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1) [Roma, 1889]: Giuseppe Sergi raccomanda a Biffi [Giovanni] Mingazzini per il concorso Fossati, chiedendogli almeno un sussidio se non potrà avere il premio.
Biglietto da visita
2) [Roma], 06.02.1893: Giuseppe Sergi comunica a Biffi l’invio del manoscritto del suo “Catalogo [sistematico] delle varietà umane della Russia”, che si augura di riuscire a pubblicare, perché venga presentato all’Istituto lombardo di scienze e lettere. Informa inoltre di aver spedito anche altre pubblicazioni, tra cui la traduzione in tedesco della sua “Memoria sulla Melanesia”.
Carta intestata: R. UNIVERSITÀ DI ROMA / GABINETTO DI ANTROPOLOGIA
3) [Roma], 27.03.1893: Giuseppe Sergi riferisce a Biffi di aver ricevuto il manoscritto del catalogo che aveva inviato all’Istituto lombardo di scienze e lettere insieme alla richiesta di farne un riassunto. Non ritiene opportuno fare alcun riassunto e pertanto precisa che non manderà nulla, poiché “non pensava che l’Istituto Lombardo facesse questione di spazio”.
Carta intestata: R. UNIVERSITÀ DI ROMA / GABINETTO DI ANTROPOLOGIA
Contenuto
Tre lettere dell’antropologo Giuseppe Sergi (1841-1936) a Biffi:1) [Roma, 1889]: Giuseppe Sergi raccomanda a Biffi [Giovanni] Mingazzini per il concorso Fossati, chiedendogli almeno un sussidio se non potrà avere il premio.
Biglietto da visita
2) [Roma], 06.02.1893: Giuseppe Sergi comunica a Biffi l’invio del manoscritto del suo “Catalogo [sistematico] delle varietà umane della Russia”, che si augura di riuscire a pubblicare, perché venga presentato all’Istituto lombardo di scienze e lettere. Informa inoltre di aver spedito anche altre pubblicazioni, tra cui la traduzione in tedesco della sua “Memoria sulla Melanesia”.
Carta intestata: R. UNIVERSITÀ DI ROMA / GABINETTO DI ANTROPOLOGIA
3) [Roma], 27.03.1893: Giuseppe Sergi riferisce a Biffi di aver ricevuto il manoscritto del catalogo che aveva inviato all’Istituto lombardo di scienze e lettere insieme alla richiesta di farne un riassunto. Non ritiene opportuno fare alcun riassunto e pertanto precisa che non manderà nulla, poiché “non pensava che l’Istituto Lombardo facesse questione di spazio”.
Carta intestata: R. UNIVERSITÀ DI ROMA / GABINETTO DI ANTROPOLOGIA