Lolli Luigi

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Trentacinque lettere e un biglietto da visita di Luigi Lolli (1818-1896), direttore del manicomio di S. Maria della Scaletta e poi di quello dell'”Osservanza” di Imola, a Biffi:

1) Imola, 09.10.1874: Lolli esprime l’affetto e l’amicizia che nutre per Biffi, malgrado la recente conoscenza. Ringrazia per gli opuscoli che gli ha inviato e ricambia con una sua statistica. Gli racconta che Codronchi gli ha riferito di aver ricevuto una lettera da [Andrea] Verga. Dichiara la sua stima per Biffi e Verga, “uomini di testa e di cuore”.

2) Imola, 28.11.1874: Lolli comunica a Biffi di aver dato un’occhiata al testo del verbale delle sedute [del Primo congresso della Società freniatrica italiana svoltosi a Imola nel mese di settembre], ringraziando per la benevolenza usata da Biffi e [Andrea] Verga verso i relatori. Esprime alcune osservazioni circa il modello del diploma di socio. Raccomanda a Biffi di continuare la sua opera a vantaggio della scienza e gli chiede di riportare i suoi saluti ad [Andrea] Verga.

3) Imola, 03.01.1875: Lolli comunica Biffi l’invio della tavola relativa al censimento dei pazzi fatta il 31 dicembre secondo la classificazione stabilita dal congresso [della Società freniatrica italiana] e l’invio di un vaglia di 20 lire per l’abbonamento all'”Archivio italiano per le malattie nervose”. Invia saluti estesi ad [Andrea] Verga.

4) Imola, 19.01.1875: Lolli informa Biffi di aver firmato i diplomi e di averli girati a [Clodomiro] Bonfigli perché possa firmarli a sua volta e inviarli poi a Milano. Accenna a una questione riguardante [Jules] Baillarger. Gli comunica di aver ultimato la pianta del manicomio che farà ridurre in scala per potergliela poi inviare ed avere un parere.

5) Imola, 23.01.1875: Lolli informa Biffi di aver sottoscritto l’abbonamento alla nuova “Rivista sperimentale di freniatria” fondata a Reggio Emilia, d’accordo con lui, dell’opportunità di evitare scontri e divisioni [con l'”Archivio italiano per le malattie nervose”]. Gli comunica l’intenzione di fare un viaggio in Italia settentrionale in primavera in occasione del quale si augura di poter incontrare Biffi e discutere con lui dei “mezzi di mantenere la concordia fra i medici alienisti italiani”. Aggiunge che quanto prima spedirà il tipo del manicomio.

6) Imola, 30.01.1875: Lolli comunica a Biffi l’invio del tipo del nuovo manicomio di Imola, chiedendogli consigli sulla distribuzione degli ambienti. Domanda inoltre a Biffi di prendere contatti con uno stampatore disposto a realizzare una litografia del disegno. Saluta augurandosi che possano essere scongiurate discordie in seno alla famiglia degli alienisti.

7) Imola, 18.04.1875: Lolli segnala a Biffi di aver promosso a Bologna la costituzione di una commissione [per l’esame del regolamento ministeriale per i manicomi] analoga a quelle esistenti a Milano, di cui fa parte [Andrea] Verga, e a Reggio Emilia, di cui fa parte da [Carlo] Livi, della quale faranno parte Sassoli, Lolli (?), [Francesco] Roncati e [Francesco] Rizzoli e si rinuirà

8) Imola, 23.04.1875: Lolli racconta a Biffi della riunione fatta a Bologna con i deputati provinciali Sassoli e Lolli (?), con [Francesco] Roncati, direttore del manicomio di Bologna e con Francesco] Rizzoli, membro della commissione di vigilanza dello stesso istituto. Lo informa della lettura del regolamento [ministeriale per i manicomi] e delle relative osservazioni, che saranno oggetto di una relazione da parte del professor Roncati.

9) Imola, 26.05.1875: Lolli comunica di aver ricevuto il piego [con la pianta del manicomio] inviatogli da Biffi e di aver apportato alcune modifiche, tenendo conto anche delle osservazioni dell’amico. Si appresta a rimandare il tutto, chiedendo a Biffi di farne stampare 100 copie su carta di lusso e la relativa nota spese. Domanda notizie circa la prossima uscita dell”Archivio italiano per le malattie nervose” e gli riferisce che è stato messo all’ordine del giorno della prima riunione della Deputazione provinciale di Bologna il rapporto della commissione incaricata di esaminare il progetto ministeriale di regolamento per i manicomi. Raccomanda di salutare [Andrea] Verga.

10) Imola, 18.06.1875: Lolli informa Biffi di aver ricevuto dai fratelli Richiedei le copie della pianta del manicomio che, grazie alle cure di Biffi, è riuscita “bellissima”, chiede quindi all’amico di farne stampare altri 100 esemplari, pregandolo di fargli conoscere anche l’importo delle spese sostenute. Confessa di non aver ancora letto l’articolo dell’Archivio italiano per le malattie nervose” dedicato alle osservazioni sul regolamento per i manicomi, essendo impegnato in questioni importanti riguardanti l’istituto. Gli comunica che le osservazioni della commissione nominata dalla deputazione provinciale di Bologna per l’esame del regolamento ministeriale per i manicomi sono già state inoltrate al prefetto perché le giri al Ministero.

11) Imola, 05.07.1875: Lolli comunica a Biffi di aver ricevuto le 100 copie della pianta del manicomio, gli chiede di liquidare i relativi conti e di fargli sapere l’importo di tutte le spese perché possa rimoborsargliele.

12) Imola, 10.07.1875: Lolli sollecita Biffi a fargli avere il conto delle spese della litografia per la pianta del manicomio, acconsente che il disegno venga pubblicato sull'”Archivio italiano per le malattie nervose”, ringrazia l’amico per le premure con le quali ha seguito il lavoro. Invia saluti estesi ad [Andrea] Verga.

13) Imola, 10.08.1875: Lolli si scusa con Biffi per il ritardo con il quale risponde alla sua ultima lettera, dovuto agli impegni a Bologna per la preparazione del bilancio preventivo della provincia e a Ravenna per questioni riguardanti gli esposti. Gli racconta che a Ravenna è tornato a vedere le chiese di S. Vitale e S. Apollinare in Classe, ricordandosi che lo stesso aveva fatto l’amico l’anno precedente. Comunica l’invio di un vaglia postale, chiedendo a Biffi di dare la somma eccedente le spese [per la stampa della pianta del manicomio] al fattorino della litografia. Ringrazia e invia saluti.

14) Imola, 31.05.1876: Lolli, dispiaciuto per il lungo silenzio trascorso dall’ultima lettera scritta a Biffi, lo informa di aver dovuto più volte rimandare l’auspicato viaggio a Milano, a causa di questioni riguardanti il nuovo manicomio: difficoltà e trattative con l’impresario appaltatore dei lavori e problemi legali inerenti l’assetto patrimoniale, a causa dei quali dovrà affrontare una causa davanti la Corte d’appello di Bologna con il patrocinio degli avvocati Maci (?), Cafaldi (?), Cervi (?). Comunica all’amico l’invio del vaglia per l’abbonamento all'”Archivio italiano per le malattie nervose”, che avrebbe preferito consegnargli di persona. Spera di poter finalmente incontrare l’amico a settembre e in tale occasione esporgli un suo progetto riguardante la rivista.

15) Imola, 03.03.1877: Lolli ringrazia Biffi per la sua ultima lettera e lo informa di avergli spedito un suo libricino. Gli riferisce di avere appreso dai giornali che è stato interpellato per un consulto su [Giovanni] Passanante, autore di un attentato a re Umberto I, esprimendo il suo disgusto per la categoria dei giornalisti, dalla quale ha ricevuto lui stesso numerosi attacchi in occasione della fondazione del manicomio di Imola. Racconta a Biffi di essere impegnato nella stesura di una relazione sull’ospedale di Imola dall’epoca della sua gestione da parte della Congregazione di carità, ripromettendosi poi di scrivere un resoconto sui mezzi che ha avuto a disposizione dalla fondazione al completamento dell’istituto. Comunica l’invio del pagamento dell’abbonamento all'”Archivio italiano per le malattie nervose” e saluta con l’auspicio di un prossimo viaggio a Milano.

16) Imola, 06.06.1877: Lolli riferisce a Biffi di aver appreso da [Andrea] Verga della morte di [Carlo] Livi e gli chiede un parere circa l’idea di fondere la “Rivista sperimentale di freniatria” con l'”Archivio italiano per le malattie nervose”, progetto per il quale sarebbe disposto ad impegnarsi economicamente in prima persona. Comunica l’invio di un vaglia postale per l’abbonamento all'”Archivio italiano per le malattie nervose”.

17) Imola, 16.09.1877: Lolli racconta a Biffi dei problemi di salute che gli impediscono di svolgere molte delle incombenze alle quali sarebbe tenuto e addirittura di applicarsi agli studi; conta tuttavia di riprendersi per partecipare al Secondo Congresso della Società freniatrica italiana ad Aversa, dove spera di rivedere l’amico.

18) Imola, 31.12.1877: Lolli invia a Biffi gli auguri per il nuovo anno. Lo informa che dopo il loro ultimo incontro a Roma è stato impegnato nella stesura di un controricorso da presentare alla Corte di Cassazione riguardo ad una vertenza sul mantenimento degli esposti e in questioni attinenti la costruzione del manicomio, che dovrebbe essere completato in primavera. Si augura poi di riuscire a fare il viaggio a Parigi con Biffi. Si compiace dell’apertura dell'”Archivio italiano per le malattie nervose” ai contributi di giovani studiosi che, sotto la guida dell’amico e di Verga, potranno partecipare al progresso scientifico. Rimane in attesa del prossimo “fascicolone” della rivista e invia saluti.

19) Imola, 29.12.1878: Lolli si rallegra con Biffi per la lettera che gli ha inviato. Lo informa di non aver potuto praticare le cure idroterapiche in estate e nemmeno un piccolo viaggio, che certamente gli avrebbe giovato. Gli racconta di essere impegnato a scrivere una memoria sull’articolo 197 della legge comunale e provinciale. Invia saluti e auguri all’amico per il nuovo anno.

20) Imola, 23.04.1879: Lolli comunica a Biffi l’invio di una copia di uno studio di [Augusto] Tamburini ricevuta dal tipografo Galeati, allaquale aggiunge due suoi opuscoletti sull’ospedale e la questione degli esposti, raccomandandogli di farne avere una copia al direttore della “Rivista della pubblica beneficenza” [Giuseppe Scotti]. Si ripromette di stendere poi una relazione sul manicomio e sui mezzi che gli hanno permesso di realizzarlo. Gli riferisce intanto di essere ancora impegnato in una vertenza, che lo distoglie dagli studi.

21) Imola, 30.06.1879: Lolli si rammarica per il ritardo con il quale risponde a Biffi, dichiarando di non essere ancora riuscito a trovare il volumetto del 1875, gli invia pertanto solo quello del 1874. Gli comunica di averne informato anche [Francesco] Zambrini, che però non è al momento a Bologna, ma a Certaldo per l’inaugurazione del monumento a Boccaccio. Si dispiace se ha fatto perdere tempo all’amico sottoponendogli un lavoro che non lomeritava e gli invia saluti riconoscenti.

22) Imola, 07.07.1879: Lolli si scusa con Biffi per essere riuscito a recuperare solo una copia usata del volumetto del 1875 che gli aveva chiesto per padre Gioacchino [Ascoli], poiché la signora Albina Vespignani che ne possiede due si è rifiutata di cederne una, il cavalier Francesco Zambrini non ne ha più e il tipografo Galeati ne ha solo una vecchia copia di torchio. Lo informa infine che, per un rinvio della discussione della causa a novembre, rimanderà il suo viaggio a Roma.

23) Imola, 20.05.1880: Lolli comunica a Biffi la spedizione del vaglia per l’abbonamento all'”Archivio italiano per le malattie nervose”. Lo informa del tempo trascorso a Roma per assistere alla causa sugli esposti [alla Corte di Cassazione], che si è risolta con un giudizio favorevole di massima e un contestuale rinvio al tribunale di Ravenna per la liquidazione. Ritiene difficile la stipulazione di una transazione su questo punto e probabile al contrario una nuova lunga vertenza. Invia a Biffi il libro pubblicato da Zambrini, che è riuscito a recuperare dal tipografo Galeati, da consegnare a padre Gioacchino [Ascoli].

24) Imola, 25.12.1880: Lolli informa Biffi dell’invio di un libro avuto dal tipografo Galeati perché lo consegni a Gioacchino Ascoli. Si compiace degli studi ai quali Biffi si sta dedicando e si augura di poter fare un viaggio a Milano per incontrare l’amico, continuando tuttavia a sperare che anche lui lo vada a trovare, cosa di cui ha parlato anche con [Clodomiro] Bonfigli. Gli comunica infine il ricevimento delle bozze di stampa dai fratelli Richiedei, che si impegna a spedire l’indomani a [Enrico] Morselli.

25) Imola, 21.02.1882: Lolli ringrazia Biffi per i complimenti che gli manda e ai quali tiene particolarmente per la “stima insetimabile” che nutre nei suoi confronti. Si augura di riuscire a preparare le basi per l’ordinamento sanitario e scientifico [del manicomio di Imola] per il mese di marzo, assicurando all’amico che farà in modo che [Achille] Mirri (?) riceva una sistemazione adeguata e uno stipendio di almeno 3000 lire. Spera che l’amico possa un giorno visitare lo stabilimento alla cui realizzazione ha tanto contribuito. Chiude con saluti estesi a Seppilli, [Angelo] De Vincenti e padre Gioacchino [Ascoli].

26) Imola, 22.04.1882: Lolli ringrazia Biffi e Verga per i complimenti. Gli comunica l’incontro con [Giuseppe] Seppilli e con [Giuseppe] Amadei e gli accordi stabiliti. Gli riferisce di aver accettato i due giovanni assistenti che gli sono stati proposti. Invia un vaglia per l’abbonamento [all'”Archivio italiano per le malattie nervose”] per sé e per i suoi assistenti. Comunica inoltre la spedizione del volume fatto pubblicare dalla signora Vespignani con il titolo ” Serto di olezzanti fiori” (1), da consegnare a padre Gioacchino [Ascoli].

27) Imola, 14.09.1882: Lolli comunica a Biffi l’invio di due copie della sua relazione sul manicomio [di Imola], chiedendogli di darne una al nipote [Angelo De Vincenti].

28) Imola, 29.12.1882: Lolli riferisce a Biffi di una recente visita di [Enrico] Morselli, [Augusto] Tamburini, [Clodomiro] Bonfigli ed altri, dicendosi dispiaciuto di non aver visto Biffi e il “suo simpatico nipote”. Desidera infatti discutere con l’amico dello stato del manicomio dopo l’arrivo di Seppilli, di Amedei e degli altri giovani entrati in servizio, ai quali ha commissionato un rendiconto di tutto quanto occorso all’interno dell’istituto durante l’anno. Chiude con saluti e auguri per il nuovo anno.

29) Imola, 10.12.1890: Lolli scrive a Biffi, raccontandogli degli attacchi ai quali lo sottopone la “canaglia democratico-socialista-anarchica”, che vorrebbe cacciarlo dall’ospedale che ha fondato. Dichiara che resisterà con tutte le forze, chiedendo se necessario anche l’aiuto degli amici. Invia auguri per il nuovo anno e saluti estesi a Codronchi e ad [Angelo] De Vincenti.

30) Imola, 16.01.1891: Lolli annuncia a Biffi che, tramite il conte Codronchi, riceverà una memoria sull’origine e fondazione del manicomio di Imola con l’aggiunta di alcune osservazioni circa la necessità di mantenere le modalità amministrative in corso. Si augura di ricevere l’autorevole parere di Biffi e, se possibile anche quello di Verga, sull’istituto, sia per quanto attiene alla parte edilizia che a quella amministrativa, per potersene eventualmente avvalere in caso di contestazioni. Si scusa per il disturbo che arreca all’amico, originato solo dal desiderio di difendere l’ospedale da lui fondato “a sollievo dell’umanità e a vantaggio delle classi povere del mio paese”.

31) Imola, 18.01.1891: Lolli raccomanda a Biffi di non pubblicare la memoria sul manicomio di Imola che gli ha inviato tramite Codronchi perché intende avvalersene, se necessario, in davanti alle autorità amministrative e giudiziarie. Riassume il suo impegno a favore dell’istituto, iniziato nel 1862 per incarico della locale Congregazione di carità, precisando di aver ricevuto l’incarico di direttore “a vita”, a compenso delle sue prestazioni. Poiché i nuovi componenti della Congregazione di carità intendono mettere in discussione l’assetto amministrativo dell’istituto, teme che occorrerà sostenere una vertenza per ottenere il riconoscimento del suo ruolo. Chiede a Biffi di rendere partecipe della lettera anche Codronchi.

32) Imola, 16.09.1891: Lolli ringrazia Biffi per il sostegno ricevuto dai partecipanti al congresso freniatrico [tenutosi a Milano nel 1891].

33) Imola, 23.12.1892: Lolli esprime la propria amarezza per gli attacchi che continua a subire che lo spingono a continuare a lottare per il trionfo della giustizia. Chiede notizie sullo stato di salute dell’amico, al quale esprime il proprio affetto.

34) Imola, 24.12.1892: Lolli rinnova a Biffi i sentimenti della sua amicizia e auspica di poter incontrare ancora l’amico per parlare “noi vecchi, della moralità di una volta e diquella della fin de siècle”.

35) Imola, 03.03.1893: Lolli scrive a Biffi del suo impegno in difesa del manicomio di Imola, delle richieste che ha inoltrato a questo riguardo al nuovo prefetto e della necessità di ottenere il sostegno della Società freniatrica italiana e del suo presidente. Assicura a Biffi che sosterrà la candidatura di [Raffaele] Brugia dopo la partenza di [Giuseppe] Seppilli, che tuttavia non avverrà prima del mese di luglio. Invia saluti all’amico, raccomandandogli di mantenersi sano.

36) [Imola], s.d.: Lolli invia un saluto affettuoso all’amico, nell’attesa di inviargli le stampe e le sentenze dei tribunali in suo favore.
Biglietto da visita: Luigi Lolli / Direttore del Manicomio d’Imola

Note

1. Si tratta di una raccolta di componimenti fatti pubblicare per cura della madre nella ricorrenza della morte della figlia Clelia Vespignani.

Estremi cronologici

1874 ottobre 9-1893 marzo 3

Collocazione fascicolo

b. 2, fasc. 6
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