Paul Charles Dubois

La Chaux-de-Fonds, 28 Novembre 1848 – Berna, 4 Novembre 1918
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Biografia

Figlio di un orologiaio, Paul Dubois fu allevato dalla madre, rimasta presto vedova. Nonostante fosse nato sotto il regime prussiano a La Chaux-de-Fonds, nella Svizzera tedesca, frequentò il ginnasio a Ginevra, dove si era trasferito con la madre. Qui conobbe il francese Joseph Jules Déjerine, futuro neurologo di fama. Intraprese poi gli studi di medicina all'Università di Berna, dove a partire dal 1876 esercitò la professione medica, interessandosi soprattutto all'elettrologia, di cui diresse il Congresso internazionale nel 1902. Nello stesso anno fu nominato professore straordinario di neuropatologia all'Università di Berna e i suoi interessi cominciarono a cambiare. Nel suo gabinetto di medicina generale, infatti, riceveva sempre più spesso pazienti affetti da quelle che oggigiorno si chiamerebbero malattie psicosomatiche. Decise dunque di approfondire il campo della psicoterapia e grazie all'esperienza con i malati, ideò il metodo psicoterapeutico che più tardi chiamerà "dialogo socratico". Si trattava di un metodo fondato sulla relazione medico/paziente, considerata in grado di convincere il paziente a riconoscere l'irrazionalità dei propri sentimenti negativi e autodistruttivi, e a modificare di conseguenza il proprio comportamento. Dubois credeva infatti necessario appellarsi alla ragione del malato per indurlo a curare se stesso. Acquisita una fama internazionale come psicoterapeuta, divenne dunque celebre per la sua "terapia della persuasione" nelle nevrosi.
Influenzato dagli scritti dello psichiatra tedesco Johann Christian August Heinroth, pioniere della psicosomatica e della medicina olistica, Dubois fu uno degli autori che, in un'epoca in cui stava tramontando la terapia dell'ipnosi e si faceva strada la psicoanalisi, rifiutarono l'una e l'altra, cercando una terza via. Per lui si trattò appunto del dialogo con il paziente, che considerava una sorta di terapia in sé.
L'opera più celebre di Dubois, Les psychonévroses et leur traitement moral (1904), corredata da una prefazione dell'amico Dejerine, fu oggetto di numerose ristampe e traduzioni. Tra le altre opere meritano di essere citate citate anche De l'influence de l'esprit sur le corps (1901) e L'education de soi-meme (1908).
Dubois fu inoltre redattore della rivista svizzera di Constantin von Monakow Schweizer Archiv für Neurologie und Psychiatrie.

Paola Zocchi
18/09/2011

Bibliografia

Tratto da: Dizionario storico della Svizzera, on-line.
Ducommun, C. (1984). Paul Dubois (1848-1918). Sa place dans l'histoire de la psychotherapie.Gesnerus Aarau, 41, 1-2, 61-99.
Millon, Th., Grossman, S., Meagher, S.E. (2004). Masters of the mind: exploring the story of mental illness from ancient times to the new millennium. Hoboken, New Jersey: John Wiley and Sons.
Müller, C. (2001). Paul Dubois (1848-1918), ein vergessener Pionier der Psychotherapie. Bâle, Schwabe.
Müller C. (2003). Paul Dubois, pionnier de la psychothérapie. Psychothérapies, 1, 23, 49-52.
Necrologio di Paul Dubois (1919). Schweizer Archiv für Neurologie und Psychiatrie, IV, I, 10-12.
Valle, G. (1928). Lo spirito come funzione psicologica della corteccia cerebrale: la psicologia, la psicopatologia, la psicoterapia di Paolo Dubois. Sassari: Stamp. della Libreria italiana e straniera.
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