Vitta Sforni Susanna

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6 lettere di Susanna Vitta, moglie di Davide Sforni:
1) Baveno, Lago Maggiore, 11 agosto 1880: Scrive di aver ricevuto la lettera di Verga solo una volta giunta a Baveno, dopo il viaggio al Monte Generoso, dal cui clima freddo è fuggita per raggiungerne uno più mite. Informa di aver scritto all'amico ingegnere in merito al motivo per cui non era stata informata delle ragioni per cui il suo fattore di Abbiate avesse fatto opposizione in Consiglio comunale al proposto Biffi. Si tratta probabilmente di motivi di carattere economico. Chiede a Verga notizie della sua salute e fornisce informazioni sulla propria.
2) Napoli, 3 gennaio 1881: Ringrazia per gli auguri di buon compleanno. Scrive in merito alla salute dei propri nervi.
3) Milano, 18 giugno 1882: Ringrazia Verga per la sua amicizia e per le belle parole che ha usato nei suoi confronti nella lettera inviatale lo scorso inverno. Ringrazia anche per l'invio del Resoconto della seduta della [Società di patrocinio pei pazzi poveri] avvenuta lo scorso maggio. Si dichiara "beata" per il fatto che l'opera pia di cui Verga è "patrocinatore e illuminata guida progredisca ed ottenga i migliori risultati"; fa plauso all'elogio che Verga ha fatto al defunto Leone e scrive inoltre di aver sentito "la più viva emozione" per le nobili parole che Verga ha pronunciato in onore dei suoi "correligionàri infamemente perseguitati" in varie province, "che pure si vantano di sentire e praticare il progresso sociale". Avverte infine che lascerà Milano mercoledì e chiede a Verga di trovare una mezz'ora per andare a trovarla.
4) Bogliasco (Genova), 9 marzo 1884: Ringrazia Verga per le "belle e dolci espressioni" che le ha rivolto in seguito al "lieve benefizio" che ha devoluto alla Società di patrocinio pei pazzi poveri. Lo aggiorna sulla situazione della propria malattia, che "ora è favorevolmente modificata" al punto che ha acquistato peso ("ingrasso come le mie consorelle cioè quelle tali che una volta ebbero il merito di salvare il Campidoglio").
5) Milano, 2 giugno 1885: Elogia Verga per la sua bontà d'animo. Si duole che non si possa ottenere quanto sperato a vantaggio di "quella famiglia derelitta". L'Istituzione è in grado di elargire solo piccoli soccorsi, così da garantire almeno che "questi infelici" possano vivere senza soffrire la fame per vari giorni.
6) Pisa, Hotel Nettuno, 7 gennaio 1892: Scrive di aver ricevuto la "poetica letterina" di Verga, ma di non poter rispondere in versi. Ringrazia per le parole affettuose e lusinghiere che egli ha usato nei suoi confronti e si dichiara onorata della sua amicizia.

Note

2-3) Carta intetestata con sigla SVS.
4) In calce minuta della risposta di Verga.

Estremi cronologici

1880-1892

Collocazione fascicolo

b. 06, fasc. 011
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