15 cartoline illustrate inviate a Rosalia (Rosina) Scarlata Coppola (1858 – 1941) dal figlio Alfredo:
1) Monaco, 2 dicembre 1913: si dispiace che la madre non abbia ricevuto le sue cartoline per 5 giorni e racconta di una gita al castello di Nymphenburg con il prof. Catola, della imminente partenza per Belino e del rientro a Palermo entro natale o capodanno;
2) Berlino, 7 dicembre 1913: informa di essere giunto a Berlino, città “meravigliosa per eleganza e grandiosità”, con una lettera di presentazione di Buscaino.
3) Berlino, 13 dicembre 1913: Informa delle pessime condizioni metereologiche e di aver fatto conoscenza di una oculista austriaca;
4) Berlino, 15 dicembre 1913: continua il brutto tempo che rende difficile le gite ma favorisce le visite ai musei, come quello di anatomia patologica. Informa che in serata avrebbe assistito ad un concerto fatto in suo onore, mentre in mattinata si sarebbe recalo alla locale Clinica psichiatrica e il pomeriggio in quella del professor Oppenheim;
5) Berlino, 24 dicembre 1913: si dichiara contento del miglioramento delle condizioni fisiche di Ciccio Mocciaro e riferisce dei festeggiamenti in corso per il Natale;
6) Torino, 7 giugno 1914: ringrazia del pacco inviatole dalla madre e racconta di una seduta medianica alla quale ha partecipato anche un colonnello “che se n’è andato impressionatissimo”. Fa riferimento ad alcuni famigliari, ad una lettera ricevuta da Giovanni Airale e ricambia i saluti alla famiglia Mocciaro;
7) Firenze, 14 agosto 1915: riferisce che il padre Antonino è partito per Modena e che Giovanni Airale è stato proposto per il conferimento di una medaglia di bronzo;
8) Firenze, 7 dicembre 1917: spera nel completo ristabilimento del fratello Francesco e riferisce di avere ricevuto il pacco inviatogli dalla famiglia e di scrivere dall’albergo di Teresa, con la quale avrebbe trascorso la serata a teatro;
9) Firenze, 20 dicembre 1922: riferisce di aver “già presentato i titoli”, di avere inviato alla famiglia un plum cake in sostituzione del panettone, di essere invitato a cena dal dottor Eugenio Tanzi e di rimanere ancora alcuni giorni a Firenze;
10) Firenze, 27 agosto 1923: scrive dal manicomio di Castelpulci, dove si è recato per far visita all’amico dottor Moretti, per poi ripartire per Palermo.
11) Voghera, 3 novembre 1927: racconta di essersi dovuto inaspettatamente fermare a Voghera, diretto in treno da Roma a Pavia, da dove avrebbe poi raggiunto Milano e infine Torino;
12) Torino, 29 agosto 1931: informa di aver visto il fratello Alberto ad Alessandria e di avere poi raggiunto Torino, da dove si sarebbe dovuto recare a Berna. Si raccomanda di conservare la cartolina per poterla aggiungere alla sua collezione di cartoline raffiguranti stazioni;
13) Berna, 30 agosto 1931: Riferisce di trovarsi a Berna, dove “la vita costa carissima”, con Ernesto Lugaro e un altro collega;
14) Berna, 1° settembre 1931: si dispiace che la famiglia non abbia ricevuto sue notizie; nomina il fratello Alberto e il dottor Mario Zalla e riferisce di essere in procinto di partire per una gita ad Interlaken, da dove avrebbe raggiunto nuovamente Berna e in seguito Torino;
15) Schynige Platte, 2 settembre 1931: Invia i propri saluti.
Figurano inoltre 57 cartoline e un biglietto da visita inviati dai seguenti corrispondenti: Alessandro [Coppola], B. Coppola, [Francesco] Ciccino [Coppola], Emanuele, Giulia e Matilde Scarlata; famiglia Anfossi, e Laura Annino Leone, Margherita Antinori, Gaetanina Baratta, Rosa Bentivegna, amiche Cacopardo, Vincenzina Cusani, Maria Rosa D’Angelo, Tabbò De Marco (?), Maria Anna Ferrara, Rina Gastaldi, Adele Gherardi, Adele Giuffrè, Mariannina Greco, Mariastella e Giuseppe Ingianni, Vittorina La Valle, Emma Leone, Clelia ed Ernesto Lugaro (e Alfredo Coppola), famiglia Mauceri, Giuseppina Mangione Orlando; Maddalena, Santina, Gaetano e Santo Mocciaro; Luisa Moretti, Rosa Natoli, Antonio Pinelli, Anna Raimondi, Maria Ruggiani (?), Felicetta Sportelli; inoltre da Amalia, Antonio, Giovanna, Maria e figlie e un mittente non identificato.