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50 lettere del letterato Cesare Cantù (1804-1895):1) Milano, 19 febbraio 1856: Sollecita Verga a continuare a dedicarsi alla nuova opera per l'Istituto [lombardo]. Lo ringrazia per il discorso, di cui apprezza il connubio tra psicologia e filologia, morale e igiene, e il rendiconto. Ha appreso dall'amico Rizzi che Verga gode di migliore salute e dice che non lo va a trovare per rispetto delle sue occupazioni.
2) [Milano], 2 febbraio [1857]: Ha letto sulla «Gazzetta» della propria nomina a segretario [dell'Istituto lombardo], che non ha cercato e alla quale vorrebbe rinunciare. Preannuncia a Verga che gli farà visita l'indomani per chiedergli consiglio e si congratula per la sua contestuale nomina.
3) Milano, 17 aprile 1857: Afferma che "il doloroso incidente" gli ha impedito di eseguire l'ordine di Verga di sospendere la stampa del rapporto del 1857 ma, desiderando procedere in giornata, prega Verga di sollecitare il prof. Veladini. Sconsiglia, fornendo le proprie motivazioni, la stampa negli «Atti [dell'I.R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti]» delle Commissioni permanenti.
4) [Milano], 27 maggio [1857]: Riferisce a Verga che i soci desiderano che gli estratti dei rapporti siano comunicati durante le sedute, per cui gli manda da approvare una lettera di invito corretta in tal senso.
5) Milano, 26 giugno 1857: Comunica a Verga che sono stati sollevati reclami contro il rapporto Veladini, approvato senza alzata di mani, ai quali ha ribattuto proponendo di sospenderne le spedizioni e, qualora Verga lo ritenga opportuno, discuterne nuovamente l'approvazione.
6) Milano, 13 luglio 1857: Augura a Verga buona vacanza e lo informa che è stato mandato alla «Gazzetta» l'avviso della nomina dei corrispondenti e che non è giunta alcuna risposta da Vacani "pei locali".
7) Milano, 29 settembre 1857: Comunica che Casorati non ha risposto e chiede a Verga di fornirgli almeno nome, età, domicilio e qualità per spedire in giornata la tabella dei corrispondenti; per l'altra [tabella] serviranno maggiori dettagli. Allega un'istanza.
8) Milano, 16 gennaio 1858: Trasmette a Verga la lettera di Girolami a proposito della quale l'«Accademia medico chirurgica di Torino» ha pubblicato un rapporto molto severo. Dice che era tentato di escluderla dalla pubblicazione negli «Atti [dell'I.R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti]», perché la stessa memoria è stata consegnata da Oehl anche alla «Gazzetta medica» ma, trattandosi di una redazione diversa, non si ritiene autorizzato finché la Commissione non stabilirà delle regole.
9) Milano, 22 gennaio 1858: Invia a Verga alcuni suoi appunti e la dissertazione di Cavalleri perché ne faccia un sunto.
10) Milano, 29 gennaio 1858: Chiede a Verga di far sì che la memoria di Possenti, già composta per il «Giornale degli ingegneri», esca solo per quel giornale e che negli «Atti [dell'I.R. Istituto lombardo di scienze, lettere ed arti]» si dia spazio a qualche altro importante scritto, come la memoria sulle scuole elementari. Gli domanda se ha l'invito per le corse di domenica.
11) Milano, 30 gennaio 1858: Trasmette a Verga la comunicazione destinata a Ottolini, il quale vorrebbe che il proprio pagamento decorresse da gennaio. Ricorda che la Luogotenenza gli aveva richiesto che il Vicepresidente [Vacani] non fosse presente all'adunanza per i locali e confida a Verga di essere stato trattato in modo "brutale". Accenna infine alla memoria di Possenti e all'eventualtà di valutare, mediante una commissione di etnografi e filologi, l'importanza dell'opera di Czörnig.
12) Milano, 5 febbraio 1858: Poiché anche Rossi è d'accordo nell'accogliere Restelli nella Commissione che esamina la legge sulla proprietà letteraria, si è permesso di scrivere anche a quest'ultimo. Fa notare a Verga che il rapporto Polli comprendeva una decisione di massima divenuta, senza volere, operativa e lo informa che domani andrà a Monza.
13) [s. l.], 20 febbraio [1858]: Gli manda il Boileau. Le traduzioni risalgono al 1856, ma non le ha lette.
14) Milano, 7 marzo 1858: Informa che gli accademici, usciti dall'adunanza, si sono accorti di aver dimenticato i nomi di Gatti e Ceriani della Biblioteca ambrosiana e Buzzetti della Specola: rimette a Verga la decisione di verbalizzare comunque i nomi o di aspettare la prossima riunione.
15) Milano, 22 marzo 1858: Propone a Verga di acconsentire a stampare le domande a conclusione del rapporto Restelli e di persuadere Zambelli a pubblicare la sua quattordicesima lettera quando saranno pronte anche la quindicesima e la sedicesima. Suggerisce infine di rivedere il regolamento per le pubblicazioni da stampare.
16) Milano, 7 maggio [1858]: Dà notizie a Verga del premio relativo alle strade ferrate e gli comunica che "quel dell'essicatore è Secco-Comneno".
17) Milano, 19 maggio 1858: Comunica a Verga che l'indomani non potrà essere presente all'adunanza, perché la Luogotenenza lo ha convocato insieme a Sacchi, Hayez, Mongeri e Callagnini "per l'affare del sipario", poiché non è stato approvato l'abbozzo Casnedi. Aggiunge che ha istruito il collega Curioni sull'occorrente e che il Vicepresidente [Vacani] è passato sperando di incontrare Verga.
18) Milano, 21 maggio 1858: Ricorda a Verga che ci si deve affrettare a invitare il Luogotenente per completare i biglietti d'invito. Gli chiede di valutare se il discorso di Polli è troppo lungo, nonché di avvisare quest'ultimo per presentarlo alla Luogotenenza.
19) Milano, 14 giugno 1858: Informa Verga che in giornata, nello studio Agudio in contrada di Santa Maria Segreta, si riunirà una commissione di cui Cantù stesso farà parte poiché non è certo che Vittadini verrà.
20) Milano, 21 giugno 1858: Chiede a Verga di valutare il caso del prof. Magrini che pubblica in via privata i suoi rapporti sulla «Gazzetta [medica]», mostrandone la provenienza dall'Istituto lombardo; aggiunge che il rapporto sui forni Rolland fu pubblicato sulla «Gazzetta» prima che loro lo mandassero alla Luogotenenza.
21) Milano, 28 giugno 1858: Sottopone a Verga e alle determinazioni del corpo accademico alcune questioni controverse, promosse dalla segreteria per regolamentare le modalità di pubblicazione e dirimere le dispute con gli autori.
22) Milano, 12 luglio 1858: Allega una lettera alla quale stava rispondendo senza rendersi conto che era diretta a Verga e gli chiede istruzioni in merito alla raccolta delle informazioni cui la lettera fa riferimento.
23) [s. l.], 16 luglio [1858 – 1865]: Propone che si effettui la nomina sia dei membri effettivi che dei corrispondenti. Comunica che alla successiva tornata ci sarà anche il rapporto di Possenti.
24) Milano, 9 agosto 1858: Poiché P. Ferrari ha presentato due memorie, una delle quali supera i cinque fogli previsti dal recente regolamento, sottopone a Verga "l'ardua sentenza".
25) Milano, 11 settembre 1858: Informa Verga di essere stato chiamato a Monza per una questione riguardante l'Arciduca. Avverte Verga che l'Arciduca lo chiamerà per sentire il suo parere oltre quello di Menine, Sacchi, Codazza, Cittadella, Selvatico. Aggiunge di aver già chiesto al Municipio i rapporti sulle acque e il cimitero.
26) Milano, 5 ottobre 1858: Comunica a Verga che non è ancora stato fissato il giorno della prima adunanza del nuovo anno accademico.
27) [s. l.], 3 dicembre [1858]: Manda a Verga tre numeri della «Gazzetta dei tribunali» e gli parla del suo successore all'Istituto; è convinto che Panizza sia "un bel nome", ma che sia necessario un "uomo robusto, e che impedisse il male". Lo avvisa che "fu presentata una istanza all'Ufficio delle pubbliche costruzioni, scritta da V. collo stesso periodare, ma firmata Verga". Accenna poi di un errore tipografico nel Miradolo. Gli chiede la lettera di un medico sulle scrofole.
28) Milano, 14 dicembre 1858: Scrive di essere passato da Verga per questioni di "mediocrissima importanza" e di non aver indicato nella «Gazzetta» la lettura di Verga affinché non compaia troppo spesso il suo nome. Scrive inoltre che sarà necessaio designare un oratore poiché il "luogotenente" si è esentato. Ricorda inoltre la scadenza dei concorsi, per cui bisognerà nominare le commissioni.
29) Milano, 15 dicembre 1858: Avvisa Verga che l'indomani troverà il suo ufficio riscaldato da un nuovo calorifero di cui chiede un parere.
30) Milano, 31 dicembre 1858: Trascorsa la "gran presentazione", chiede a Verga di comunicargli "l'ora e il tempo della piccola".
31) Milano, 3 febbraio [1859]: Comunica a Verga che la Luogotenenza chiede un parere a proposito di un piano sulla caccia e pesca, che ha mandato per conoscenza a Gori e Restelli. Dice anche che è stata approvata la congiunzione con il Gabinetto tecnologico.
32) Milano, 18 febbraio 1859: Prega Verga di dare uno sguardo a una "panacea" e pensare a un'eventuale risposta.
33) Milano, 21 febbraio 1859: Accusa ricevimento del medaglione d'oro che Verga ha portato in qualità di presidente dell'Istituto lombardo e, a nome degli impiegati, esprime il rammarico per lo scadere del suo mandato. Comunica che l'indomani la presidenza sarà trasmessa al suo successore.
34) Milano, 22 maggio 1859: Riferisce a Verga di una contesa in corso con il Presidente per la pubblicazione di un annuncio per la «Gazzetta». Cantù non vuole venga pubblicato l'annuncio del Presidente che inizia con "nell'attuale stato eccezionale", ma preferisce attendere la fine della guerra.
35) [s. l.], [1857 – 1858]: Comunica a Verga che sono arrivate da Vienna alcune concessioni: una è quella dei medici condotti e l'altra quella per cui l'Accademia di belle arti potrebbe diventare un ramo dell'Istituto [lombardo]. Ma è ancora un segreto.
36) [s. l.], 26 ottobre [1852-1865]: Fornisce a Verga alcuni riferimenti bibliografici, sulla storia dei collegi medici. Nomina il Sangiorgio, la Biblioteca del Margeto (?) e l'opera di Tadino.
37) [s. l.], 9 marzo [1857-1865]: Chiede a Verga di vedere "se va quell'istanza" e in caso di sua approvazione, di inviarla direttamente all'Ufficio. Lo informa che a Chalons sur Saone vi è stata una sollevazione repubblicana, ma la truppa ha trionfato: "son fumajuoli che palesano l'interno incendio".
38) [s.l.], 8 maggio [1857-1865]: Chiede a Verga di venire in ufficio il giorno stesso alle 15 per discutere di diversi argomenti.
39) [s. l.], 12 settembre [1857-1865]: Manda a Verga alcuni libri sulla peste e gli chiede di mostrare a Rizzi l'allegata mappa "unicamente come anello della serie delle carte del Ducato".
40) [s. l.], 2 dicembre [1857-1865]: Dice di avergli mandato la rinuncia da quindici giorni senza aver avuto risposta su come presentarla e se darla alla Luogotenenza.
41) [s.l.], [1857-1865]: Chiede a Verga di guardare il vecchio progetto e gli annuncia che l'indomani gli farà avere quello nuovo per cui chiede un parere.
42) [s. l.], 29 febbraio [1859-1865]: Annuncia a Verga la pensione come membro dell'Istituto [lombardo].
Lettere senza data:
43) [s.l.], 11 ottobre [s.a.]: In materia di levatrici Cantù invia in allegato su raccomandazione di Botta (?) un promemoria. Dichiara poi a Verga di aver visto il nuovo regolamento nel quale l'ultimo articolo annulla tutti i precedenti.
44) [s.l.], 1 febbraio [s.a.]: Informa Verga della contestazione nata in merito al testamento di Spallanza, in seguito alla quale la Congregazione di carità di Rovato avrebbe chiesto a Cantù stesso di interessarsi per sapere in quali termini Verga avrebbe rilasciato un'attestazione sullo stato mentale dell'infermo.
45) [s.l.], 1 maggio [s.a.]: Ringrazia Verga per le cure prestate al proprio fratello e invia alcuni libri in segno di gratitudine.
46) [s.l.], 1 gennaio [post 1858]: Informa Verga di aver visto il libro di Andrea Torelli ("De peste italica. Libri duo", Bologna, 1641) nel 1858, più o meno nel periodo della prima edizione della sua opera "Storia degli italiani". Si dichiara anche certo di aver avuto il libro dalla biblioteca dell'Istituto ed è quasi sicuro di averlo fatto avere a Verga insieme ad altri volumi di storia della medicina milanese; indica inoltre il punto del proprio libro nel quale cita l'opera di Torelli. In chiusura augura un buon anno a Verga e prega di ricordarlo al dottor Rizzi.
47) [s.l.], 12 giugno [s.a.]: Chiede a Verga di leggere la perizia su un caso a p.125 di un libro che allega alla lettera e di riferirgli come si possa classificare "una tale pazzia".
48) Sala, [s.d.]: Cantù si dispiace che nei conflitti interni tutti badino a se stessi e nessuno pensi al bene della patria. Fa notare a Verga che durante il loro mandato l'Istituto lombardo reclamò il diritto di custodia delle antichità e del museo patrio. Ora invece una legge esclude da tali mansioni l'Istituto e Cantù chiede a Verga se non sia il caso di fare "un richiamo, una rimostranza".
49) [s.l.], 2 giugno, [s.a.]: Cantù ringrazia Verga per la sua genorosità.
50) [s.l.], [s.d.]: Riferisce che l'Istituto veneto, sempre deserto, ha uno "scrivano" che basta a tutto, un vicesegretario che risiede a Padova e un segretario che rimane in sede pochi minuti.
Note
1) Carta intestata “C. C. / Perseverando”.2) Carta intestata “C. C. / Perseverando”.
3) Carta intestata “Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
4) Carta intestata “Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
5) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
6) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
7) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Non è presente l’allegato.
8) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Non è presente l’allegata lettera di Girolami.
9) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Non sono presenti gli allegati.
10) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
11) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Non sono presenti allegati.
12) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Sottoscrizione “L’amico Cantù”.
13) Carta intestata “CC / Perseverando”.
14-21) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
22) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”. Non è presente l’allegata lettera.
23) La lettera non è datata, ma è indirizzata a Verga presidente [dell’Istituto lombardo], pertanto è attribuibile sia al 1858 che agli anni 1864-1865.
24) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
25) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
26) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
27) Carta intestata “CC / Perseverando”. La lettera è indirizzata a Verga presidente [dell’Istituto lombardo] pertanto è stata attribuita agli anni 1858-1865.
28) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
29) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
30) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
31) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti” . Non sono presenti allegati.
32) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
33) Carta intestata “Il segretario / dell’Imperiale regio / Istituto lombardo / di scienze, lettere ed arti”.
34) Carta intestata “CC / Perseverando”. La lettera è indirizzata a Verga presidente [dell’Istituto lombardo] pertanto è stata attribuita agli anni 1857-1858.
37) Carta intestata “CC / Perseverando”. La lettera è indirizzata a Verga presidente [dell’Istituto lombardo] pertanto è attribuibile sia agli anni 1857-1858 che agli anni 1864-1865. Non sono presenti allegati.
38) Carta intestata “CC / Perseverando”. La lettera è indirizzata a Verga presidente [dell’Istituto lombardo] pertanto è attribuibile sia agli anni 1857-1858 che agli anni 1864-1865.
39) Carta intestata “CC / Perseverando”. La lettera è indirizzata a Verga direttore [dell’Ospedale Maggiore], pertanto è stata attribuita agli anni 1859-1865.
41) La lettera è indirizzata a Verga direttore [dell’Ospedale Maggiore] pertanto è stata attribuita agli anni 1859-1865.
47) Il libro citato non è presente.