Vai all’inventario
1) [Milano], 27 agosto 1854: Non avendo il coraggio di parlargli, scrive ringraziandolo per le gentilezze. Castiglioni gli ha chiesto fin dall’anno prima e voleva accettare un incarico presso la Senavra e lui aveva accettato, ma «la pronta dell’ottimo mio collega Dottor Garbagnati mandò a vuoto ogni pratica, ed io rimasi tranquillamente al mio posto, nel quale ebbi a sperimentare gli effetti della di Lei benevolenza». Ora si ripropone il posto, perché il dr. Introzzi passa a una condotta dei Corpi Santi, ma lui si trova in “un doloroso frangente”. Dopo la morte del padre è costretto a chiedere un congedo. L’impiego di medico astante presso la Senavra lo attrae molto, anche perché potrebbe così “assecurare materialmente l’esistenza, non paventare altrimenti pel futuro”.
2) Milano, 3 gennaio 1873: Si rivolge a Verga come amico, consigliere e padre. Dice che ha troppo lavoro e che rimanda «a Tarchini la nota sul detenuto incendiario»; compilerà per la metà del mese la relazione sul concorso di Ferrara.
3) Milano, 13 marzo 1881: Ringrazia per il Ditirambo, ma confessa di essere seriamente malato dall’anno prima, quando in Consiglio comunale i dolori lancinanti a tutto il corpo cominciarono a farsi più fieri.
4) Milano, 1 aprile 1883: Ringrazia per la memoria Sulla ubbriachezza in Milano e annuncia che il Consiglio provinciale sta decidendo il suo collocamento a riposo.
5) Milano, 2 luglio 1883: Annuncia il suo collocamento a riposo e ringrazia per le parole pronunciate da Verga in Consiglio provinciale. Ringrazia anche a nome della moglie e della figlia adottiva.
Contenuto
5 lettere del medico Romolo Griffini (1825 – 1887):1) [Milano], 27 agosto 1854: Non avendo il coraggio di parlargli, scrive ringraziandolo per le gentilezze. Castiglioni gli ha chiesto fin dall’anno prima e voleva accettare un incarico presso la Senavra e lui aveva accettato, ma «la pronta dell’ottimo mio collega Dottor Garbagnati mandò a vuoto ogni pratica, ed io rimasi tranquillamente al mio posto, nel quale ebbi a sperimentare gli effetti della di Lei benevolenza». Ora si ripropone il posto, perché il dr. Introzzi passa a una condotta dei Corpi Santi, ma lui si trova in “un doloroso frangente”. Dopo la morte del padre è costretto a chiedere un congedo. L’impiego di medico astante presso la Senavra lo attrae molto, anche perché potrebbe così “assecurare materialmente l’esistenza, non paventare altrimenti pel futuro”.
2) Milano, 3 gennaio 1873: Si rivolge a Verga come amico, consigliere e padre. Dice che ha troppo lavoro e che rimanda «a Tarchini la nota sul detenuto incendiario»; compilerà per la metà del mese la relazione sul concorso di Ferrara.
3) Milano, 13 marzo 1881: Ringrazia per il Ditirambo, ma confessa di essere seriamente malato dall’anno prima, quando in Consiglio comunale i dolori lancinanti a tutto il corpo cominciarono a farsi più fieri.
4) Milano, 1 aprile 1883: Ringrazia per la memoria Sulla ubbriachezza in Milano e annuncia che il Consiglio provinciale sta decidendo il suo collocamento a riposo.
5) Milano, 2 luglio 1883: Annuncia il suo collocamento a riposo e ringrazia per le parole pronunciate da Verga in Consiglio provinciale. Ringrazia anche a nome della moglie e della figlia adottiva.