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1) Rennes, s.d.: biglietto di auguri “Meilleurs vœux”.
2) Rennes, 31 marzo 1965: gli annuncia la morte della moglie e condivide con il collega e amico il proprio dolore. Ricorda la partecipazione della donna al Congresso internazionale di filmologia di Parigi nel 1955, al quale aveva partecipato anche Musatti. Risponde poi ai quesiti che Kanizsa gli aveva posto nella precedente lettera del 10 marzo relativi alla costruzione del “Cercle carré”, alla cui realizzazione collabora anche l’assistente di Beuchet, Joseph Danjou. Richiede a Kanizsa una bibliografia completa dei più recenti saggi italiani sulla psicologia della percezione, conoscendo già i lavori di Renzo Canestrari, Angiola Massucco Costa e Fabio Metelli, già indicatigli dal prof. Metzger.
3) Rennes, 18 settembre 1965: chiede a Kanizsa notizie sull’apparecchio che ha recentemente realizzato e inviato in Italia, il “Cercle carré”.
4) Rennes, 16 ottobre 1965: conferma di aver ricevuto l’assegno di pagamento per l’apparecchio costruito da Danjou. Si augura poi che Kanizsa abbia tempo e modo di riferire le sue personali osservazioni relativamente al funzionamento del “Cercle carré” negli studi sulla percezione.
5) Rennes, 12 novembre 1965: si rallegra che il suo “Cercle carré” sia giunto intatto a Kanizsa e che il professore triestino abbia potuto compiere la sperimentazione dell’apparecchio. Risponde poi positivamente all’invito di Kanizsa di recarsi a Trieste per avviare una proficua collaborazione scientifica con il suo gruppo di lavoro. Beuchet anticipa alcune delle questioni delle quali vorrebbe discutere anche con Musatti.
6) Rennes, 31 marzo 1966: si scusa con Kanizsa per aver tanto ritardato nell’invio di sue notizie a causa degli impegni universitari. Conferma poi la data del proprio arrivo in Italia, il 21 aprile 1966, e apporta alcune modifiche al programma delle dimostrazioni che intende effettuare durante la sua visita, programma che aveva in precedenza comunicato a Kanizsa nella lettera del 9 dicembre 1965.
7) Rennes, 2 gennaio 1969: biglietto di auguri per il nuovo anno, con il quale Beuchet coglie l’occasione di congratularsi per i “trés beau livre” che Kanizsa gli ha inviato. Beuchet manda i propri saluti e felicitazioni anche al gruppo di lavoro di Trieste Vicario, Zampieri, Minguzzi coautori dei volumi. Beuchet discute di alcuni articoli di Kanizsa che ha avuto il tempo di leggere e approfondire durante le vacanze natalizie. Si augura poi di leggere presto il saggio di Kanizsa sui rapporti tra la percezione del momento e l’esperienza del passato.
8) Rennes, 21 ottobre 1969: risponde con un certo ritardo a Kanizsa che gli aveva chiesto di esporgli le idee di ricerca in lui nate in seguito alla lettura del saggio di Kanizsa sulla percezione. Beuchet descrive la situazione univesitaria “piuttosto turbolenta” all’apertura del nuovo anno accademico; informa Kanizsa che in maggio aveva presentato a Bordeaux, durante l’Assemblea generale della Società francese di psicologia, un esperimento su “l’apprentissage kinesthésique d’une structure tridimensionelle dans une situation de conflit entre le toucher et la vue”. Sottolinea l’importanza di conoscere in quale misura il tatto sia in grado di correggere una illusione di prospettiva o meglio della percezione visuale e attraverso quale processo. Cita poi gli studi di William H.Kilpatrick. Risponde all’invito di Kanizsa di recarsi nuovamente a Trieste: ritiene molto difficile lasciare l’Università in un periodo così turbolento e si rammarica inoltre che la maggior parte dei suoi colleghi siano più interessati agli studi di psicoanalisi che non alla psicologia sperimentale della percezione.
9) Rennes, 14 dicembre 1969: esprime il proprio sconcerto per la situazione politica e sociale generale; risponde positivamente all’invito di Kanizsa di recarsi in Italia ed espone i suoi progetti di viaggio. Lamenta poi la scarsa attenzione dedicata dai colleghi alla psicologia sperimentale.
10) Rennes, 3 marzo 1970: propone le date per il suo viaggio a Trieste: 2425 aprile. Si dichiara onorato dell’invito dell’Università di Trieste. Accenna ad alcuni temi che protranno essere discussi durante la sua visita.
11) Rennes, 1° aprile 1970: chiede di poter ritardare di alcune settimane il suo viaggio a Trieste a causa della malattia del fratello.
12) Rennes, 13 aprile 1970: informa Kanizsa della scomparsa del fratello e propone nuove date per la sua visita a Trieste, 1516 maggio. Espone poi il programma del suo viaggio in Italia: Trieste, Padova, Venezia. Accenna al tema delle ricerche che sta svolgendo.
13) Rennes, 28 aprile 1970: comunica a Kanizsa giorno e orario del suo arrivo a Trieste.
14) Rennes, 23 maggio 1970: scrive a Kanizsa dopo il viaggio in Italia esprimendo la propria soddisfazione e gioia per gli incontri e gli scambi di idee cha ha avuto la possibilità di fare con i ricercatori italiani. Si occupa poi di alcune questioni amministrative relative al rimborso del viaggio. Conclude la lettera con i saluti ai colleghi Zampieri, Vicario, Minguzzi.
15) SaintCast, 9 agosto 1970: scrive a Kanizsa una cartolina dalla località di vacanze in cui risiede, con la quale gli conferma di aver ricevuto il rimborso per il viaggio a Trieste dall’Università italiana.
16) Rennes, 1 giugno 1973: informa Kanizsa sull’intenzione di pubblicare la descrizione di un esperimento compiuto da un allievo di Beuchet, M. Le Liboux, sotto la sua guida nel 1971, sul tema del “conflit entre une structure partielle et une structure globale”. Inoltre vorrebbe approfondire il tema della “philosophie de la chose”, nonostante ritenga opportuno, al momento, mantenere il focus sul tema principale del proprio lavoro, vale a dire il “contrasto tra tratto e vista nella percezione”; descrive quindi nel dettaglio gli esperimenti che sta effettuando. Conclude la lettera augurandosi di poter un giorno invitare Kanizsa nella propria università.
17) Rennes, 28 dicembre 1975: gli invia un biglietto di auguri per il nuovo anno e si augura di incontrarlo al Congresso internazionale di psicologia del 1976 a Parigi, invitandolo a recarsi a Rennes insieme ai suoi colleghi.
Contenuto
Sedici tra lettere, cartoline e biglietti manoscritti e dattiloscritti in francese inviati dallo psicologo Jean Beuchet, professore dell’Università di Rennes, a Kanizsa:1) Rennes, s.d.: biglietto di auguri “Meilleurs vœux”.
2) Rennes, 31 marzo 1965: gli annuncia la morte della moglie e condivide con il collega e amico il proprio dolore. Ricorda la partecipazione della donna al Congresso internazionale di filmologia di Parigi nel 1955, al quale aveva partecipato anche Musatti. Risponde poi ai quesiti che Kanizsa gli aveva posto nella precedente lettera del 10 marzo relativi alla costruzione del “Cercle carré”, alla cui realizzazione collabora anche l’assistente di Beuchet, Joseph Danjou. Richiede a Kanizsa una bibliografia completa dei più recenti saggi italiani sulla psicologia della percezione, conoscendo già i lavori di Renzo Canestrari, Angiola Massucco Costa e Fabio Metelli, già indicatigli dal prof. Metzger.
3) Rennes, 18 settembre 1965: chiede a Kanizsa notizie sull’apparecchio che ha recentemente realizzato e inviato in Italia, il “Cercle carré”.
4) Rennes, 16 ottobre 1965: conferma di aver ricevuto l’assegno di pagamento per l’apparecchio costruito da Danjou. Si augura poi che Kanizsa abbia tempo e modo di riferire le sue personali osservazioni relativamente al funzionamento del “Cercle carré” negli studi sulla percezione.
5) Rennes, 12 novembre 1965: si rallegra che il suo “Cercle carré” sia giunto intatto a Kanizsa e che il professore triestino abbia potuto compiere la sperimentazione dell’apparecchio. Risponde poi positivamente all’invito di Kanizsa di recarsi a Trieste per avviare una proficua collaborazione scientifica con il suo gruppo di lavoro. Beuchet anticipa alcune delle questioni delle quali vorrebbe discutere anche con Musatti.
6) Rennes, 31 marzo 1966: si scusa con Kanizsa per aver tanto ritardato nell’invio di sue notizie a causa degli impegni universitari. Conferma poi la data del proprio arrivo in Italia, il 21 aprile 1966, e apporta alcune modifiche al programma delle dimostrazioni che intende effettuare durante la sua visita, programma che aveva in precedenza comunicato a Kanizsa nella lettera del 9 dicembre 1965.
7) Rennes, 2 gennaio 1969: biglietto di auguri per il nuovo anno, con il quale Beuchet coglie l’occasione di congratularsi per i “trés beau livre” che Kanizsa gli ha inviato. Beuchet manda i propri saluti e felicitazioni anche al gruppo di lavoro di Trieste Vicario, Zampieri, Minguzzi coautori dei volumi. Beuchet discute di alcuni articoli di Kanizsa che ha avuto il tempo di leggere e approfondire durante le vacanze natalizie. Si augura poi di leggere presto il saggio di Kanizsa sui rapporti tra la percezione del momento e l’esperienza del passato.
8) Rennes, 21 ottobre 1969: risponde con un certo ritardo a Kanizsa che gli aveva chiesto di esporgli le idee di ricerca in lui nate in seguito alla lettura del saggio di Kanizsa sulla percezione. Beuchet descrive la situazione univesitaria “piuttosto turbolenta” all’apertura del nuovo anno accademico; informa Kanizsa che in maggio aveva presentato a Bordeaux, durante l’Assemblea generale della Società francese di psicologia, un esperimento su “l’apprentissage kinesthésique d’une structure tridimensionelle dans une situation de conflit entre le toucher et la vue”. Sottolinea l’importanza di conoscere in quale misura il tatto sia in grado di correggere una illusione di prospettiva o meglio della percezione visuale e attraverso quale processo. Cita poi gli studi di William H.Kilpatrick. Risponde all’invito di Kanizsa di recarsi nuovamente a Trieste: ritiene molto difficile lasciare l’Università in un periodo così turbolento e si rammarica inoltre che la maggior parte dei suoi colleghi siano più interessati agli studi di psicoanalisi che non alla psicologia sperimentale della percezione.
9) Rennes, 14 dicembre 1969: esprime il proprio sconcerto per la situazione politica e sociale generale; risponde positivamente all’invito di Kanizsa di recarsi in Italia ed espone i suoi progetti di viaggio. Lamenta poi la scarsa attenzione dedicata dai colleghi alla psicologia sperimentale.
10) Rennes, 3 marzo 1970: propone le date per il suo viaggio a Trieste: 2425 aprile. Si dichiara onorato dell’invito dell’Università di Trieste. Accenna ad alcuni temi che protranno essere discussi durante la sua visita.
11) Rennes, 1° aprile 1970: chiede di poter ritardare di alcune settimane il suo viaggio a Trieste a causa della malattia del fratello.
12) Rennes, 13 aprile 1970: informa Kanizsa della scomparsa del fratello e propone nuove date per la sua visita a Trieste, 1516 maggio. Espone poi il programma del suo viaggio in Italia: Trieste, Padova, Venezia. Accenna al tema delle ricerche che sta svolgendo.
13) Rennes, 28 aprile 1970: comunica a Kanizsa giorno e orario del suo arrivo a Trieste.
14) Rennes, 23 maggio 1970: scrive a Kanizsa dopo il viaggio in Italia esprimendo la propria soddisfazione e gioia per gli incontri e gli scambi di idee cha ha avuto la possibilità di fare con i ricercatori italiani. Si occupa poi di alcune questioni amministrative relative al rimborso del viaggio. Conclude la lettera con i saluti ai colleghi Zampieri, Vicario, Minguzzi.
15) SaintCast, 9 agosto 1970: scrive a Kanizsa una cartolina dalla località di vacanze in cui risiede, con la quale gli conferma di aver ricevuto il rimborso per il viaggio a Trieste dall’Università italiana.
16) Rennes, 1 giugno 1973: informa Kanizsa sull’intenzione di pubblicare la descrizione di un esperimento compiuto da un allievo di Beuchet, M. Le Liboux, sotto la sua guida nel 1971, sul tema del “conflit entre une structure partielle et une structure globale”. Inoltre vorrebbe approfondire il tema della “philosophie de la chose”, nonostante ritenga opportuno, al momento, mantenere il focus sul tema principale del proprio lavoro, vale a dire il “contrasto tra tratto e vista nella percezione”; descrive quindi nel dettaglio gli esperimenti che sta effettuando. Conclude la lettera augurandosi di poter un giorno invitare Kanizsa nella propria università.
17) Rennes, 28 dicembre 1975: gli invia un biglietto di auguri per il nuovo anno e si augura di incontrarlo al Congresso internazionale di psicologia del 1976 a Parigi, invitandolo a recarsi a Rennes insieme ai suoi colleghi.