Sciaky Isacco

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Contenuto

1 lettera manoscritta del filosofo Isacco Sciaky (1896-1979), a Meschieri:
1) Gerusalemme, 7 maggio 1974: Si scusa del lunghissimo silenzio che potrebbe far pensare che abbia dimenticato sia lui che la sua signora, ma non è così, non ha dimenticato tutte le loro gentilezze. Narra di aver pensato di scrivergli dopo aver letto sul Corriere della Sera un’indagine sulla condizione degli studi universitari da lui fatti in collaborazione con l’Istituto di psicologia dell’Università di Roma. Risultati che confermano la propria impressione maturata negli anni trascorsi in Italia. L’anno prima avrebbe avuto l’occasione per venire in Italia: un amico, Giuseppe Hassan, originario di Tripoli e residente a Roma, lo aveva invitato a passare qualche giorno a casa sua in luglio. L’amico si è poi recato in visita in Israele e, dal momento che ha frequenti contatti con loro, si è detto disponibile a procurargli quegli oggetti in rame ingombranti. Pertanto gli sarebbe molto grato se volesse inviargli quegli oggetti con ricevuta. Aggiunge che il tavolino che gli aveva prestato sui trova a Roma in custodia e che glielo restituirà alla prima occasione. Ringrazia di tutto. Riconosce che la lettera risulta lunga, nonostante abbia taciuto argomenti che forse lo interesserebbero. Spera di avere buone notizie e saluta cordialmente entrambi i coniugi.
Allegata busta da lettera.
Sottoscrizione “I. Sciaky”.
Carta intestata, con scritta parzialmente cancellata e ripetuta in lingua ebraica: “PROF. SCIAKY I. / RASSCO 24, KATAMON / TEL. 5779 / JERUSALEM”.

Estremi cronologici

7 Maggio 1974

Consistenza

1 carta

Collocazione fascicolo

b. 6, fasc. 22
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