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1) Venezia, 2 settembre 1858: Risponde a Verga in merito alle fonti da cui ha ricavato notizie per un suo articolo circa i dagherrotipi che [padre] De Vico avrebbe fatto delle nebulose [di Orione e Andromeda] e annuncia che il mese venturo chiederà informazioni direttamente all’Osservatorio del Collegio romano. Accenna a una comunicazione di Carlini a proposito di un ingegnere di Cremona e alla richiesta che Verga gli ha fatto della sua rivista del 1855.
2) Venezia, 8 dicembre 1858: Riferisce i risultati delle ricerche effettuate presso l’Osservatorio astronomico del Collegio romano, in seguito alle obiezioni sollevate da Verga a proposito di un articolo di Berti (pubblicato sulla rivista scientifica del 1856) sulla pretesa natura fotografica delle riproduzioni che padre De Vico fece, fin dal 1841, delle nebulose di Orione e Andromeda. Chiede a Verga di pubblicare la presente lettera di rettifica nell’«Appendice» della «Gazzetta», di salutare Biffi e informarlo che la sua lettera è stata inserita nell’«Eco dei tribunali».
3) Venezia, 18 dicembre 1859: Raccomanda a Verga il cugino dr. Giuseppe Canali, vicesegretario della Camera di Commercio di Venezia, che vede per la prima volta Milano e desidera visitare l’Ospedale [Maggiore]. Accusa ricevuta del “Rendiconto” di Verga e saluta Biffi e la signora Contini.
4) Venezia, 16 luglio 1860: Presenta a Verga il medico egiziano Giuseppe Emanuele Vela, in viaggio per l’Europa e desideroso di conoscerlo e di visitare l’Ospedale [Maggiore]. Manda i suoi saluti a Biffi e Strambio.
5) [Venezia], [1861]: Annuncia a Verga che presso l’Ospedale di Venezia è stata istituita una Scuola di complemento per i giovani medici e che gli è stata assegnata la cattedra di psichiatria, la prima in Italia. Chiede a Verga una copia della relazione sul nuovo nosocomio che sostituirà la Senavra.
6) Venezia, 28 novembre 1862: Ringrazia per i complimenti elargiti da Verga sui suoi articoli pubblicati nel «Giornale veneto di scienze mediche» e invia il sunto del rapporto del dr. Mackintosh sul Nosocomio di Glasgow di cui è direttore. Saluta Biffi e Strambio.
7) Venezia, 13 luglio 1863: Spedisce a Verga l’articolo sulla malattia di Duchenne (Antonio Berti, “Sopra un caso di morbo del Duchenne osservato in Venezia”, Milano, Tip. G. Chiusi, 1863) e gli domanda, qualora non riesca a pubblicarlo in un solo numero della «Gazzetta psichiatrica», di restituirglielo in cambio di un altro scritto. Saluta Biffi e Strambio.
8) [Venezia], [1864 aprile – 1864 maggio]: Invia in dono a Verga, Biffi e Lombroso le sue “Reminiscenze nell’Italia meridionale” (Antonio Berti, “Reminiscenze mediche d’un viaggio nell’Italia meridionale. Lettere”, Padova, Prosperini, 1864) e chiede a Verga di depositarne alcune copie per la vendita presso un libraio. Invia inoltre altri opuscoli e una copia del “Prospetto statistico del manicomio”. Annuncia che il 12 del mese terrà la prolusione al corso di psichiatria, che gli spedirà in seguito.
9) [Venezia], 31 maggio [1864]: Spedisce a Verga la prolusione al corso di psichiatria (Antonio Berti, “Prelezione al corso di clinica psichiatrica presso l’Ospitale civile generale di Venezia”, Milano, Tip. G. Chiusi, 1864.), pregandolo di pubblicarla sul numero di luglio, così da anticipare il giornale veneto di Namias. Aggiunge che non intende ricevere gratuitamente l’«Archivio [italiano per le malattie nervose]» e gli promette un abbonamento anche da parte dell’Ospedale di Venezia. Saluta Biffi e Castiglioni.
10) Venezia, 20 maggio 1870: Ragguaglia Verga sulla malattia del principe Wiasemsky e gli chiede di spedire alla principessa una lettera che allega.
11) Venezia, 12 luglio 1873: Si scusa con Verga per i mesi trascorsi senza sue notizie e, a saldo di un vecchio debito con l’«Archivio italiano per le malattie nervose», gli chiede di versare il denaro all’amministrazione del giornale. Prega Verga di chiedere a Biffi di inviargli una copia del suo articolo sulla colonia di Gheel o di fargli sapere su quale periodico è stato pubblicato.
2) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
3) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
4) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
5) Sottoscrizione “collega dott. Antonio Berti”. La data è ricavata dal contesto.
7) Sottoscrizione “amico A. Berti”.
8) L’arco cronologico è ricavato dal contesto.
9) A tergo è presente la minuta della risposta di Verga, che si rammarica di non poter stampare per luglio la sua prolusione.
Contenuto
11 lettere del medico Antonio Berti:1) Venezia, 2 settembre 1858: Risponde a Verga in merito alle fonti da cui ha ricavato notizie per un suo articolo circa i dagherrotipi che [padre] De Vico avrebbe fatto delle nebulose [di Orione e Andromeda] e annuncia che il mese venturo chiederà informazioni direttamente all’Osservatorio del Collegio romano. Accenna a una comunicazione di Carlini a proposito di un ingegnere di Cremona e alla richiesta che Verga gli ha fatto della sua rivista del 1855.
2) Venezia, 8 dicembre 1858: Riferisce i risultati delle ricerche effettuate presso l’Osservatorio astronomico del Collegio romano, in seguito alle obiezioni sollevate da Verga a proposito di un articolo di Berti (pubblicato sulla rivista scientifica del 1856) sulla pretesa natura fotografica delle riproduzioni che padre De Vico fece, fin dal 1841, delle nebulose di Orione e Andromeda. Chiede a Verga di pubblicare la presente lettera di rettifica nell’«Appendice» della «Gazzetta», di salutare Biffi e informarlo che la sua lettera è stata inserita nell’«Eco dei tribunali».
3) Venezia, 18 dicembre 1859: Raccomanda a Verga il cugino dr. Giuseppe Canali, vicesegretario della Camera di Commercio di Venezia, che vede per la prima volta Milano e desidera visitare l’Ospedale [Maggiore]. Accusa ricevuta del “Rendiconto” di Verga e saluta Biffi e la signora Contini.
4) Venezia, 16 luglio 1860: Presenta a Verga il medico egiziano Giuseppe Emanuele Vela, in viaggio per l’Europa e desideroso di conoscerlo e di visitare l’Ospedale [Maggiore]. Manda i suoi saluti a Biffi e Strambio.
5) [Venezia], [1861]: Annuncia a Verga che presso l’Ospedale di Venezia è stata istituita una Scuola di complemento per i giovani medici e che gli è stata assegnata la cattedra di psichiatria, la prima in Italia. Chiede a Verga una copia della relazione sul nuovo nosocomio che sostituirà la Senavra.
6) Venezia, 28 novembre 1862: Ringrazia per i complimenti elargiti da Verga sui suoi articoli pubblicati nel «Giornale veneto di scienze mediche» e invia il sunto del rapporto del dr. Mackintosh sul Nosocomio di Glasgow di cui è direttore. Saluta Biffi e Strambio.
7) Venezia, 13 luglio 1863: Spedisce a Verga l’articolo sulla malattia di Duchenne (Antonio Berti, “Sopra un caso di morbo del Duchenne osservato in Venezia”, Milano, Tip. G. Chiusi, 1863) e gli domanda, qualora non riesca a pubblicarlo in un solo numero della «Gazzetta psichiatrica», di restituirglielo in cambio di un altro scritto. Saluta Biffi e Strambio.
8) [Venezia], [1864 aprile – 1864 maggio]: Invia in dono a Verga, Biffi e Lombroso le sue “Reminiscenze nell’Italia meridionale” (Antonio Berti, “Reminiscenze mediche d’un viaggio nell’Italia meridionale. Lettere”, Padova, Prosperini, 1864) e chiede a Verga di depositarne alcune copie per la vendita presso un libraio. Invia inoltre altri opuscoli e una copia del “Prospetto statistico del manicomio”. Annuncia che il 12 del mese terrà la prolusione al corso di psichiatria, che gli spedirà in seguito.
9) [Venezia], 31 maggio [1864]: Spedisce a Verga la prolusione al corso di psichiatria (Antonio Berti, “Prelezione al corso di clinica psichiatrica presso l’Ospitale civile generale di Venezia”, Milano, Tip. G. Chiusi, 1864.), pregandolo di pubblicarla sul numero di luglio, così da anticipare il giornale veneto di Namias. Aggiunge che non intende ricevere gratuitamente l’«Archivio [italiano per le malattie nervose]» e gli promette un abbonamento anche da parte dell’Ospedale di Venezia. Saluta Biffi e Castiglioni.
10) Venezia, 20 maggio 1870: Ragguaglia Verga sulla malattia del principe Wiasemsky e gli chiede di spedire alla principessa una lettera che allega.
11) Venezia, 12 luglio 1873: Si scusa con Verga per i mesi trascorsi senza sue notizie e, a saldo di un vecchio debito con l’«Archivio italiano per le malattie nervose», gli chiede di versare il denaro all’amministrazione del giornale. Prega Verga di chiedere a Biffi di inviargli una copia del suo articolo sulla colonia di Gheel o di fargli sapere su quale periodico è stato pubblicato.
Note
1) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.2) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
3) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
4) Sottoscrizione “amico dott. Antonio Berti”.
5) Sottoscrizione “collega dott. Antonio Berti”. La data è ricavata dal contesto.
7) Sottoscrizione “amico A. Berti”.
8) L’arco cronologico è ricavato dal contesto.
9) A tergo è presente la minuta della risposta di Verga, che si rammarica di non poter stampare per luglio la sua prolusione.