Verga Andrea. Lettere dal 1881 al 1894 e senza data

Vai all’inventario

Contenuto

Trentotto lettere dello psichiatra Andrea Verga (1811-1895) a Biffi:

1) Milano, [gennaio 1881]: Andrea Verga si lamenta con Biffi per il ricevimento irregolare di alcuni periodici scientifici: “Il Morgagni”, “Rivista clinica di Bologna”, “Lo Sperimentale”, “L’idrologia medica” e del “Giornale della Società [italiana] d’igiene”. Gli comunica l’invio del “Progrès médical”, di cui ha ricevuto due numeri, e dell’ “Independencia medica”. Lo informa inoltre di aver ricevuto copia di un giornale medico psichiatrico spagnolo, riguardo al quale si riserva di esprimere il proprio parere per un eventuale scambio. Ragguaglia sul cattivo stato di salute di Adele [Frigerio Contini], “che non ha pace né giorno né notte”. Immagina che il signor Gioachino lo abbia informato circa la sua idea di iniziare a pubblicare subito il materiale già pronto, rinviando la stampa del resto del resoconto del Congresso [della Società freniatrica italiana] di Reggio Emilia nel primo fascicolo del 1881. Ritiene che [Enrico] stia facendo loro perdere “del gran tempo”. Lo esorta a regolarizzare la questione degli scambi delle riviste con l’ “Archivio [italiano per le malattie nervose]”, garantendogli la riconoscenza sua e della Biblioteca di Treviglio
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

2) Milano, 30.01.1881: Andrea Verga comunica a Biffi che il Comune di Sesto di Monza è già stato aggregato come patrono perpetuo della Società di patrocinio [per i pazzi poveri della Provincia di Milano]. Lo invita a fare lo stesso con quello di Rancate, informandolo che la signora Sforni gli ha assicurato che il suo fattore non si opporrà. Gli chiede di sollecitare [Angelo] De Vincenti a compilare la tavola statistica al 31 dicembre 1880. Domanda se Biffi abbia fatto l’esperimento dell’annegamento su cavie e conigli per verificare se fanno l’incurvamento. Gli chiede inoltre di consultare qualche trattato medico-legale per vedere se tra i segni di morte sia compresa “l’ippocratica spuma alle labbra”; lui farà lo stesso sul Gandolfi, ma non intende andare alla biblioteca dell’Ospedale Maggiore per non incontrare il Cavallini. Lo invita a sollecitare l’editore Rechiedei perché stampi il primo fascicolo doppio del nuovo anno dell’ “Archivio [italiano per le malattie nervose] entro i primi giorni del mese di marzo, cosa che ritiene possibile visto che il materiale è ormai pronto e che anche [Enrico] Morselli ha consegnato. Invia saluti anche da parte di [Adele Frigerio] Contini.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

3) Milano, 04.02.1881: Andrea Verga informa Biffi di aver seguito il suo consiglio, chiedendo alla direzione del “Giornale della R. Società [italiana] d’igiene” i numeri arretrati che gli interessavano. Gli gira la risposta di [Gaetano] Pini, invitando Biffi a cercare fra le sue carte i numeri che Verga cerca. Lo informa che nell’ultima riunione della società si è stabilito di sottoporre i bilanci preventivi e consuntivi alla Prefettura, allo scopo di garantire una gestione più regolare. Lo informa dell’oblazione di 200 lire disposta dalla Banca Nazionale e gli suggerisce di interessare il consiglio d’amministrazione della Banca popolare a fare altrettanto. Riferisce di aver consultato i testi di Gandolfi e di Puccinotti circa la presenza di spuma alle labbra come segno di morte, senza trovarvi niente di significativo; ritiene che a queste mancanze supplisca tuttavia “l’osservazione del volgo che da tempo immemorabile ha trovato e adopera il verbo boccheggiare in senso di morire”. Raccomanda a Biffi di continuare gli esperimenti su cavie e conigli, chiedendogli di osservare “se dopo che paiono morti presentano qualche moto d’incurvamento o spuma alla bocca”. Lo ringrazia scusandosi per gli incomodi che gli procura, dovuti alla necessità di riferire sull’argomento nella seduta di giovedì.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

4) Milano, 19.02.1881: Andrea Verga propone una riunione della Società [freniatrica italiana] ed il relativo ordine del giorno: nomina di un rappresentante della società alla sezione di psichiatria del prossimo Congresso medico internazionale di Londra, tenendo conto che [Augusto] Tamburini intende partecipare; nomina dei primi soci corrispondenti esteri, alcuni dei quali saranno proposti da Tamburini, mentre Biffi ha già indicato [Jacques-Joseph] Moreau de Tours; comunicazioni della presidenza in merito a quanto fatto dopo l’ultimo congresso. Incarica Biffi di fissare il giorno e l’ora dell’adunanza. Gli manda copia della “Rivista frenopatica barceleonese” [“Rivista frenopatica española”], che né lui né Brocca ritengono degna di cambio. Gli chiede di valutare se valga invece la pena di stabilire un cambio con il giornale “Réveil médical”. Gli sottopone anche un prospetto della Deputazione provinciale riguardante la diminuzione delle spese per gli alienati innocui, che gli è stata consegnata in via confidenziale.
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

5) Milano, 04.03.1881: Andrea Verga raccomanda a Biffi di non mancare alla riunione alla Biblioteca dell’Ospedale [Maggiore], promettendogli che cercherà di fare il possibile per essere presente a sua volta. Gli riferisce di aver ricevuto lettere da [Augusto] Tamburini (che propone Kornfeld a socio corrispondente estero); da Girona (?) (che propone di inviare Gaspare Virgilio a rappresentare la Società al Congresso di Londra); da Pignocco (che aderisce al voto di Verga); da Grilli (che acconsente alle deliberazioni dell’assemblea). Chiede a Biffi di formalizzare la nomina di [Jacques-Joseph] Moreau de Tours a socio corrispondente e di portare con sé le lettere dei soci onorari di recente nomina. Crede che alla riunione interverrà anche Seppilli, che intende proporre a sua vola un socio corrispondente e sospetta che anche Tamassia voglia andare al Congresso di Londra. Manda saluti ad [Angelo] De Vincenti, riguardo al quale ha letto un elogio pubblicato il giorno precedente sul “Pungolo”. Invia saluti anche da parte di Adele [Frigerio Contini].
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

6) Milano, 19.03.1881: Andrea Verga riferisce a Biffi che il signor Clerici, segretario della Sezione XI di beneficenza propone alla Società freniatrica di presentare l’“Archivio italiano [per le malattie nervose]” all’Esposizione. Bisognerebbe però averne pronta una serie completa e ben rilegata, mentre la propria è “legata un po’ all’ingrosso”. Chiede a Biffi se la sua possa fare una migliore figura e in caso affermativo di impacchettarla e inviarla a Clerici. Comunica di aver messo insieme anche il Rendiconto della Società di patrocinio [pei pazzi poveri]. Lo sollecita anche a far pubblicare l’indice dell’“Archivio” fino al 1880. Parla poi del “dissidio nato fra il Morselli e il Gonzales”, che non sa come e quando potrà comporsi. Dice che il prof. Tamburini, passato da Milano “per l’Arese”, si è mostrato mortificato per questo affare, ma che egli stesso ha una parte di colpa. Chiede a Biffi se l’Istituto [lombardo] gli abbia inviato le 25 copie dell’articolo sul “segno fisiologico della morte vera” e si offre comunque di mandargli una parte delle sue. Annuncia che Depretis ha già presentato alla Camera dei deputati un progetto di legge sui manicomi e sugli alienati e propone di convocare la Società [freniatrica], appena sarà reso noto, per discuterlo approfonditamente e affidarlo eventualmente a una apposita Commissione. Chiede se [Gaspare] Virgilio e [Arrigo] Tamassia intendano davvero recarsi a Londra e comunica che i dolori di Adele [Frigerio Contini] non sono ancora finiti e che egli stesso è tormentato dal mal di denti.
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

7) Milano, 01.04.1881: Andrea Verga invia a Biffi la “Rivista italiana di terapia e d’igiene” che si intende pubblicare a Piacenza e gli chiede se sia il caso di accettare il cambio [con l’“Archivio italiano per le malattie nervose”], essendo un “giornale estraneo affatto allo scopo degli studi nostri”. Pensa invece che sia il caso di mandare in cambio l’“Archivio” al signor Chambard dell’Asilo di Sant’Anna di Parigi, che ha inviato il primo fascicolo della rivista “L’Encephale”. Annuncia di aver finalmente ottenuto dal dottor Bruni la prima rata degli interessi sul capitale ceduto dalla signora [Giuseppina] Poggiolini, firmando la relativa convenzione, e che la Prefettura ha approvato l’accettazione del Legato Cassinoni, per il quale resta solo da chiedere l’approvazione del Ministero. Dice che il dottor [Augusto] Tebaldi di Padova ha chiesto un posto all’Esposizione per la sua “sedia per i sucidi” e gli invia i suoi saluti. Comunica di aver fatto rilegare l’ultimo volume dell’“Archivio italiano” del 1880, così può presentare l’intera serie all’Esposizione, e chiede conferma che contenga “la storia della freniatria risorta in Italia”. Dà notizie del peggioramento della nevralgia di Adele [Frigerio Contini] e del proprio mal di denti. “Anche il povero Bossi è ricaduto nella sua melancolia”. Spera che essendosi ormai superati i problemi di Gonzales la pubblicazione del giornale proceda spedita.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

8) Milano, 09.04.1881: Andrea Verga si dice dispiaciuto per il brutto caso che è capitato a Biffi, ma gli sembra che il pubblico stia cominciando a capire “che certe disgrazie sono superiori a qualunque previdenza e vigilanza” e ricorda un caso “ancor più luttuoso e strano” capitato a lui nello stesso stabilimento di Biffi. Gli invia una lettera di don Juan Gine, con la traduzione che ha fatto fare al dottor Brera/Brocca(?). Dice che il prof. Tamassia ha quasi deciso di accompagnare Tamburini a Londra e gli ha chiesto di preparare le credenziali; propone a Biffi di dare loro una lettera in cui li si indichi quali rappresentanti della Società freniatrica italiana alla Sezione di medicina mentale del Congresso [International Medical Congress], concludendo “coll’augurio che la terra classica della libertà riesca anche in questa occasione la terra della luce e del progresso”. Propone anche di scrivere una lettera in francese al segretario Gasquet. Chiede infine a Biffi se ha mandato la cartolina di risposta al redattore de “L’Encephale”.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

9) Milano, 06.05.1881: Andrea Verga avvisa Biffi che Tamburini non è contento del Rendiconto del Congresso e vuole mandare un’errata corrige. Gli ha già risposto che “di tutto è responsabile il suo Morselli”. Tamburini vorrebbe anche mandare un doppio esemplare al Municipio di Reggio e chiede se ve ne sia un’edizione a parte, lagnandosi anche del fatto che [Gaspare] Virgilio non sia stato inserito tra i rappresentanti della Società freniatrica al Congresso di Londra. Verga propone quindi di mandare anche a Virgilio, che tuttavia non gli ha mai manifestato l’intenzione di andare a Londra, la lettera con le credenziali, e di inviare al Municipio di Reggio i due fascicoli del Resoconto del Congresso come omaggio della Società freniatrica. Gli conferma inoltre che le “aspirazioni segrete” che aveva intravisto in Tamburini si sono effettivamente palesate e che gli ha scritto di essere stato chiamato a Roma per lavorare al progetto di legge sui manicomi e sugli alienati. Sollecita Biffi a pubblicare il nuovo fascicolo dell’“Archivio”, con tutte le notizie rimaste in sospeso a causa del Rendiconto del Congresso. Gli chiede se ha visto la nota inserita da [Eusebio] Oehl al suo “Manuale di fisiologia” in cui parla correttamente delle loro esperienze sulle ultime manifestazioni della vita.
Carta intestata: ARCHIVIO ITALIANO PER LE MALATTIE NERVOSE

10) Milano, 20.05.1881: Andrea Verga confessa a Biffi di non aver mai saputo che a Gand vi fosse una Società di medicina mentale e di essere rimasto stupito della nomina a membro di tale società. Ne chiede notizie all’amico per poter rispondere in modo corretto. Gli invia un Rapporto inglese e due fascicoli della “Rivista [clinica] di Bologna” e si lamenta per lo scambio sempre irregolare dei giornali. Gli chiede se De Vincenti sarebbe disposto a scrivere qualche sunto di opere tedesche per l’“Archivio [italiano per le malattie nervose]” e quale altro collega potrebbe essere invitato a farlo. Comunica di aver inserito nel prossimo fascicolo della rivista le disposizione fondamentali del Progetto di legge sui manicomi e sugli alienati, prendendole dalla “Rivista sperimentale [di freniatria]” di Reggio [Emilia]. Sta inoltre pubblicando il verbale della seduta generale della Società di patrocinio [pei pazzi poveri] e annuncia che la famiglia del dottor Rizzi ha mandato 100 lire. Si lamenta che da Mombello non venga proposto nessun dimesso per il sussidio.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

11) Milano, 09.06.1881: Andrea Verga comunica a Biffi l’aggravamento dello stato del prof. Severini e commenta: “Quello che egli fece a Padova è serio. […] Sente delle voci che gli rammentano il demone di Socrate e il genio del Tasso e parla del suicidio come d’un commodo espediente”. Chiede dunque a Biffi di trattenerlo nella propria villa di Monza fino a che “il periodo di esaltamento non abbia declinato alla solita fase opposta”.

12) Cannobio, 29.08.1881: Andrea Verga si lamenta con Biffi per il proprio stato di salute e per quello di Adele [Frigerio Contini]. Si dice sempre preoccupato per il ritardo della pubblicazione nell’“Archivio [italiano per le malattie nervose]” del nuovo programma per un “Manicomio economico”, poiché è già passato un anno dal Congresso emiliano. Ha già sollecitato [Augusto] Tamburini prima che partisse per Londra, ma non ha ricevuto risposta. Chiede a Biffi di scrivergli a sua volta, o di scrivere a Virgilio o a un altro membro della Commissione: “È tempo che si sveglino dal sonno vergognoso”. Propone di pubblicare anche la notizia del concorso appena aperto per il medico direttore del Manicomio di Mombello, di cui il segretario conte Salis potrà inviargli una copia. Comunica di aver incaricato [Guido] Chiverny di scrivere un articoletto sul ruolo avuto dalla Società freniatrica all’Esposizione nazionale di Milano e ricorda a Biffi che a giorni aprirà in città il Congresso di igiene e sarà necessario “far tesoro di tutto ciò che interessasse le scienze nostre” per pubblicarlo nell’“Archivio”. Lo prega anche di chiedere a Tamburini un cenno sui temi trattati nella Sezione freniatrica del Congresso medico internazionale di Londra, “del quale sì debole giunse l’eco in Italia”. Invia i propri saluti a De Vincenti e quelli di [Adele Frigerio] Contini a Biffi.
Carta intestata: ARCHIVIO ITALIANO PER LE MALATTIE NERVOSE

13) Milano, [1881 ?]: Andrea Verga avvisa Biffi che il dottor [Cesare] Vigna ha inviato “due casse di lavori femminili pazzeschi per l’Esposizione” e che assicura allo stesso Biffi che passerà ad aggiustare i conti. Verga comunica inoltre che nell’ultima seduta della Commissione amministrativa della Società di patrocinio [per i pazzi poveri] è stato nominato secondo vicepresidente Giovanni Battista Bolgeri e dodicesimo membro il dottor Achille Colombo. Dice di essere stato a Treviglio per vedere sua sorella colpita da apoplessia e dà notizie della salute di Adelina [Frigerio Contini]. Lo esorta infine a pubblicare le memorie del Congresso nell’ “Archivio [italiano per le malattie nervose]”.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

14) Milano, 03.06.1882: Andrea Verga ringrazia Biffi per i due fascicoli del periodico “Archiv für Psychiatrie [und Nervenkrankheiten]”, che gli ha mandato e che gli hanno consentito di “completare due annate che erano imperfette”. Riferisce che [Augusto] Tamburini, cui ha mandato l’errata corrige di Marcacci come deciso a Pistoia, gli ha sollecitato i due lavori scritti con Biffi sull’inoculazione della tubercolosi, promettendo di mandare le indicazioni sugli studi di [Robert] Koch. Lo invita a scrivere un sunto bibliografico del lavoro di Marcacci per l’“Archivio [italiano per le malattie nervose]”. Da parte sua, desiderando rendere conto principalmente di studi italiani, ha scritto “due righe” su una recente prolusione di [Antigono] Raggi, sul buon andamento Società di patrocinio [per i pazzi poveri della Provincia di Milano] e su di un caso di meningite cerebrale pubblicato su “Lo sperimentale”. Lo invita a partecipare ad un incontro con il ragionier Pedetti, che probabilmente li informerà circa le probabilità che il testamento di [Giuseppina] Poggiolini venga impugnato.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

15) Milano, 15.12.1882: Andrea Verga sollecita Biffi a mandargli il ragionier Bianchi, perché lo aiuti nelle trattative con le “De Hampel” (?). Gli rimanda la lettera di Cavallini insieme ad alcune parole pronunciate da [Augusto] Tebaldi, che potrebbero tornargli utili per la necrologia di [Luigi] Mongeri. Riferisce di aver consegnato uno scritto di Buccola “al Sciabolon (stile Ascoli)” per l’“Archivio [italiano per le malattie nervose]”. L’ultimo fascicolo del giornale comprenderà dunque un lavoro di [Enrico] Morselli, uno di Buccola e il resoconto del Congresso di Modena di [Augusto] Tamburini. Aggiunge che l’affare di Corte Palasio “è passato a gonfie vele”. Lo informa che Rava lo ha invitato a sollecitare la Deputazione provinciale ad approvare la “transazione Magnetti” e pertanto lo prega di interessare l’avvocato Giovanni Battista Polli sulla questione.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

16) Milano, 20.04.1883: Andrea Verga ringrazia Biffi per le notizie intorno a Lodigiani. Gli chiede, se possibile, di fare in modo che [Gino] Majorfi trasformi i suoi grafici in colonne numeriche. Pensa che il lavoro dell’assistente della clinica di Bologna che gli ha inviato possa essere pubblicato sull’“Archivio [italiano per le malattie nervose]” come “Rivista”. Gli chiede di leggere e correggere il testo in francese dell’invito al prossimo congresso che desidera venga mandato al più presto ai soci corrispondenti e onorari esteri.
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

17) [Kharkoff], 01.12.1884: Kowalewsky scrive ad Andrea Verga .
Andrea Verga inoltra a Biffi una missiva di Paul Kowalewsky, che propone lo scambio della rivista russa di cui è redattore [“Archivio di psichiatria, neurologia e psicologia legale”] con l’“Archivio italiano [per le malattie nervose]”. Verga incarica Biffi affinché risponda che l’“Archivio italiano” accetta lo scambio. Commenta però: “Un giornale russo non dà a noi altro che l’incommodo di incommodare il Prof. Ascoli, perché veda almeno il titolo delle memorie originali. Tuttavia per l’onore delle armi noi non possiamo rifiutare il cambio”. Spiega che dovranno poi trovare un collega russo-italiano che ne faccia regolare recensione.
Carta intestata in cirillico: Archivio di psicologia, neurologia e psicopatologia forense. Edizione: Kharkiv, Rybnaya, n. 27

18) Milano, 04.06.1885: Andrea Verga comunica a Biffi che durante l’assenza sua e di altri colleghi impegnati al Congresso [della Società freniatrica italiana] ad Aversa, ha ricevuto dal dottor Gaetano La Loggia di Palermo un rimborso spese di 1000 lire destinato ai commissari alienisti [incaricati di giudicare il progetto del nuovo manicomio di Palermo]. Ha quindi provveduto ad incassare il mandato ed invia la somma a Biffi e ad [Antigono] Raggi, perché quest’ultimo, che si è assunto gli oneri maggiori, provveda a dividere la somma tra loro tre. Gli riferisce degli effetti della disgrazia che gli è capitata e delle conseguenze a livello del battito cardiaco.
Carta intestata: ARCHIVIO ITALIANO PER LE MALATTIE NERVOSE

19) Milano, 05.08.1885: Andrea Verga comunica a Biffi il suo rientro a Milano per dare il tempo a Cecchina di sistemare il corredo della sua povera nipote. Riporta e i saluti del canonico e “della famosa Debora” [da Cannobio]. Lo informa che durante il viaggio di ritorno dal Lago Maggiore ha incontrato il fratello del senatore [Carlo] Cagnola, il quale sembra essersi pentito di aver recluso don Cesare alla Villa Sala. Da parte sua ha consigliato di prolungare l’esperimento, ma avvisa Biffi che probabilmente sarà necessario fare un nuovo consulto. Riferisce di avere intanto ricevuto da don Carlo Cagnola 250 lire a mezzo del signor Bianchi e di averne mandato la regolare ricevuta al suo indirizzo in via Cusani n. 5. Scrive delle continue richieste che gli arrivano da Palermo, anche da parte del senatore del senatore [Gaetano] La Loggia, perché accetti l’incarico nella commissione, che vorrebbe però rifiutare. Segnala di aver ricevuto la “carta di legittimazione” per il Congresso di Bruxelles, al quale non intende partecipare. Se nemmeno Biffi desidera andarci, gli chiede di lasciar andare “chi vuole”. Lo prega di salutare suo nipote, Bianchi e Ascoli. Impegnatissimo, promette tuttavia una visita a Villa Antonini.
Carta intestata: ARCHIVIO ITALIANO PER LE MALATTIE NERVOSE

20) Cannobio, 19.08.1885: Andrea Verga ringrazia Biffi per quanto ha fatto in favore della sua “povera nipote”. Lo informa di aver seguito il suo consiglio, chiedendo al conte Rusca, segretario della Deputazione provinciale di Milano, perché sospenda la domanda al sindaco di Triuggio di pubblicare il concorso per il posto di maestra comunale lasciato libero da Ida Levati. Gli comunica di aver mandato all’editore Rechiedei, tramite Filippo Rossi, il manoscritto del dottor [Luigi M.] Petrone perché lo pubblichi nel prossimo fascicolo dell’ “Archivio [italiano per le malattie nervose]”, insieme alle note che suo nipote [Giovanni Battista Verga] ha scritto sulla pellagra. Condivide la scelta di Biffi di preparare un po’ di bibliografia italiana. Manda saluti ad Ascoli e a Bianchi, mentre precisa di aver scritto direttamente ad [Angelo De Vincenti]. Invia saluti da parte dei conoscenti a Cannobio, compreso il canonico Reschigna. Aggiunge che il conte Rusca ha raccomandato che il sindaco di Triuggio dichiari che il posto di maestra rimane coperto dalla titolare, che sembrava lo volesse abbandonare. Chiede a Biffi di occuparsi della questione. Gli comunica infine l’invio di una lettera di Salemi Pace, il quale chiede appoggio ad un concorso per un posto al quale aspira.

21) Cannobio, 24.08.1885: Andrea Verga si compiace, insieme al canonico [Reschigna] e a Cecchina, per la decisione di Biffi di raggiungerlo sul lago insieme ad Antonio. Lo invita tuttavia a non indugiare nella partenza, perché intende rientrare a Milano ai primi di settembre. Invia saluti estesi ad [Angelo] De Vincenti.
Carta listata a lutto

22) Basalghelle, 22.09.1885: Andrea Verga, ospite della contessa Giuseppina Aganoor Oderzo, chiede notizie sul conto del marchese Alessandro Bianchi, parente della nobildonna e forse in cura presso Biffi, “del quale da più giorni non si hanno notizie”. Aggiunge saluti per [Angelo] De Vincenti. Dichiara che prima di partire ha visto il fascicolo doppio dell’ “Archivio [italiano per le malattie nervose]” è pronto.

23) Milano, 06.10.1885: Andrea Verga, ormai rientrato da Basalghelle, ringrazia Biffi anche a nome della contessa [Giuseppina Aganoor]. Gli chiede qualche nuova notizia intorno al marchese [Alessandro] Bianchi, in modo da poterne scrivere alla contessa. Racconta della morte di una sua nipote, figlia del suo defunto fratello Carlo, che era ormai da tempo malata, e della tristezza per la terza perdita subita dalla sua famiglia nel giro di otto mesi. Riferisce che la Società di patrocinio [per i pazzi poveri della Provincia di Milano] “va a gonfie vele”: ha ricevuto una donazione di 20000 lire da Gavazzi ed altre 500 lire dalla signora Riva in memoria di suo marito. Comunica che dopo aver portato le nipoti in collegio si recherà a Molteno ospite della signora Riva, che ha ormai superato la Sforni con le sue oblazioni.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

24) Milano, 25.10.1885: Andrea Verga riferisce i ringraziamenti della Commissione amministrativa del manicomio di Aversa per il lavoro compiuto dagli alienisti a visitare quell’istituto e a riferire delle riforme in esso adottate. Comunica l’aggiunta di una copia della deliberazione della Commissione a questo riguardo, pregando di firmarla, di farla sottoscrivere anche agli altri colleghi e infine di ritornargliela.
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

25) Milano, 27.10.1885: Andrea Verga suggerisce di iscrivere la presidenza della Società [freniatrica italiana] al “Compte Rendu du congrés de phreniatrie [et de neuropathologie]” svoltosi ad Anversa nel mese di settembre.
Carta intestata: SOCIETÀ FRENIATRICA ITALIANA / 25 OTTOBRE 1873

26) [Milano, novembre 1885 ]: Andrea Verga incarica Biffi di fare due commissioni per suo conto a Roma: consegnare una sua breve relazione “sui crani messicani del Museo civico di Milano” al presidente del Primo Congresso internazionale d’antropologia criminale; riferire una risposta al Comitato esecutivo del Congresso penitenziario internazionale. Raccomanda di salutare Correnti, Bodio, “quella buona lana di Morselli”, Virgilio, Venturi, Tamassia e gli altri amici della Società freniatrica italiana. Lo invita a pensare a qualche tema per i concorsi Fossati e Cagnola. Spera che Biffi riesca a condensare in poche pagine i contributi più importanti apportati dai due congressi alla scienza freniatrica.
Carta intestata: SOCIETÀ DI PATROCINIO PER I PAZZI POVERI DELLA PROVINCIA DI MILANO

27) [Milano], 01.12.1885: Andrea Verga invita Biffi ad una riunione tra amici in casa sua. Spera che Biffi gli racconti i fasti di Roma.

28) Milano, 19.01.1888: Andrea Verga, preoccupato per l’assenza di Biffi all’ultima seduta solenne dell’Istituto [lombardo di scienze e lettere] per motivi di salute, gli chiede di rassicurarlo

29) Milano, 25.11.1891: Andrea Verga invita Biffi alla cena per il suo onomastico, raccomandandogli di non mancare.

30) Milano, 30.11.1891: Andrea Verga rinnova l’invito alla solita cena fra amici per il suo onomastico.

31) Milano, 05.12.1893: Andrea Verga esprime il proprio dispiacere per l’assenza di Biffi al tradizionale incontro fra amici in occasione del suo onomastico, al quale hanno invece partecipato i suoi collaboratori, [Giovanni] Algeri e [Giuseppe] Arpesani. Approfitta dell’occasione per girargli la richiesta d’iscrizione alla Società freniatrica italiana da parte del presidente dell’Accademia di antropologia di New York.
Unita la lettera di Edward C. Mann, presidente della New York Academy of Anthropology.

32) Milano, 18.10.1894: Andrea Verga ringrazia Biffi per il “ghiotto dono culinario” che gli ha inviato e che ha in parte condiviso con l’amico commendatore dottor Rossi.

33) [Milano], 26.11.1894: Andrea Verga ringrazia Biffi per il dono che gli ha mandato e che verrà consumato al tradizionale incontro per il suo onomastico, precisando che “nel convegno medico si parlerà di tutto fuorché di medicina”.

34) [s.l., s.d.]: lo ringrazia da parte di Adelina [Frigerio Contini] e gli restituisce la lettera del dottor [Luigi] Lolli, persuaso che la prossima adunanza delibererà in conformità ad essa. Raccomanda alla Commissione di predisporre tutto per il Congresso, che deve diventare un modello per i successivi. Lo prega di ringraziare la famiglia Riboni(?).
Carta intestata “Archivio italiano / per le malattie nervose / redatto dai dottori / Verga e Biffi”.

35) [s.l., s.d.]: lo ringrazia per “l’amena lettera” e gli manda la sua antica tessera, congratulandosi con lui. Gli invia anche “due righe sul conto del Rondani”, un matto che non dovrebbe dargli fastidi. Gli porge i saluti di Adelina [Frigerio Contini].

36) [s.l., s.d.]: comunica che la signora Adele [Frigerio Contini] ha preferito rientrare a Milano per la paura di ammalarsi lontano da casa, ma che non vede l’ora di tornare a Rancate. Ringrazia Biffi per l’accoglienza e gli assicura che si vedranno al più tardi presso il Tribunale civile.

37) [s.l., s.d.]: conferma che tutte le proposte di [Clodomiro] Bonfigli sono accettabili, anche per il prossimo fascicolo della rivista, ad eccezione di una.

38) [s.l., s.d.]: presenta e raccomanda a Biffi il cavalier [Francesco] De Dreer, medico direttore del Manicomio di Trieste.
Biglietto da visita intestato “Dott.e Andrea Verga / Direttore dell’Ospitale Maggiore.

Estremi cronologici

1881 gennaio 30-1894 novembre 26

Collocazione fascicolo

b. 4, fasc. 7
back to top