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1) [Milano], 27 ottobre 1936: ringrazia per le espressioni affettuose e per gli auguri che ricambia. Informa il suocero che da un po’ di tempo Ottaviano ha cambiato stile di vita, con positive ripercussioni sulla salute e sul suo lavoro. Riferisce che stanno proseguendo nella ricerca di una sistemazione abitativa definitiva. ringrazia Pieraccini per il suo interessamento, assicurando che lo terrà aggiornato. Chiede a sua volta di avere notizie della famiglia.
In calce un’aggiunta di mano di Ottaviano Pieraccini: comunica l’invio di uno stralcio di giornale in cui segnala la presenza, nella “Cronaca milanese” del suo nome e di quello di Olga nell’elenco dei “matrimoniati”
2) Oggiono, 17 maggio 1943: riferisce dell’arrivo ad Oggiono, in un posto bello ma con poche comodità. Immagina che Gina e i bambini si trovino bene in campagna e che anche Popa [Vittoria] abbia la possibilità di raggiungere Arezzo con facilità. Racconta che la figlia Ninani [Pasqualina] rimpiange la compagnia dei cugini. Aggiunge che Ottaviano e Carlo stanno bene. Raccomanda a Lalla di approfittare della tranquillità data dall’assenza dei bambini per curarsi e riposarsi. Ringrazia per tutte le premure ricevute e raccomanda di scriverle presto e più a lungo. Invia saluti anche da parte di Ninani.
Aggiunge l’indirizzo: O. Pieraccini – Suore Domenicane | Molinatto – Oggiono (Como)
3) Milano, 28 dicembre 1945: descrive con commozione la recente commemorazione di Ottaviano e di Roberto [Veratti] e i discorsi dell’avvocato Marzola e degli onorevoli Mazzoni e Targetti, che saranno presto riuniti in un opuscolo. Racconta della pubblicità data all’evento, nel corso del quale sono anche state distribuite delle foto. Ne allega una, promettendo l’invio di altre copie e degli articoli di giornale usciti per l’occasione in un plico a parte. Riferisce di aver assistito alla cerimonia da un palco del teatro, insieme a Ninani, a Carlo, a Carla, alla mamma e ad Augusta, mentre i familiari di Veratti erano in un altro palco. Si compiace dell’attenta partecipazione di Ninani, che ha dimostrato di aver compreso la situazione, come ha avuto modo di provare anche in un colloquio con Marzola. Aggiunge di aver consegnato al comitato il telegramma di Pieraccini, mentre Carlo mostrato la lettera dello zio Gaetano. Sia augura che abbiano ricevuto in tempo il telegramma con cui segnalava la trasmissione della commemorazione alla radio, promettendo di invierne comunque una copia. Rivela la felicità di Ninani per la lettera del nonno e il suo dispiacere di non avere la possibilità di recarsi ad Arezzo dovendo tornare in collegio. Scrive di aver sistemato la questione del negozio, dicendosi felice perché finalmente potrebbe avere la possibilità di tenere Ninani con sé. Esprime il suo profondo affetto per la bambina, intensificato dal fatto che ormai è tutto ciò che le rimane di Ottaviano. Insieme a ninani, invia auguri affettuosi per il nuovo anno. Se Gina fosse ancora ad Arezzo, chiede di ringraziarla per la sua lettera alla quale risponderà presto.
Carta intestata: Avv. Ottaviano Pieraccini | Milano
Unita una foto di Ottaviano Pieraccini
4) Milano, 12 marzo 1946: si augura che abbiano ricevuto le sue cartoline da S. Vigilio e ringrazia per la lettera di Popa [Vittoria]. Descrive la cerimonia della posa della stele in memoria degli avvocati caduti per la libertà che ha avuto luogo il 14 febbraio nella sede del tribunale, con la partecipazione dell’onorevole Ferdinando Targetti, dell’avvocato Vallino e del presidente della Corte d’appello Aldo Cartasegna. Aggiunge che Niniani ha partecipato alla commemorazione ed è stata oggetto di molte attenzioni da parte degli amici del padre. Riferisce che il 28 marzo, nella ricorrenza della scomparsa di Ottaviano, verrà inoltre posta una lapide sulla loro casa di via Filangeri, precisando che la strada verrà poi intitolata al nome del defunto. In occasione della posa della lapide verrà anche distribuito l’opuscolo con i discorsi commemorativi, gli articoli degli amici e forse anche qualche lettera scrittale da Ottaviano dal campo di concentramento di Fossoli. Da parte sua, promette di pubblicare un annuncio sul giornale, chiedendo al suocero e ai familiari se desiderano pensare a un loro testo. Unisce le fotografie di Ninani con la divisa del collegio. Promette una visita in occasione delle festività pasquali, forse in compagnia degli amici Cartasegna, che offrirebbero un passaggio in automobile. Invia saluti estesi a Gina, a Piero e ai bambini.
Carta intestata: Avv. Ottaviano Pieraccini | Milano
Unite due fotografie di Ninani scattate dal fotografo G. Testani di Milano.
5) Milano, 12 giugno 1947: si scusa per il lungo ilenzio. Chiede notizie di tutti e in particolare della Popa, immaginando che sia ormai nato l’erede. Informa che lunedì 16 Ninani inizierà gli esami di ammissione alla prima media, che dovrebbero finire per il 20. Chiede notizie riguardo l’organizzazione delle vacanze poiché la bambina non vede l’ora di raggiungerli, per stare con il nonno e i cugini Puccio [Paolo] e Mimma [Carla]. Invia saluti affettuosi anche da parte di Ninani. In calce i saluti di pugno di Ninani.
Contenuto
Quattro lettere, cinque cartoline di Olga Mazzucchelli, moglie di Ottaviano Pieraccini, al suocero e alla famiglia:1) [Milano], 27 ottobre 1936: ringrazia per le espressioni affettuose e per gli auguri che ricambia. Informa il suocero che da un po’ di tempo Ottaviano ha cambiato stile di vita, con positive ripercussioni sulla salute e sul suo lavoro. Riferisce che stanno proseguendo nella ricerca di una sistemazione abitativa definitiva. ringrazia Pieraccini per il suo interessamento, assicurando che lo terrà aggiornato. Chiede a sua volta di avere notizie della famiglia.
In calce un’aggiunta di mano di Ottaviano Pieraccini: comunica l’invio di uno stralcio di giornale in cui segnala la presenza, nella “Cronaca milanese” del suo nome e di quello di Olga nell’elenco dei “matrimoniati”
2) Oggiono, 17 maggio 1943: riferisce dell’arrivo ad Oggiono, in un posto bello ma con poche comodità. Immagina che Gina e i bambini si trovino bene in campagna e che anche Popa [Vittoria] abbia la possibilità di raggiungere Arezzo con facilità. Racconta che la figlia Ninani [Pasqualina] rimpiange la compagnia dei cugini. Aggiunge che Ottaviano e Carlo stanno bene. Raccomanda a Lalla di approfittare della tranquillità data dall’assenza dei bambini per curarsi e riposarsi. Ringrazia per tutte le premure ricevute e raccomanda di scriverle presto e più a lungo. Invia saluti anche da parte di Ninani.
Aggiunge l’indirizzo: O. Pieraccini – Suore Domenicane | Molinatto – Oggiono (Como)
3) Milano, 28 dicembre 1945: descrive con commozione la recente commemorazione di Ottaviano e di Roberto [Veratti] e i discorsi dell’avvocato Marzola e degli onorevoli Mazzoni e Targetti, che saranno presto riuniti in un opuscolo. Racconta della pubblicità data all’evento, nel corso del quale sono anche state distribuite delle foto. Ne allega una, promettendo l’invio di altre copie e degli articoli di giornale usciti per l’occasione in un plico a parte. Riferisce di aver assistito alla cerimonia da un palco del teatro, insieme a Ninani, a Carlo, a Carla, alla mamma e ad Augusta, mentre i familiari di Veratti erano in un altro palco. Si compiace dell’attenta partecipazione di Ninani, che ha dimostrato di aver compreso la situazione, come ha avuto modo di provare anche in un colloquio con Marzola. Aggiunge di aver consegnato al comitato il telegramma di Pieraccini, mentre Carlo mostrato la lettera dello zio Gaetano. Sia augura che abbiano ricevuto in tempo il telegramma con cui segnalava la trasmissione della commemorazione alla radio, promettendo di invierne comunque una copia. Rivela la felicità di Ninani per la lettera del nonno e il suo dispiacere di non avere la possibilità di recarsi ad Arezzo dovendo tornare in collegio. Scrive di aver sistemato la questione del negozio, dicendosi felice perché finalmente potrebbe avere la possibilità di tenere Ninani con sé. Esprime il suo profondo affetto per la bambina, intensificato dal fatto che ormai è tutto ciò che le rimane di Ottaviano. Insieme a ninani, invia auguri affettuosi per il nuovo anno. Se Gina fosse ancora ad Arezzo, chiede di ringraziarla per la sua lettera alla quale risponderà presto.
Carta intestata: Avv. Ottaviano Pieraccini | Milano
Unita una foto di Ottaviano Pieraccini
4) Milano, 12 marzo 1946: si augura che abbiano ricevuto le sue cartoline da S. Vigilio e ringrazia per la lettera di Popa [Vittoria]. Descrive la cerimonia della posa della stele in memoria degli avvocati caduti per la libertà che ha avuto luogo il 14 febbraio nella sede del tribunale, con la partecipazione dell’onorevole Ferdinando Targetti, dell’avvocato Vallino e del presidente della Corte d’appello Aldo Cartasegna. Aggiunge che Niniani ha partecipato alla commemorazione ed è stata oggetto di molte attenzioni da parte degli amici del padre. Riferisce che il 28 marzo, nella ricorrenza della scomparsa di Ottaviano, verrà inoltre posta una lapide sulla loro casa di via Filangeri, precisando che la strada verrà poi intitolata al nome del defunto. In occasione della posa della lapide verrà anche distribuito l’opuscolo con i discorsi commemorativi, gli articoli degli amici e forse anche qualche lettera scrittale da Ottaviano dal campo di concentramento di Fossoli. Da parte sua, promette di pubblicare un annuncio sul giornale, chiedendo al suocero e ai familiari se desiderano pensare a un loro testo. Unisce le fotografie di Ninani con la divisa del collegio. Promette una visita in occasione delle festività pasquali, forse in compagnia degli amici Cartasegna, che offrirebbero un passaggio in automobile. Invia saluti estesi a Gina, a Piero e ai bambini.
Carta intestata: Avv. Ottaviano Pieraccini | Milano
Unite due fotografie di Ninani scattate dal fotografo G. Testani di Milano.
5) Milano, 12 giugno 1947: si scusa per il lungo ilenzio. Chiede notizie di tutti e in particolare della Popa, immaginando che sia ormai nato l’erede. Informa che lunedì 16 Ninani inizierà gli esami di ammissione alla prima media, che dovrebbero finire per il 20. Chiede notizie riguardo l’organizzazione delle vacanze poiché la bambina non vede l’ora di raggiungerli, per stare con il nonno e i cugini Puccio [Paolo] e Mimma [Carla]. Invia saluti affettuosi anche da parte di Ninani. In calce i saluti di pugno di Ninani.