Pieraccini Eulalia (Lalla). 1930

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Ventotto lettere di Eulalia (Lalla o Lalluzzi) Pieraccini ai familiari:

1) Consuma, 22 agosto 1930: ringrazia per la cartolina. Si compiace che i familiari siano rimasti soddisfatti della pensione e abbiano fatto un buon viaggio di ritorno. Assicura di trovarsi bene a sua volta. Aggiunge che il tempo è splendido. Invia saluti affettuosi a parenti e conoscenti. Porge il benvenuto alla sorella Teresa.
2) Consuma, 29 agosto 1930: ringrazia per la cartolina da Agnano scrittale dal padre. Si compiace che i familiari si trovino tutti riuniti e si rallegra per il progetto del padre e del fratello Piero di farle una visita, invitandoli ad informarla per tempo. Assicura di sentirsi bene e di riuscire a camminare molto. Invia saluti estesi ai familiari, ad assunta, ai medici e alle suore dell’istituto.
3) Consuma, 30 agosto 1930: informa che a Consuma non esiste bandita, ma che chiunque può cacciare, tanto che numerosi cacciatori hanno già prenotato pernottamenti. Le lepri sono poco numerose, mentre esistono molte quaglie e starne. Se i familiari decidessero di raggiungerla, magari anche con Bajocco e Tonino, potrebbero quindi divertirsi. Raccomanda tuttavia di fare attenzione poiché l’anno precedente in una vicina bandita si sono verificati episodi di avvelenamento di cani. Invia saluti estesi ai familiari e ai coniugi Bonucci.
4) Conusuma, 1° settembre 1930: chiede notizie della prima giornata di caccia. Ringrazia il padre e il fratello Piero dei saluti inviati da Arezzo. Avverte miglioramenti nelle sue condizioni. Invia saluti.
5) Consuma, 5 settembre 1930: ringrazia il padre per la graditissima lettera. Si compiace che i familiari abbiano deciso di venirla a trovare martedì. Fornisce ragguagli sugli orari dei postali per Piero. Si scusa di non avere scritto il giorno precedente. Informa di avere invece scritto a zia Vittoria, invitandola a raggiungere la compagnia martedì. Chiede di fare in modo di recapitarle la sveglia, un plaid o uno scialle.
6) Consuma, 5 settembre 1930: scrive nuovamente a mezzo espresso, replicando il contenuto della precedente, poiché si è resa conto che la cartolina non sarebbe arrivata prima di lunedì.
7) Consuma, 6 settembre 1930: conferma che attende la visita dei familiari martedì. Raccomanda tuttavia di fare attenzione al tempo. Assicura che non starà in pensiero in caso non riuscissero ad avvertirla di cambiamenti di programma. Informa che il tempo è ottimo, ma che è necessario coprirsi per ripararsi dagli sbalzi di temperatura. Riferisce che continua a fare progressi.
8) Consuma, 7 settembre 1930: scrive una lettera che farà impostare a Firenze, ribadendo quanto scritto nella precedente, poiché desidera che i familiari la ricevano entro lunedì. Racconta delle sue passeggiate. Comunica che la zia e lo zio non potranno unirsi alla gita. Ricorda i fratelli Carlo, Ottaviano, Teresa e Gina.
9) Consuma, 10 settembre 1930: si augura che i familiari abbiano fatto un buon rientro ad Agnano, esprimendo gratitudine per la loro visita. invia saluti. Assicura di stare bene. Racconta di come ha trascorso la giornata di bel tempo.
10) Consuma, 11 settembre 1930: comunica di aver ricevuto la cartolina del padre, compiacendosi del buon viaggio di ritorno fatto dai familiari. Assicura di sentirsi bene. Fornisce ragguagli sul tempo e su come passa le giornate.
12) Consuma, 12 settembre 1930: ringrazia il padre per la cartolina e lo aggiorna sulle sue giornate. Gli fornisce indicazioni sulla caccia nei dintorni, specificando che si tratta di una zona particolarmente adatta alla caccia alle beccacce in dicembre. Lo informa sul tempo.
13) Consuma, 13 settembre 1930: aggiorna i familiari sulla vacanza.
14) Consuma, 15 settembre 1930: spiega i motivi per i quali non ha scritto domenica. Tranquillizza i familiari sul tempo, “che non è affatto uggioso”. Racconta di come ha trascorso le ultime giornate. assicura che sta bene. Se il tempo lo consentirà vorrebbe trattenersi ancora a Consuma, considerato il giovamento che ne trae. Si compiace della prossima riunione familiare. Si rallegra con i cacciatori. Ringrazia Teresicchio per le fotografie.Invia saluti per tutti.
16) Consuma, 16 settembre 1930: rassicura i familiari sul suo stato di salute e li aggiorna sul meteo. Descrive le sue passeggiate quotidiane. Lascerà la pensione domenica. Chiede al padre se sia preferibile che vada direttamente ad Arezzo oppure alla Verna per continuare la villeggiatura. Rimane in attesa di indicazioni, anche se spera che pure i familiari decidano di prorogare le vacanze in montagna di qualche giorno, poiché tutti, dal padre, alla madre, a Teresa e Piero ad Ottaviano ne trarrebbero vantaggio. Chiede di riferire ad Attilia che gli angeli la proteggono. Raccomanda di portare i suoi saluti ai signori Bonucci, ai signori. Pisani e a Zelmira.
17) [Consuma], 18 settembre 1930: ringrazia per la lettera del padre, scusandosi per il disturbo che gli arreca, costringendolo a scriverle anche quando dovrebbe riposare. Partendo da Consuma, ha deciso di non rientrare subito ad Arezzo, ma di recarsi alla Verna fermandosi prima a Poppi. Farà il viaggio con l’avvocato. Ha intenzione di trattenersi alla Verna fin verso la fine del mese. Invita i familiari a prorogare a loro volta la villeggiatura, mostrandosi dispiaciuta per l’imminente partenza di Piero e Teresa. Ringrazia quest’ultima per le fotografie. Si dice certa che i familiari apprezzeranno la gita a S. Marino, che lei ha visitato con i Bonucci. Invia saluti affettuosi.
18) Consuma, 19 settembre 1930: avverte che sta per partire da Consuma per recarsi a Poppi, dove dormirà, e andare la mattina seguente alla Verna. Assicura che sta bene. Aggiunge che il tempo è splendido. Raccomanda saluti ai signori Bonucci, ai medici e alle suore.
19) Verna, 20 settembre 1930: avverte di essere arrivata a destinazione e di essersi sistemata in albergo.
20) Verna, 21 settembre 1930: fornisce ragguagli circa la sistemazione in albergo, di cui è pienamente soddisfatta. Sta bene, il clima è piacevole. La località non è triste come pensava. Invita i familiari a passare per un té, anche perché così Teresa e Piero potrebbero ascoltare padre Vigilio, organista della Verna “che suona meravigliosamente”.
21) Verna, 21 settembre 1930: cartolina di saluti.
22) Verna, 26 settembre 1930: fornisce ragguagli sul tempo, caldo ma con qualche nuvola. Racconta di aver fatto una passeggiata nel bosco di faggi in mattinata e di essere andata a prendere del ghiaccio con la cameriera e l’uomo dell’albergo alla ghicciaia. Accenna scherzosamente ad un’uscita alla casa dei nani con la nipote Popa.
23) Verna, 27 settembre 1930: ringrazia i familiari per la lettera e in particolare il padre per quanto ha scritto al proprietario dell’albergo. Assicura alla madre di non aver bisogno di nulla. Ha ricevuto la cartolina da S. Marino. Attende la letterina di Popa da Siena. Si complimenta con la nipote per un’altra lettera che ha trovato “composta benissimo e molto affettuosa e garbata”. Comunica l’intenzione di partire entro il 5 ottobre.
24) Verna, 1° ottobre 1930: ringrazia per la cartolina che ha ricevuto dai familiari. Invia auguri alla nipote Popa per i suoi studi. Le promette un dono da parte dei nani. Racconta di aver scritto ad Ottaviano, dal quale non ha ricevuto risposta ad una cartolina inviata da Consuma. Il clima è piacevole ed ha potuto fare qualche passeggiata: il giorno precedente è arrivata fino alla Fonte di S. Francesco dalla parte di Chitignano, mentre in mattinata è salita al monte Penna. Promette di aggiornarli riguardo il suo rientro ad Arezzo. Invia saluti. Accenna ad una cartolina scrittale da Maria, la figlia del dottor Nenci.
25) Verna, 2 ottobre 1930: ringrazia per la cartolina. Racconta delle sue giornate che dedica al riposo.
26) Verna, 3 ottobre 1930: invia una cartolina con il panorama di Chiusi per la madre Nina. Racconta di come ha trascorso la giornata. Fornirà indicazioni circa la sua partenza. Ringrazia il padre per la lettera. Si dice contenta per la gita a Camaldoli, che non conosce. Invia saluti estesi al padre, a Gina e a Popa.
27) Verna, [4 ottobre 1930]: avverte che partirà lunedì alla chiusura della pensione. Chiede se possibile di passare a prenderla l’indomani mattina o lunedì per poi ripartire nel pomeriggio per Camaldoli. Se non dovesse vedere nessuno, prenderà l’autobus.
28) Verna, 4 ottobre 1930: ribadisce il contenuto del biglietto precedente, mandato tramite uno chauffeur: chiede di venire a prenderla lunedì, quando chiuderà la pensione. Potranno pranzare insieme e poi partire alla volta di Camaldoli. Se possibile, potrebbero anche fare una sosta a Poppi, facendo seguito ad un invito dell’avvocato. Chiede tuttavia indicazioni ai familiari: se la cosa fosse troppo complicata da organizzare, assicura che non avrebbe problemi a muoversi con i mezzi e a fermarsi a dormire a Poppi o a Bibbiena. Invia saluti.

Estremi cronologici

22 Agosto – 4 Ottobre 1930

Consistenza

29 carte

Collocazione fascicolo

b. 5, fasc. 11
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