Si conservano 16 minute manoscritte di un ciclo di 17 conferenze di encefalografia tenuto nell’anno scolastico 1882-1883 da Andrea Verga, probabilmente all’Ospedale Maggiore di Milano:
1) Conferenza I: “La descrizione degli involucri molli dell’encefalo è parte integrante ed essenziale della descrizione dell’encefalo e sta a questa come la meteorologia alla geografia. Non potevasi dunque in un trattato di encefalografia omettere la descrizione delle membrane encefaliche. Generalità filologiche-storiche delle meningi o membrane dell’encefalo e della spina. Si accenna ad un errore grossolano degli antichi. Sinonimia della dura meninge. Sua formazione nell’embrione. Sua divisibilità. Sua natura cellulo-fibrosa. Opinione erronea degli antichi sulla contrattilità di questa membrana. Uomini grandi, propositi grandi. Prolungamento e duplicature, ossia processi veri e spuri della stessa membrana. Della grande falce. Della piccola falce. Del tentorio o della tenda del cervelletto. Dell’annello o della piega circondante il corpo pituitario. Arterie, vene, vasi linfatici, nervi della dura meninge. Oltre le funzioni meccaniche che la dura meninge esercita. La dura-madre stimolata coll’elettricità non produce movimento in date parti dell’organismo animale”, 6 dicembre 1882.
2) Conferenza II: “I corpi del Pacchioni […]. Dell’aracnoide-sinonimia […]. Del liquido cefalo-rachidiano”, 13 dicembre 1882 .
3) Conferenza III: “Magendie fece un bel lavoro sul liquido cephalorachidienne […]. Qualità fisico chimiche del liquido del Cotunnio [Cotugno]. Programma d’indagini che resterebbero a farsi su questo liquido dai medici alienisti. Sinonimi della meninge interna, giustamente chiamata pia madre e vascolare. Sua grande estensione. Differenza della pia madre spinale […]”, 20 dicembre 1882.
4) Conferenza IV: “Ricchezza del sistema arterioso encefalico dei tronchi principali. Carotidi interne e loro ramificazioni. Vertebrali e loro rami. Del circolo del Willis”, 27 dicembre 1882.
5) Conferenza V: “Si ritorna sull’arteria vertebrale e sul circolo del Willis a gloria dei dottori Barbieri, Frigerio e Verga. Si ritorna sulla circolazione del cervello, entrando in maggiori dettagli sulle arterie, secondo Duret”, 3 gennaio 1883.
6) Conferenza VI: “La flessuosità delle arterie […]. Le arborizzazioni delle arterie cerebrali […]. Dell’ateromorfia delle arterie cerebrali, della loro atrofia e di quella della trama cellulare, del loro embolismo o meglio della loro trombosi che può essere embolica od autoctona. Degli emboli adiposi dei bevoni. Trovansi anche nei vasi cerebrali e forse più là che altrove. Dell’iperemia interna ed estrena del cranio, attiva e passiva, nei sani di mente e nei pazzi”, 10 luglio 1883.
7) Conferenza VII: “Dell’iperemia della pia madre nella meningite e nella mania acuta. Sintomi dell’iperemia e cura di questi”, 17 gennaio 1883.
8) Conferenza VIII: “Seni encefalici della calotta o torcolari. Seno longitudinale superiore, inferiore. Seno retto. Seno o seni occipitali posteriori. Seno trasverso o laterale, in parte orizzontale, in parte discendente e sigmide. Seni della base, ottalmici, atorcolari. Petroso superiore, petroso inferiore. Occipitale anteriore. Cavernao. Circolare di Ridley. Sfeno-parietale. Seno petroso anteriore o squamoso. Suo acquedotto comunicante col seno laterale”, 24 gennaio 1883.
9) Conferenza IX: “Studi di Trolard sul sistema venoso e miei. I circoli venosi della base del cranio. Il mio acquedotto di comunicazione e la mia vena retrograda o solitaria. Li emisferi del Santorini e le vene diploiche. Perché tanti diverticoli e tante comunicazioni nel sistema venoso encefalico. Nel cervello oltre un polso circolatorio abbiamo un polso respiratorio”, 14 febbraio 1883.
10) Conferenza X: “Come Flourens dimostri l’aumento respiratorio del cervello essere principalmente dovuto a ingorghi dei seni intravertebrali. Altre osservazioni relative alle oscillazioni respiratorie. Che avvenga del liquido cefalo-rachidiano sotto le medesime. Come mantenere entro certi limiti i movimenti circolatori e respiratori cerebrali. I ripieghi accumulati dalla natura per assicurare l’irrorazione sanguigna cerebrale spiegano la lucidità mentale serbata dal Prof. [Francesco] Ambrosoli fino all’ultimo momento. Della trombosi per flebite dei seni della dura madre. Idee non abbastanza fondate del Benvenisti sulla loro influenza nella pazzia e nell’epilessia”, 21 febbraio 1883.
11) Conferenza XI: “Perché non si deve separare lo studio dell’encefalo da quello delle sue membrane. Come si presenta la madre che è o che fu iperemica. Se la pellagra dipenda dall’infiammazione del dorso della grande falce. Perché la dura madre sia or lassa or tesa. Della pachimeningite interna. Bellissimo caso offerto dal celebre poeta Tommaso Grossi”, 28 febbraio 1883.
12) Conferenza XII: “Dei tumori della dura madre. Tumori della pagina esterna: Cruveilhier, Taramelli. Tumori della pagina interna: ancora Cruveilhier, Bozzolo a Bizzozero, Monti, Verga. Pazzi deposti nel Museo del nostro Ospitale. Tumori cistici. Un tumore tubercoloso. Tumori della dura madre spinale. Osteomi. Memoria premiata dal d. Sangalli sui tumori”, 7 marzo 1883.
13) Conferenza XIII: “Dell’aracnoide […]. Le sue alterazioni più ovvie sono: le granulazioni o rugosità o asprezze, l’ispessimento bianco-grigio, le ossificazioni e cretificazioni, l’adesione tra la pagina parietale e la viscerale, la raccolta sierosa nella grande cavità dell’aracnoide, l’edema meningeo. Due parole sulle denominazioni con cui si designa la flogosi delle diverse membrane del cervello”, 14 marzo 1883.
14) Conferenza XIV: “Stato normale della pia madre. Sua anemia e atrofia. Sua iperemia e conseguenza […]. Della meningite o meninginite. Cruveilhier. Caso di meningite tubercolare o granulare spinale. Aderenza della pia madre alla superficie cerebrale. Rari i tumori nella pia madre […]. Strano il caso di tre lipometti della pia madre […]. Sarebbero le lesioni del cervelletto la causa o altra delle cause della pellagra?”, 21 marzo 1883.
15) Conferenza XVI: “Difficoltà di riconoscere all’esterno del cranio i confini dei diversi lobi del cervello. Come studiare secondo Broca la topografia cranio-cerebrale. Come si trova la scissura di Rolando, secondo Lussana e secondo Gavoy sul teschio? Come si trova la scissura di Rolando secondo Lussana e secondo Giacomini sulla testa del vivo? Avvertimento di Gavoy e di Giacomini ai chirurghi relativamente alle trapanazioni del cranio. Mie ricerche di topografia cranio-cerebrale”, 4 aprile 1883. Allegato disegno colorato ad acquerello della sezione del cranio. In alto a destra si legge: “Gavoy”.
16) Conferenza XVII: “Il mio metodo per studiare la cranio topografia è preferibile a quello di Broca. Sono sempre nel sicuro. Insegnamento che io ne traggo. La diversità di volume tra l’uno e l’altro emisfero cerebrale rende difficile persino l’indicare la scissura interemisferica. Miei errori in proposito. E’ un fatto che il seno longitudinale superiore non corrisponda alla sutura sagittale. Corollari di prudenza. Vaghe nozioni di topografia cranio-cerebrale”, 11 aprile 1883. Allegata figura a stampa bianca e nera con la seguente didascalia: “G. Zoja. Del teschio di P. Massacra”.
Note
Manca la conferenza XV, che dovrebbe datarsi tra il 22 marzo 1883 e il 3 aprile 1883.
Nella conferenza XII risulta mancante la memoria del Sangalli.