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Le carte del medico Alfredo Albertini sono conservate in parte presso il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell'Università degli studi di Milano-Bicocca, a cui sono state donate dagli eredi nel luglio 2018, in parte (soprattutto per quanto riguarda i materiali fotografici) a Laveno Mombello (Varese) presso il nipote, il quale ha consentito all'Aspi di realizzarne copie digitali. Si tratta di un piccolo nucleo documentale (55 fascicoli contenuti in due faldoni) sopravvissuto ai bombardamenti della casa milanese di famiglia, dove era custodita la maggior parte della corrispondenza e della documentazione risalente al primo Novecento.
In fase di riordino, le carte sono state suddivise in 7 serie: "Lettere ad Albertini", "Lettere di Albertini", "Documenti personali", "Documenti scientifici", "Fotografie", "Materiali a stampa" e "In morte di Alfredo Albertini". Nel carteggio sono presenti, tra le altre, diverse lettere tra Albertini e il collega Onofrio Ricchetti (1944-1950) e alcune lettere e cartoline inviate ad Albertini tra il 1939 ed il 1946 da colleghi e pazienti (ad esempio i medici Ambrogio Cecchini e Angelo Francesco La Cava, e la benefattrice Gemma Vaccarossi). Da segnalare inoltre un album di fotografie intitolato “La battaglia per Gorizia agosto 1916”, che testimonia la sua partecipazione alla prima guerra mondiale; un album di fotografie di famiglia degli anni 1941-1949; alcune fotografie sciolte, sia personali che di carattere scientifico. Sono presenti poi diverse tessere associative, alcune con fotografia, tra cui quella di iscrizione alla Società italiana per l’assistenza medico-psico-pedagogica ai minorati dell’età evolutiva (SIAME), firmata dal presidente Ferruccio Montesano; alcune pubblicazioni di Albertini, tra cui i due volumi La scuola speciale Treves (1935) e Per vivere sani (1942); necrologi e articoli commemorativi.
Si segnala che altro materiale (tra cui la documentazione relativa agli studi e alle attività professionali, la valigetta contenente strumenti medici utilizzata per le visite a domicilio, pubblicazioni e album fotografici) è stato donato nel 2009 dagli eredi alla Scuola elementare di Appignano del Tronto (Ascoli Piceno), intitolata ad Albertini.
07/08/2018 (aggiornamento 28/02/2020)
Inventario a cura di Giada Bazan e Paola Zocchi
Le carte del medico Alfredo Albertini sono conservate in parte presso il Centro Aspi – Archivio storico della psicologia italiana dell'Università degli studi di Milano-Bicocca, a cui sono state donate dagli eredi nel luglio 2018, in parte (soprattutto per quanto riguarda i materiali fotografici) a Laveno Mombello (Varese) presso il nipote, il quale ha consentito all'Aspi di realizzarne copie digitali. Si tratta di un piccolo nucleo documentale (55 fascicoli contenuti in due faldoni) sopravvissuto ai bombardamenti della casa milanese di famiglia, dove era custodita la maggior parte della corrispondenza e della documentazione risalente al primo Novecento.
In fase di riordino, le carte sono state suddivise in 7 serie: "Lettere ad Albertini", "Lettere di Albertini", "Documenti personali", "Documenti scientifici", "Fotografie", "Materiali a stampa" e "In morte di Alfredo Albertini". Nel carteggio sono presenti, tra le altre, diverse lettere tra Albertini e il collega Onofrio Ricchetti (1944-1950) e alcune lettere e cartoline inviate ad Albertini tra il 1939 ed il 1946 da colleghi e pazienti (ad esempio i medici Ambrogio Cecchini e Angelo Francesco La Cava, e la benefattrice Gemma Vaccarossi). Da segnalare inoltre un album di fotografie intitolato “La battaglia per Gorizia agosto 1916”, che testimonia la sua partecipazione alla prima guerra mondiale; un album di fotografie di famiglia degli anni 1941-1949; alcune fotografie sciolte, sia personali che di carattere scientifico. Sono presenti poi diverse tessere associative, alcune con fotografia, tra cui quella di iscrizione alla Società italiana per l’assistenza medico-psico-pedagogica ai minorati dell’età evolutiva (SIAME), firmata dal presidente Ferruccio Montesano; alcune pubblicazioni di Albertini, tra cui i due volumi La scuola speciale Treves (1935) e Per vivere sani (1942); necrologi e articoli commemorativi.
Si segnala che altro materiale (tra cui la documentazione relativa agli studi e alle attività professionali, la valigetta contenente strumenti medici utilizzata per le visite a domicilio, pubblicazioni e album fotografici) è stato donato nel 2009 dagli eredi alla Scuola elementare di Appignano del Tronto (Ascoli Piceno), intitolata ad Albertini.
07/08/2018 (aggiornamento 28/02/2020)