Arpesani Giustino

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Minuta di lettera a Giustino Arpesani:
1) Milano, 29 luglio 1852: Scrive di aver sempre chiesto ed ottenuto notizie sul suo conto dagli amici e da suo padre, ora è felice di averne ricevute da lui direttamente, soprattutto perché sono positive. Lo informa di essere ancora scapolo, ma essendo stato chiamato alla direzione dell’Ospedale Maggiore, gli pare di avere “una mezza dozzina di mogli e un migliaio di figli”. Alla Senavra, per il momento, è stato assegnato Cesare Castiglioni. Il “compilatore” della «Gazzetta medica italiana» è ora solo Strambio, mentre lui si è riservato un numero che esce a mesi alterni intitolato «Appendice psichiatrica», di cui la settimana successiva uscirà il quarto numero. Vorrebbe inserire il breve articolo del suo amico dottor Cesati nella «Appendice» per la natura dell’argomento trattato. In questo modo avrebbe si più “tarda dffusione”, ma sicuramente più ampia poiché godrebbe dei suoi propri abbonati oltre che di quelli della «Gazzetta». Se però Cesati non volesse attendere due mesi, lui sarebbe pronto a passare l’articolo a Strambio per farlo uscire sulla «Gazzetta». Chiede di farli sapere la decisione di Cesati e di fargli i complimenti da parte sua.

Note

Carta intestata “Gazzetta medica italiana federativa Lombardia / corso San Vittore e 40 martiri n.1177”.

Estremi cronologici

1852

Collocazione fascicolo

b. 06, fasc. 061
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