Herzen Alessandro

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11 lettere del fisiologo Alessandro Herzen (1839-1906) a Buccola:
1) [Firenze], 21 giugno 1876: Lo ringrazia per la colta bibliografia che ha redatto ed elogia il modo eccellente in cui ha saputo riassumere le sue opere, ringraziandolo altresì per aver rimediato a "un difetto di composizione" della sua "Memoria sulla coscienza, motivando la sua formula”, cosa che egli aveva fatto soltanto in una lettera a Ribot.
2) [Firenze], 5 maggio 1879: Lo ringrazia per il cortese dono e si scusa di non poter contraccambiare immediatamente. Gli comunica però che ristamperà il lavoro, aggiungendovi l’introduzione e apportandovi alcune modifiche e che, una volta pubblicato, glielo invierà con gran piacere. Conclude inviandogli i propri saluti.
3) [Firenze], 6 giugno 1879: Gli comunica di aver letto con piacere il suo scritto sulla “Eredità”, che trova chiaro nell’esposizione nonchè opera di propaganda scientifica molto utile. Lo sprona a proseguire nel cammino intrapreso e gli chiede di fornirgli le sue indicazioni sul terzo capitolo dell’opera che gli ha inviato.
4) [Firenze], 2 dicembre 1879: Gli comunica di aver pubblicato, oltre allo studio sulla coscienza, soltanto un lavoro sulla “Fisiologia del libero arbitrio”, del quale si appresta ad inviargli la terza edizione, che contiene anche altri articoli di minore importanza. Gli consiglia di non tralasciare, nella sua rassegna, il libro di Sergi “Elementi di Psicologia” (Milano, Dumolard) e di fargli conoscere il parere di Tamburini riguardo ad esso unitamente a quello riguardante l’articolo di Panizza.
5) [Firenze], 8 luglio 1880: Si scusa per non potergli fornire indicazioni precise in merito all’articolo del Vacherot. Lo informa, però, di aver letto molti mesi prima, sul Journal Officiel de France, un commento dello studioso, che in una seduta dell'Académie des Science Morales et Politiques, esponendo e lodando il libro di Ribot sulla “Psicologia in Germania”, aveva fatto riferimento alla sua “ingegnosa teoria della coscienza”. In tale occasione però Vacherot, aveva criticato, il fatto che essa venisse applicata esclusivamente all’uomo “normale” e non ai malati. Conclude, chiedendogli di controllare se esistono a Modena i rendiconti di tale incontro.
6) [Firenze], 13 ottobre 1880: Gli chiede di inviargli una copia manoscritta della “Comunicazione sulla Coscienza” in modo da poterne parlare sulla “Rassegna” e sulla “Revue Philosophique” di Ribot. Gli comunica che lo scritto di Schiff non esiste più e che si trattava semplicemente di una lettura popolare priva di evidenze scientifiche. Conclude inviando i propri saluti anche al Prof. Tamburini.
7) [Firenze], 20 ottobre 1880: Lo ringrazia per la copia della sua memoria e gli propone di pubblicare “tale e quale” la seconda parte sulla Rassegna come “articolo suo”, al quale egli apporrebbe semplicemente “una frase introduttoria”. Quanto ai propri esperimenti sui bambini, gli consiglia di ripeterli su bambini di diverse età, per poter verificare che “il tempo fisiologico cresce a misura che l’età diminuisce”.
8) [Firenze], 1 gennaio 1881: Lo ringrazia per gli auguri ricevuti e ricambia affettuosamente, salutando anche il Prof. Tamburini. Lo prega di esprimere un parere in merito all’articolo contenuto nella “Rassegna” settimanale del 26 dicembre, che accenna alla nuova teoria di Schiff.
9) [Losanna], 3 novembre 1881: Gli comunica l'invio, a breve, dell’articolo di cui gli ha precedentemente parlato e lo ringrazia per i lavori ricevuti, che leggerà quanto prima. Gli chiede di porgere i propri saluti a tutti gli amici, in particolar modo al Mosso e di comunicare a quest’ultimo di aver ricevuto una cassa dal Pellegrino, ma di non averla ancora aperta.
10) [Firenze], 8 novembre 1881, biglietto: Gli comunica la pubblicazione del suo articolo nella "Rassegna" della domenica successiva.
11) [Losanna], 1 gennaio 1883: Gli porge i più sentiti auguri di buon inizio d’anno e lo ringrazia per tutti i lavori che gli ha inviato nel corso del tempo e che ha letto con molto piacere. Ha appena saputo della imminente pubblicazione di un un suo lavoro internazionale sulla “Natura dell’attività psichica” e si augura che, in esso, venga citato il proprio lavoro “Moto psichico e coscienza”. Afferma, inoltre, di essere sempre più persuaso dell’esattezza della “legge fisica della coscienza” e lo ringrazia per essere stato il primo ad averle reso giustizia. Conclude inviando i propri saluti anche al Prof. Morselli.

Estremi cronologici

21 Giugno 1876 – 1 Gennaio 1883

Consistenza

11 carte

Collocazione fascicolo

23->volume: V
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