Tamburini Giovannina

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Quindici lettere di Serafino Biffi a Giovannina Tamburini (1):

1) [Milano], 27.10.1877: Biffi avverte Giovannina Tamburini che lunedì andrà al “villino” con il cavaliere Rem Picci e con Ascoli e le chiede di preparare il pranzo per le 5. Manda saluti a Luigia, alla signora Poldina, alla Mariannina e un bacio ai bambini. La prega di fare in modo che il dottor Pignocco li raggiunga alle 5 per fare compagnia a Rem Picci.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

2) Milano, 26.05.1882: Biffi comunica a Giovannina Tamburini che non potrà andare al “villino” di Rancate per le feste (Pentecoste) poiché si deve recare a Genova per incontrare il professor [Luigi] Verdona e poi andare con lui a Collegigliato a visitare una malata. Avvisa che nemmeno la madre di Giovannina potrà pertanto andare a Rancate, promettendo tuttavia che ci andranno insieme quando tornerà dalla Toscana. Si augura che stiano tutti bene e che anche il signor Catella faccia progressi. Manda due baci alla “cara e brava Antonietta”.

3) [Milano], 05.04.1883: Biffi avvisa Giovannina Tamburini che andrà al “villino” lunedì mattina , spera in compagnia del giardiniere Tagliabue.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

4) [Milano], 01.06.1883: Biffi comunica a Giovannina Tamburini la sua prossima partenza per Roma in compagnia di [Andrea] Verga per partecipare ai lavori di una commissione d’esami. Manda saluti estesi ad Antonietta e alle ospiti della casa. Spera che l’allevamento dei bachi proceda bene. Aggiunge che provvede a inviare 3 bottiglie di acqua di Sales e due scatolette di tallato di ferro. Marco Laveni passerà per riferire di andare a Monza con il Paolino per acquistare del burro fresco e accordarsi con Osnaghi per acquistare quattro quintali di paglia da portare a Rancate. Desidera regalare la paglia a Geronimo per gratificarlo del lavoro che ha fatto nel bosco e provvedere nel contempo i cavalli di un letto.

5) [Milano], 21.07.1883: Biffi avvisa Giovannina Tamburini di aver deciso di rinviare la visita al “villino” perché non si sente bene. Per tale ragione verrà posticipato anche l’incontro del signor Stanga con la moglie. Manda un bacio ai bambini e saluti a lei.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

6) [Milano], 15.09.1883: Biffi comunica addolorato a Giovannina Tamburini la morte di Antonio Osnaghi, ricordandone le doti.

7) [Milano], 30.12.1883: Biffi chiede a Giovannina Tamburini di far scrivere ad Antonietta un biglietto di ringraziamento per la famiglia Penny, che le ha inviato “un bel canestrino di canditi”, aggiungendo i suoi auguri; provvederà lui a spedire la lettera a Genova. Invia saluti e auguri anche da parte della madre di Giovannina, dei fratelli di Biffi e di Adele. Non sa quando potrà andare a Milano., essendo molto occupato.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

8) [Milano], 16.08.1891: Biffi avverte Giovannina Tamburini che non potrà raggiungere lei e “la nostra famigliuola addottiva”. Raccomanda ad Attilio di seguire paternamente “Tognino” [Antonio Vismara], incoraggiandolo a studiare e facendolo seguire per delle ripetizioni da “quel bravo chierico che già lo assistette le vacanze dell’anno passato”.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

9) [Engelberg, agosto 1893]: frammento di lettera in cui chiede di raccomandare ad Antonio [Vismara] di perseverare negli studi.

10) [Engelberg, 06.08.1893]: Biffi teme che Giovannina Tamburini non abbia ricevuto l’ultima lettera che le ha spedito. Aggiunge di aver ricevuto la sua lettera e la ringrazia per le notizie sulla famiglia. Manda saluti estesi a Rina, alle bambine, ad Alessandrina e ad Antonio cui raccomanda di studiare. Invia saluti anche da parte di donna Elisa [Materi Pepe].

11) [Engelberg, 10.08.1893]: Biffi ringrazia Giovannina Tamburini per la lettera che gli ha spedito. Esprime il suo affetto per “tutta la piccola e cara nostra famigliuola”, alla quale manda saluti con la raccomandazione a “Tognino” [Antonio Vismara] di studiare. Riporta i saluti da parte di donna Elisa [Materi Pepe]. Raccomanda di dare ad Attilio la lettera che allega con l’invito ad andare a Rancate.

12) s.l., s.d.: Biffi chiede a Giovannina Tamburini di raggiungerlo per incontrare sua mamma e il signor Osnaghi, che le darà “la semente del Dosso”, da conservare nel solito posto.

13) Villa Dosso, s.d.: Biffi riporta a Giovannina Tamburini i saluti di Carlino e Teresa dalla Cascina Binaga, insieme all’invito ad andarli a trovare. Manda un bacio alle bambine e ad Ercolino.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

14) [Milano], s.d.: Biffi avverte Giovannina Tamburini che l’indomani andrà a Villa Dosso e poi al “Villino”. Assicura che sua madre “sta benone”.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

15) [Milano], 21 luglio [s.a.]: Biffi informa Giovannina Tamburini che gli impegni gli impediscono di recarsi al “villino” l’indomani. Le raccomanda tuttavia di fargli sapere come sta la signora Teresa, perché in caso di necessità farà una “corsa fuggiasca in qualche maniera”. Promette una visita lunedì in compagnia della madre di Giovannina e pertanto le chiede di fargli trovare al Dosso “il legnetto”.
Carta intestata: D.re Serafino Biffi / Milano. Corso S. Celso 31

Note

1. Maria Carolina Giovanna Tamburini (n. 26.06.1842), di Fermo e Giuseppa Tanzi, fu alle dipendenze di Serafino Biffi, che nel suo testamento le destinò un legato di 25.000 lire.

Estremi cronologici

1877 ottobre 27-1893 agosto 10

Collocazione fascicolo

b. 4, fasc. 19
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