Ferrario Ercole

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4 lettere del medico Ercole Ferrario:
1) Busto Arsizio, 17 maggio [1852 – 1853]: Invia a Verga “il lavoro promesso” per la pubblicazione sulla “Gazzetta medica”. Lo avverte poi di essere molto impegnato e che quindi potrà fare la collazione degli “Atti dell’Ospedale” soltanto in tempi più lunghi. Chiede inoltre che gli venga inviato il libro che Bertani aveva preparato per fargli annotare “le cose degne di considerazione”. Commenta brevemente un articolo sulla condizione dei medici condotti.
2) [s.l.], [post 1852]: Scrive a Verga del caso di una giovane affetta da prolasso del retto, che i parenti vorrebbero far ricoverare presso l’Ospedale Maggiore. La ragazza sarà condotta a Milano dal dottor Angelo Ambrosoli, che Ferrario raccomanda a Verga. Esprime il desiderio di leggere presto il saggio storico di Verga sulle Scuole dell’Ospedale.
3) [s.l.], [1852 – 1854]: Informa Verga di aver messo su carta il proprio pensiero sulla condizione dei medici condotti, uno scritto rivolto soprattutto agli studenti di medicina che volessero intraprendere tale carriera. Lo invia a Verga per un giudizio ed eventuale pubblicazione sulla “Gazzetta medica”. Prosegue con osservazioni sulla questione delle condotte mediche. Chiude la lettera spiegando perché ha firmato lo scritto in questione con lo pseudonimo Alessio Alessi.
4) [s.l.], [s.d.]: Scrive riguardo alla possibile pubblicazione nella “Appendice” di un estratto di articolo dagli Annali. Chiede poi a Verga di parlare in suo favore in merito all’affare di Varese.

Note

1) Il lavoro citato potrebbe essere “Intorno ad una particolare forma di spasmo che si osserva frequente in Busto Arsizio”, «Gazzetta medica italiana», n. 33, 16 agosto 1852.

Estremi cronologici

[1852]-[1871]

Collocazione fascicolo

b. 03, fasc. 015
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