscritti e appunti della psicoanalista, si è rivelato di notevole interesse per la ricostruzione delle vicende professionali di Luciana Nissim. In particolare si evidenzia la presenza copiosa degli appunti manoscritti, che quasi ogni giorno Nissim annotava su foglietti sciolti o block notes, consistenti in riflessioni su temi diversi, per lo più di carattere professionale; questo materiale è efficamente descritto dalla stessa Nissim in una nota: "Mi ha sempre colpito il fatto che ogniqualvolta mi sembrava che qualcosa mi colpisse, o di capire qualcosa, o che 'qualcosa' succedeva (sempre nel campo del lavoro, beninteso, perché della vita volutamente non ho serbato memorie…) subito sentivo la necessità di buttare giù un appunto e di tenerne nota".
Di non poca importanza è anche il nucleo di documentazione ricondotto alla serie “Documentazione e scritti sull’Olocausto e sull’ebraismo”, che conserva alcuni scritti di Nissim sull’argomento, materiale di diverso tipo sulla figura di Primo Levi e sulla Shoah e una cospicua rassegna stampa riguardante i temi della cultura ebraica e dell’antisemitismo.
06/12/2023