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1) Cagliari, 20 maggio 1953: Si scusa del ritardo con cui scrive per ringraziare della fraterna amicizia dimostratagli a Montecatini. Gli ripete quanto già detto: che in Sardegna si sentono un po' distaccati dal mondo ufficiale della psicologia e per risolvere alcuni loro problemi non sanno a chi rivolgersi. Per lui, quindi, è una vera gioia poter contare su una persona come lui, che ha già suoperato i problemi che lui, [Piseddu], si accinge a studiare. Dice di avere iniziato da poco lo studio sistematico della parte statistica sul Cesa Bianchi e che alcune informazioni necessarie gli paiono assenti o oscure. Dopo aver calcolato su alcune prove l'equazione della curva normale, si trova a non saper calcolare l'indice di normalità. Non avendo a portata di mano altri testi di statistica applicata, il Ficher gli sembra troppo complicato, richiede qualche informazione bibliografica (il professor Palma parla di metodo carozzino) oppure gli elementi per l'esecuzione del calcolo, in quanto l'indice di normalità gli permetterebbe di sperimentare in loco la resa di alcuni reattivi. Dice di avere già spedito da molto tempo la relazione sul seminario, in cui rispettando le sue indicazioni, ha illustrato in particolare il lavoro del proprio gruppo. Gli farebbe piacere conoscere il suo parere, soprattutto in merito alla proposta di fare un corso sperimentale per orientatori in Sardegna. Al Centro di Cagliari stanno lavorando discretamente e, appena possibile, gli invierà i risultati delle nuove esperienze sul tremometro. Si scusa del disturbo e ringrazia. Manda i propri saluti a Violetta, specificando che quando sono partiti da Montecatini non sapeva che stesse poco bene. Si augura che fosse un disturbo passeggero e che stia nuovamente bene. Esprime la propria stima e lo invita a servirsi di lui per qualunque cosa gli servisse in Sardegna.
Sottoscrizione "Piseddu".
[Nota a firma di Francesco Deidda]: Gli invia la fotografia scattata alle Terme Tamereci, non è uscita molto bene, ma spera che sia ugualmente gradita.
2) Cagliari, 29 giugno 1954: Racconta che il Provveditorato di Nuoro gli ha chiesto una consulenza per il Centro bio-psico-ortogenetico, uno di quelli fondati dal Ruosi. Avrebbe voluto rifiutare, credendo che una consulenza in campo psicologico puà essere fornita solo da un docente di psicologia, ma, dato che il professor [Giorgio] Zunini è assente per le vacanze estive e che la richiesta è stata rivolta all'ENPI e non all'università, ha preferito accettare in modo che gli errori commessi si protraessero all'infinito. Tale consulenza, o meglio collaborazione, è gratuita. Ora il Ministero della Pubblica Istruzione ha assegnato al centro 300.000 £, da spendere entro il 15 luglio c.a., per la dotazione di tests e apparecchiature, per cui dice di aver fatto regolare ordinazione alle Organizzazioni speciali (OS). Le OS hanno risposto che l'ordinazione deve essere avallata da uno psicologo qualificato. Pertanto gli chiede di avallare tale ordinazione. Avrebbe potuto scrivere al professor Zunini, al quale sia lui che Deidda sono molto legati da amicizia e dallo studio, ma, trattandosi di una richiesta inviata all'ENPI, ha ritenuto che lui [Meschieri] fosse la persona più adatta. Chiede di essere informato se la cosa può essere risolta subito. Si scusa del disturbo, ringrazia e saluta.
Sottoscrizione "Valerio Piseddu".
3) Cagliari, 24 luglio 1954: Ringrazia per avergli "aperto le porte delle OS"; hanno già ricevuto parte del materiale ordinato, così potrà mettersi a lavorare all'inizio delle lezioni in ottobre. Passa a parlare di altro. Ricorderà il suo lavoro sullo "Z" di 300 minatori e il suo confronto con l'Albero. Il calcolo delle correlazioni sulle ipotetiche concordanze di questi due tests ha smentito una qualunque relazione. Dall'esame di questi dati è scaturito un fattore nuovo, infatti dal confronto fra i protocolli siglati da lui e quelli siglati dal Deidda ha messo in luce che i momenti intra ed extra di un gruppo di soggetti seguono un identico andamento quando il dato quantitativo di "C" viene raggruppato secondo una certa serie convenzionale. Inizialmente, ha creduto che si trattasse di una particolarità di quel gruppo, mentre eseguendo in seguito lo spoglio di altri 4 gruppi di protocolli, ha potuto osservare il ripetersi di questo fenomeno. Si rende conto che questa cosa, essendo uno studio personale potrebbe non interessargli, ma per ottenere la certezza di quello che sta cercando gli servirebbe che un campione a caso di circa 50 soggetti fosse vagliato da una decina di esaminatori diversi. Gli basterebbe solo la siglatura. Se la media dei risultati esaminati si comportasse come quella dei protocolli esaminati da lui, l'ipotesi sarebbe convalidata e sarebbe contraria a quanto affermto da Rorschac, perchè esisterebbe una perfetta simmetria dei momenti intra ed extra qualunque sia il campione considerato. La necessità di un gruppo di esaminatori per un solo gruppo di soggetti nasce dal fatto che tra i protocolli siglati da lui e dal Deidda esiste una differenza di momenti intra ed extra imutabile alle loro differenze caratterologiche. Domanda se sia possibile distribuire a una decina di esaminatori, che resteranno per lui anonimi, una cinquantina di protocolli "Z" da siglare. Lui penserebbe a fornire tutto il materiale utile allo scopo. Chiede un consiglio in merito al modo migliore per concludere la questione. Si scusa del fatto di approfittare della sua cortesia e saluta.
Sottoscrizione "Piseddu".
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3 lettere dattiloscritte del professore Valerio Piseddu, [psicologo del Centro di psicologia del lavoro (CPL) dell'Ente nazionale per la prevenzione degli infortuni (ENPI)], a Meschieri:1) Cagliari, 20 maggio 1953: Si scusa del ritardo con cui scrive per ringraziare della fraterna amicizia dimostratagli a Montecatini. Gli ripete quanto già detto: che in Sardegna si sentono un po' distaccati dal mondo ufficiale della psicologia e per risolvere alcuni loro problemi non sanno a chi rivolgersi. Per lui, quindi, è una vera gioia poter contare su una persona come lui, che ha già suoperato i problemi che lui, [Piseddu], si accinge a studiare. Dice di avere iniziato da poco lo studio sistematico della parte statistica sul Cesa Bianchi e che alcune informazioni necessarie gli paiono assenti o oscure. Dopo aver calcolato su alcune prove l'equazione della curva normale, si trova a non saper calcolare l'indice di normalità. Non avendo a portata di mano altri testi di statistica applicata, il Ficher gli sembra troppo complicato, richiede qualche informazione bibliografica (il professor Palma parla di metodo carozzino) oppure gli elementi per l'esecuzione del calcolo, in quanto l'indice di normalità gli permetterebbe di sperimentare in loco la resa di alcuni reattivi. Dice di avere già spedito da molto tempo la relazione sul seminario, in cui rispettando le sue indicazioni, ha illustrato in particolare il lavoro del proprio gruppo. Gli farebbe piacere conoscere il suo parere, soprattutto in merito alla proposta di fare un corso sperimentale per orientatori in Sardegna. Al Centro di Cagliari stanno lavorando discretamente e, appena possibile, gli invierà i risultati delle nuove esperienze sul tremometro. Si scusa del disturbo e ringrazia. Manda i propri saluti a Violetta, specificando che quando sono partiti da Montecatini non sapeva che stesse poco bene. Si augura che fosse un disturbo passeggero e che stia nuovamente bene. Esprime la propria stima e lo invita a servirsi di lui per qualunque cosa gli servisse in Sardegna.
Sottoscrizione "Piseddu".
[Nota a firma di Francesco Deidda]: Gli invia la fotografia scattata alle Terme Tamereci, non è uscita molto bene, ma spera che sia ugualmente gradita.
2) Cagliari, 29 giugno 1954: Racconta che il Provveditorato di Nuoro gli ha chiesto una consulenza per il Centro bio-psico-ortogenetico, uno di quelli fondati dal Ruosi. Avrebbe voluto rifiutare, credendo che una consulenza in campo psicologico puà essere fornita solo da un docente di psicologia, ma, dato che il professor [Giorgio] Zunini è assente per le vacanze estive e che la richiesta è stata rivolta all'ENPI e non all'università, ha preferito accettare in modo che gli errori commessi si protraessero all'infinito. Tale consulenza, o meglio collaborazione, è gratuita. Ora il Ministero della Pubblica Istruzione ha assegnato al centro 300.000 £, da spendere entro il 15 luglio c.a., per la dotazione di tests e apparecchiature, per cui dice di aver fatto regolare ordinazione alle Organizzazioni speciali (OS). Le OS hanno risposto che l'ordinazione deve essere avallata da uno psicologo qualificato. Pertanto gli chiede di avallare tale ordinazione. Avrebbe potuto scrivere al professor Zunini, al quale sia lui che Deidda sono molto legati da amicizia e dallo studio, ma, trattandosi di una richiesta inviata all'ENPI, ha ritenuto che lui [Meschieri] fosse la persona più adatta. Chiede di essere informato se la cosa può essere risolta subito. Si scusa del disturbo, ringrazia e saluta.
Sottoscrizione "Valerio Piseddu".
3) Cagliari, 24 luglio 1954: Ringrazia per avergli "aperto le porte delle OS"; hanno già ricevuto parte del materiale ordinato, così potrà mettersi a lavorare all'inizio delle lezioni in ottobre. Passa a parlare di altro. Ricorderà il suo lavoro sullo "Z" di 300 minatori e il suo confronto con l'Albero. Il calcolo delle correlazioni sulle ipotetiche concordanze di questi due tests ha smentito una qualunque relazione. Dall'esame di questi dati è scaturito un fattore nuovo, infatti dal confronto fra i protocolli siglati da lui e quelli siglati dal Deidda ha messo in luce che i momenti intra ed extra di un gruppo di soggetti seguono un identico andamento quando il dato quantitativo di "C" viene raggruppato secondo una certa serie convenzionale. Inizialmente, ha creduto che si trattasse di una particolarità di quel gruppo, mentre eseguendo in seguito lo spoglio di altri 4 gruppi di protocolli, ha potuto osservare il ripetersi di questo fenomeno. Si rende conto che questa cosa, essendo uno studio personale potrebbe non interessargli, ma per ottenere la certezza di quello che sta cercando gli servirebbe che un campione a caso di circa 50 soggetti fosse vagliato da una decina di esaminatori diversi. Gli basterebbe solo la siglatura. Se la media dei risultati esaminati si comportasse come quella dei protocolli esaminati da lui, l'ipotesi sarebbe convalidata e sarebbe contraria a quanto affermto da Rorschac, perchè esisterebbe una perfetta simmetria dei momenti intra ed extra qualunque sia il campione considerato. La necessità di un gruppo di esaminatori per un solo gruppo di soggetti nasce dal fatto che tra i protocolli siglati da lui e dal Deidda esiste una differenza di momenti intra ed extra imutabile alle loro differenze caratterologiche. Domanda se sia possibile distribuire a una decina di esaminatori, che resteranno per lui anonimi, una cinquantina di protocolli "Z" da siglare. Lui penserebbe a fornire tutto il materiale utile allo scopo. Chiede un consiglio in merito al modo migliore per concludere la questione. Si scusa del fatto di approfittare della sua cortesia e saluta.
Sottoscrizione "Piseddu".