Rusconi Mauro

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2 lettere del naturalista Mauro Rusconi (1776 – 1849):
1) [s.l.], 19 novembre [s.a.]: Se Panizza vuole vedere una cosa che gli farà piacere, lo esorta ad andare da lui al più presto. Poiché Panizza stesso dice, nel suo libro sui vasi linfatici, che “i maggiori alvei del sistema linfatico dei rettili abbracciano e inviluppano i maggiori vasi sanguigni”, gli segnala che ha trovato, con le proprie iniezioni, che quasi tutte le arterie scorrono sempre nel centro del vaso linfatico e ne costituiscono l’asse, non solo per quanto riguarda l’aorta, ma anche per quanto riguarda i tronchi più piccoli. Lo attende per mostrargliene la prova.
2) [s.l.], Dalla propria casa, 13 dicembre 1840: Desiderando continuare a vivere con lui “in buona armonia ed amicizia”, gli manda una nota da leggere prima di spedirla a Milano alla Biblioteca. Spiega che nel discorso che ha pronunciato all’Istituto, ha parlato di Panizza come un collega ed amico, attribuendogli la scoperta che i tronchi arteriosi dell’aorta sono avviluppati nelle pareti linfatiche, senza sapere se Boiano [Ludwig Heinrich Bojanus] li avesse già visti. Malgrado la premura che ha dimostrato per lui, Panizza l’ha ingiuriato e l’ha fatto passare per un venditore di fumo, “come un uomo che si fa bello delle scoperte altrui” e che non ha capito nulla di quanto Panizza ha scritto nel suo libro. Gli chiede quindi di chiarire tutto nella prossima seduta o renderà pubblica la propria nota e combatterà per difendere il proprio onore, anche ricorrendo, se occorre, al giudizio degli Istituti di Francia o di Berlino.

Note

1) Allegato è presente il disegno del “cervello della rana veduto per di sotto” con una didascalia in cui Rusconi descrive l’ottavo nervo e paragona le proprie osservazioni a quelle di [Karl Friedrich] Burdach.

Estremi cronologici

1840

Collocazione fascicolo

b. 06, fasc. 129
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