De Filippi Filippo

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12 lettere del medico, naturalista e zoologo Filippo De Filippi (1814-1867):
1) Milano, 24 ottobre [1839]: Scrive a Verga di essersi informato sulla sua salute e di essere a conoscenza del suo progetto di viaggio a Comacchio con il professor Panizza. Cita il comune amico Beretta e il libraio Landani. Esprime il proprio immutato affetto per Verga. Descrive il proprio viaggio in Tirolo, in particolare si sofferma sulle bellezze della Val di Fassa. Mostra entusiasmo e curiosità per gli esiti del viaggio di Verga a Comacchio. Riflette sul futuro di Verga come scienziato dopo l'esperienza a Pavia.
2) Milano, 3 gennaio 1840: Si rammarica e rimprovera Verga per la scarsa comunicazione epistolare. Sconsiglia a Verga di recarsi a Milano dopo la conclusione degli studi a Pavia, caldeggia invece il ritorno a Treviglio. Informa Verga di essere stato nominato al Museo Civico. Riferisce della visita di Rusconi da lui presentato a Kramer. Manda i suoi saluti a Panizza, Brugnatelli, Cairoli, Novati e altri.
3) Milano, 16 gennaio 1848: Informa Verga della cattiva salute di Ravizza. Esprime il proprio rammarico per avere lasciato Milano e gli amici, nonostante fosse felice di andarsene. Discorre del Museo Civico. Manda i suoi saluti a Bertani.
4) Milano, [1849]: Chiede notizie sul lavoro di Verga pubblicato sulla Gazzetta medica dedicato alla "mocciose".
Nel post scriptum descrive le scoperte del dottor Schuters.
5) Luinate (?), 12 aprile 1850: Manifesta il suo stupore e dolore per l'internamento nel manicomio Dufour di don Peppe.
6) Torino, 8 dicembre 1862: Scrive del prossimo trasferimento a Pavia di Verga. Dichiara che Brioschi è contrario a nuovi stabilimenti, perché occupato a sbrigare le pratiche in corso, volendo ritornare agli studi matematici, ma si dichiara certo che sottoporrà le istanze di Verga per un nuovo ospedale al suo successore. Non ha notizie sul possibile successore di Matteucci e nomina alcuni possibili candidati (Amari, Imbriani, Giorgini, Guerrieri).
Scrive poi in merito all'abate Camerani, il quale inviava i propri pezzi letterari alla "Gazzetta del popolo", giornale "morto dopo pochi mesi di vita".
7) Torino, 2 luglio 1863: Manifesta a Verga il desiderio che il dottor Schrön possa lavorare qualche mese presso la "brugna" [il deposito dei cadaveri dell'Ospedale Maggiore]. Esprime il convincimento che "a parte la scienza che si può imparare sui libri, vi è un mondo di manualità che bisogna imparare de visu" ed è per questo che chiede per il dottor Schrön una cameretta e strumenti di ricerca per poter lavorare "in brugna". Scrive anche della possibilità di acquistare un grande microscopio di Engelbert per l'Ospedale Maggiore.
8) Torino, 16 maggio [1864]: Informa Verga di essere incaricato dalla missione cattolica di cercare un medico per l'Imperatore di Birmania e gli chiede qualche nome di giovane medico capace.
9) [s..l.], [maggio 1864]: Dichiara idoneo il candidato proposto da Verga per la Birmania, ma conferma a Verga che sarebbe meglio che il giovane medico non portasse subito con lui la moglie. Illustra le mansioni che il medico dovrà svolgere in Birmania al servizio dell'Imperatore e fornisce i dettagli dell'incarico.
10) [s.l.], 13 luglio 1864: Rimprovera Verga di non aver risposto con sollecitudine alla sua lettera e gli comunica di aver trovato un giovane medico disposto a partire per la Birmania. Discorre poi dell'operato di Filippo Lussana nel concorso di Pavia e dello scioglimento della Commissione senza risultati.
11) [s.l.], [1864 – 1865]: Lamenta l'operato del Consiglio di amministrazione dell'Ospedale Maggiore per quanto riguarda l'anatomia patologica, ormai trasformata in "anatomia topografica". Invia un promemoria per il dottor Amadeo in partenza per la Birmania.
12) [s.l.], 26 maggio 1865: Chiede a Verga informazioni circa la nuova cattedra istituita presso l'Ospedale Maggiore, che credeva essere di anatomia patologica. Chiede infine una raccomandazione per il dottor Schrön, giovane medico anatomo-patologo molto promettente.

Note

6) Matteucci diventa Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d’Italia (governo Rattazzi) nel 1862. Durante il suo mandato elabora un progetto per organizzare la scuola pubblica su più livelli: statale, provinciale e comunale.
8) In calce minuta di risposta di Verga del 22 maggio. La data è ricavata dal contesto.
11) La data, presunta, è ricavata dal contesto. Il pro memoria citato non è presente.

Estremi cronologici

[1839]-1865

Consistenza

12 carte

Collocazione fascicolo

b. 02, fasc. 094
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