“Egregio Collega”

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Contenuto

Una minuta di lettera indirizzata ad un “Egregio Collega”:
1) Milano, 10 settembre 1885: si dice “dolentissimo” perché né lui, né un altro dei medici alienisti italiani è intervenuto alla riunione straordinaria psichiatrica di Anversa [Congresso di psichiatria e neurologia]: avrebbero potuto mostrare “come in Italia da oltre 12 anni si segue per la statistica dei pazzi ricoverati nei manicomi pubblici e privati una classificazione uniforme, che ha basi analoghe a quelle che il Sig. Lefebvre dà alla propria, non differendone che per un maggior numero di tipi frenopatologici”. Gli invia la tavola che ha proposto a scopo statistico al Congresso freniatrico di Imola nel 1874, adottata per tutta l’Italia. Lo prega di darne un esemplare al collega Lefebvre, affinché veda come anche nella sua proposta emergano gli stessi dubbi e le stesse riserve. Spiega che si tratta della tavola statistica che ha usato per i censimenti dei pazzi ricoverati nei manicomi e negli ospedali italiani per gli anni 1874-1877 e 1880, e per il censimento del 1883 che sta pubblicando nell’Archivio italiano per le malattie nervose. Dice che la tavola ha subito finora solo una piccola modifica nel 1880: “cessai cioè dal far la pazzia morale sinonimo di ragionante”, perché non tutte le pazzie ragionanti possono chiamarsi pazzie morali; ha dunque unito la pazzia morale alla pazzia ciclica, inserendola subito dopo le frenastenie, perché entrambe queste forme gli sembra che abbiano “uno speciale temperamento nervoso ereditario e costituiscano il ponte naturale per cui dalle frenopatie congenite si passa alle acquisite”. Anche in questo è dunque d’accordo con il suo concittadino, il dottor Semal. Lo prega di credere che non è “spinto a questa specie di rivendicazione da un sentimento di vanità, ma solo dalla gratitudine e dal rispetto che devo al corpo eminente che ha onorato la mia proposta de’ suoi suffragi”. Sarebbe stato ben lieto di ricordare all’assemblea “che nel giovine Regno d’Italia la Società freniatrica italiana appena costituita diede bell’esempio di abnegazione e di concordia e di saggezza adottando per la statistica degli alienati una tavola uniforme”, la quale, utilizzata per un regno di 28 milioni d’abitanti, potrebbe estendersi con poche modifiche anche a una popolazione molto maggiore. Ma l’età e i problemi di salute gli impediscono di allontanarsi dalla propria residenza.

Note

Carta intestata a “Società freniatrica italiana / 25 ottobre 1873”.

Estremi cronologici

1885

Collocazione fascicolo

b. 06, fasc. 070
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